lunedì 15 giugno 2015

Il sacro Cuore di Gesù e S.Caterina da Siena


S.Caterina da Siena si trovava un giorno nella cappella della chiesa dei frati Predicatori di Siena, dove usano radunarsi le suore della Penitenza di san Domenico. Le altre erano uscite, ma lei vi s’era trattenuta a pregare. Riscossasi finalmente dall’estasi, si alzò per tornare a casa. Una luce dal cielo a un tratto l’avvolse, e nella luce le apparve il Signore, che teneva nelle sue sante mani un cuore umano, vermiglio e splendente. Quantunque all’apparire dell’Autore della luce, lei fosse caduta tutta tremante a terra, il Signore le si avvicinò, aprì nuovamente il petto di lei dalla parte sinistra, e introducendovi lo stesso cuore che teneva nelle mani, disse: «Carissima figliola: come l’altro giorno presi il tuo cuore ecco che ora ti dò il mio, col quale sempre vivrai». Ciò detto, egli richiuse l’apertura che aveva fatto nel costato di lei, e in segno del miracolo, rimase in quel punto della carne una cicatrice, come asserirono a me e ad altri le sue compagne, che poterono vederla. Quando in tutti i modi volli sapere la verità dell’accaduto, lei stessa fu obbligata a confessarmelo, ed aggiunse che da quel momento non poté più dire: «Signore, ti raccomando il mio cuore».

 — Avendo dunque ricevuto non meno graziosamente che meravigliosamente questo cuore, dall’abbondanza della sua grazia scaturirono le grandi opere di Caterina, e germogliarono le sue meravigliosissime rivelazioni.

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