Ho trovato questo "Buon Natale "di Don Tonino molto appropriato al tempo che stiamo vivendo...Il divario tra ricchi e poveri continua ad aumentare..e non mi sembra siano le leggi a modificarlo..E' solo l'onestà che deriva dall'amore che si dona senza interesse che può invertire la rotta dell'egoismo .......onestà dei potenti,esempio dei poveri..
Aiutiamoci a crescere in questo anzi a ..nascere...insieme a Cristo.
Buon Natale ! Walter
Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo.
Io, invece,       vi voglio infastidire.
Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario.
Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario.
Mi lusinga       addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come       indesiderati.
Tanti auguri       scomodi, allora, miei cari fratelli!
e vi conceda       di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di       coraggio.
Il Bambino       che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del       vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a       uno sfrattato, a uno straniero, a un povero di passaggio.
Dio che       diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera       diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri       giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
Maria, che       trova solo tra gli  animali la culla dove deporre con tenerezza       il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a       sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra       coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura,       l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita       soppressa.
Giuseppe, che       nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni       paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle       vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre       luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla       sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli       senza fortuna, senza salute, senza lavoro.
Gli angeli       che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta       tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con       l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si       sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili,       si condannano popoli allo sterminio della fame.
I Poveri che       accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città       dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete       vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi.
Che le       elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.
Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano.
Che i ritardi dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.
Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano.
Che i ritardi dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.
I pastori che       vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge ”, e scrutano       l’aurora,
vi diano il       senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono       in Dio.
E vi ispirino       il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per       morire ricchi.
Buon Natale!       Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.
                                                                                          Tonino Bello       

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