Il testo integrale della "Ecclesia in Europa" lo puoi trovare nel sito del Vaticano
19] Sono molteplici le radici ideali che hanno contribuito con la loro
linfa al riconoscimento del valore della persona e della sua
inalienabile dignità, del carattere sacro della vita umana e del ruolo
centrale della famiglia, dell'importanza dell'istruzione e della libertà
di pensiero, di parola, di religione, come pure alla tutela legale
degli individui e dei gruppi, alla promozione della solidarietà e del
bene comune, al riconoscimento della dignità del lavoro. Tali radici
hanno favorito la sottomissione del potere politico alla legge e al
rispetto dei diritti della persona e dei popoli. Occorre qui ricordare
lo spirito della Grecia antica e della romanità, gli apporti dei popoli
celtici, germanici, slavi, ugro-finnici, della cultura ebraica e del
mondo islamico. Tuttavia si deve riconoscere che queste ispirazioni
hanno storicamente trovato nella tradizione giudeo-cristiana una forza
capace di armonizzarle, di consolidarle e di promuoverle. Si tratta di
un fatto che non può essere ignorato; al contrario, nel processo della
costruzione della "casa comune europea", occorre riconoscere che questo
edificio si deve poggiare anche su valori che trovano nella tradizione
cristiana la loro piena epifania. Il prenderne atto torna a vantaggio di
tutti. [...]
[24] L'Europa è stata ampiamente e profondamente
penetrata dal cristianesimo. Non c'è dubbio che, nella complessa storia
dell'Europa, il cristianesimo rappresenti un elemento centrale e
qualificante, consolidato sul saldo fondamento dell'eredità classica e
dei molteplici contributi arrecati dagli svariati flussi
etnico-culturali che si sono succeduti nei secoli. La fede cristiana ha
plasmato la cultura del Continente e si è intrecciata in modo
inestricabile con la sua storia, al punto che questa non sarebbe
comprensibile se non si facesse riferimento alle vicende che hanno
caratterizzato prima il grande periodo dell'evangelizzazione, e poi i
lunghi secoli in cui il cristianesimo, pur nella dolorosa divisione tra
Oriente ed Occidente, si è affermato come la religione degli Europei
stessi. Anche nel periodo moderno e contemporaneo, quando l'unità
religiosa è andata progressivamente frantumandosi sia per le ulteriori
divisioni intercorse tra i cristiani sia per i processi di distacco
della cultura dall'orizzonte della fede, il ruolo di quest'ultima ha
continuato ad essere di non scarso rilievo.
[25] L'interesse che
la Chiesa nutre per l'Europa nasce dalla sua stessa natura e missione.
Lungo i secoli, infatti, la Chiesa ha avuto legami molto stretti con il
nostro Continente, così che il volto spirituale dell'Europa si è andato
formando grazie agli sforzi di grandi missionari, alla testimonianza di
santi e di martiri, e all'opera assidua di monaci, religiosi e pastori.
Dalla concezione biblica dell'uomo, l'Europa ha tratto il meglio della
sua cultura umanistica, ha attinto ispirazione per le sue creazioni
intellettuali ed artistiche, ha elaborato norme di diritto e, non per
ultimo, ha promosso la dignità della persona, fonte di diritti
inalienabili. In questo modo la Chiesa, in quanto depositaria del
Vangelo, ha concorso a diffondere e a consolidare quei valori che hanno
reso universale la cultura europea.
Memore di tutto ciò, la
Chiesa di oggi avverte, con rinnovata responsabilità, l'urgenza di non
disperdere questo prezioso patrimonio e di aiutare l'Europa a costruire
se stessa rivitalizzando le radici cristiane che l'hanno originata.
NUOVA EVANGELIZZAZIONE
[45]
Chiesa in Europa, la nuova evangelizzazione è il compito che ti
attende! Sappi ritrovare l'entusiasmo dell'annuncio. [...] L'annuncio di
Gesù, che è il Vangelo della speranza, sia il tuo vanto e la tua ragion
d'essere. Continua con rinnovato ardore nello stesso spirito
missionario che, lungo questi venti secoli e incominciando dalla
predicazione degli apostoli Pietro e Paolo, ha animato tanti Santi e
Sante, autentici evangelizzatori del continente europeo.
IL PRIMO ANNUNCIO
[46]
In varie parti d'Europa c'è bisogno di un primo annuncio del Vangelo:
cresce il numero delle persone non battezzate, sia per la notevole
presenza di immigrati appartenenti ad altre religioni, sia perché anche
figli di famiglie di tradizione cristiana non hanno ricevuto il
Battesimo o a causa della dominazione comunista o a causa di una diffusa
indifferenza religiosa.ÊDi fatto, l'Europa si colloca ormai tra quei
luoghi tradizionalmente cristiani nei quali, oltre a una nuova
evangelizzazione, in certi casi si impone una prima evangelizzazione.
ANALFABETI DELLA FEDE
[47]
Ovunque, poi, c'è bisogno di un rinnovato annuncio anche per chi è già
battezzato. Tanti europei contemporanei pensano di sapere che cos'è il
cristianesimo, ma non lo conoscono realmente. Spesso addirittura gli
elementi e le stesse nozioni fondamentali della fede non sono più noti.
Molti battezzati vivono come se Cristo non esistesse.
CHIESA E ISLAM
[57]
Si tratta pure di lasciarsi stimolare a una migliore conoscenza delle
altre religioni, per poter instaurare un fraterno colloquio con le
persone che aderiscono ad esse e vivono nell'Europa di oggi. In
particolare, è importante un corretto rapporto con l'Islam. Esso, come è
più volte emerso in questi anni nella coscienza dei vescovi europei,
deve essere condotto con prudenza, con chiarezza di idee circa le sue
possibilità e i suoi limiti, e con fiducia nel progetto di salvezza di
Dio nei confronti di tutti i suoi figli.ÊÈ necessario, tra l'altro,
avere coscienza del notevole divario tra la cultura europea, che ha
profonde radici cristiane, e il pensiero musulmano.
A questo
riguardo, è necessario preparare adeguatamente i cristiani che vivono a
quotidiano contatto con i musulmani a conoscere in modo obiettivo
l'Islam e a sapersi confrontare con esso; tale preparazione deve
riguardare, in particolare, i seminaristi, i presbiteri e tutti gli
operatori pastorali.
RECIPROCITÀ
[57] È peraltro
comprensibile che la Chiesa, mentre chiede che le istituzioni europee
abbiano a promuovere la libertà religiosa in Europa, abbia pure a
ribadire che la reciprocità nel garantire la libertà religiosa sia
osservata anche in Paesi di diversa tradizione religiosa, nei quali i
cristiani sono minoranza.
In questo ambito, si comprende la
sorpresa e il sentimento di frustrazione dei cristiani che accolgono,
per esempio in Europa, dei credenti di altre religioni dando loro la
possibilità di esercitare il loro culto, e che si vedono interdire
l'esercizio del culto cristiano nei Paesi in cui questi credenti
maggioritari hanno fatto della loro religione l'unica ammessa e
promossa. La persona umana ha diritto alla libertà religiosa e tutti, in
ogni parte del mondo, devono essere immuni dalla coercizione da parte
di singoli, di gruppi sociali e di qualsivoglia potestà umana.
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