L'uomo non può vivere senza amore.
Egli rimane per se stesso un essere incomprensibile, la sua vita è priva di senso, se non gli viene rivelato l'amore, se non s'incontra con l'amore, se non lo sperimenta e non lo fa proprio, se non vi partecipa vivamente.
E perciò appunto Cristo Redentore rivela pienamente l'uomo all'uomo stesso....
L'uomo che vuol comprendere se stesso fino in fondo _ non soltanto secondo immediati, parziali, spesso superficiali, e perfino apparenti criteri e misure del proprio essere _ deve, con la sua inquietudine e incertezza ed anche con la sua debolezza e peccaminosità, con la sua vita e morte, avvicinarsi a Cristo.
Egli deve, per così dire, entrare in Lui con tutto se stesso, deve «appropriarsi» ed assimilare tutta la realtà dell'Incarnazione e della Redenzione per ritrovare se stesso.
Se in lui si attua questo profondo processo, allora egli produce frutti non soltanto di adorazione di Dio, ma anche di profonda meraviglia di se stesso .(Giovanni Paolo II)
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