Ma furono questo "sguardo" e questa "tenerezza"
che gli permisero di rinnovare, da cima a fondo, l’assistenza sanitaria del
suo tempo.
Il Beato P. Damiano de Veuster discese nel lebbrosario
di Molokai –considerato allora «il cimitero e l’inferno dei vivi»– e
fin dalla prima predica abbracciò tutti quegli infelici dicendo semplicemente: «Noi
lebbrosi». E al primo malato che gli disse: «State attento, Padre, che
potreste prendervi il mio male» rispose: «Figlio mio, se la malattia mi
porta via il corpo, Dio me ne darà un altro».
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