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!9-1-2014
Venerdì scorso ha ufficialmente concluso i suoi lavori la
Commissione internazionale di inchiesta, istituita da Benedetto XVI e
presieduta dal cardinale Camillo Ruini, sulle apparizioni della
Madonna iniziate nel 1981.
I risultati dello studio di questa Commissione, che ha interrogato i protagonisti e
molti testimoni,sono adesso nelle mani della Congregazione per la dottrina della
fede.Ci sarà un pronunciamento? Forse. Ma cosa c’è da aspettarsi?
IL CRITERIO DI GESU
Dovrebbero essere del tutto improbabili sia una bocciatura che
condanni il fenomeno Medjugorje come una truffa da cui guardarsi; sia
un riconoscimento ufficiale della soprannaturalità delle
apparizioni, che non può essere fatto finché il caso è in svolgimento.
La prima ipotesi è da escludere per una miriade di motivi che
sono sintetizzati nel criterio di giudizio fornito da Gesù stesso
nel Vangelo: “non c’è albero buono che dia frutti cattivi, né
albero cattivo che dia frutti buoni. Ogni albero si riconosce dai
suoi frutti” (Lc 6, 43-44). I frutti di Medjugorje sono straordinari.
Questo fenomeno – come ebbe a dire Vittorio Messori –
rappresenta “il maggior movimento di masse cattoliche del
postconcilio”. E soprattutto il maggior movimento di conversione di
massa, perché da più di trent’anni lì si verificano miriadi di
conversioni: tanti tornano alla fede, ai sacramenti, alla preghiera e
alla penitenza, in un mondo che invece ha imboccato velocemente la
china opposta, quella dell’anticristianesimo accanito.
Il miracolo delle tantissime conversioni è stato accompagnato
anche – come nei Vangeli e in tutte le grandi apparizioni – da
segni straordinari, come le tante guarigioni inspiegabili dal punto
di vista della medicina, le quali forniscono l’evidenza della
presenza della Madonna.
Anche di recente un italiano di 37 anni, Cristian, sposato e con
due figli, ammalato di Sla dal 2008, arrivato da Cosenza a Medjugorje
il 22 settembre in pellegrinaggio, immobilizzato su una sedia a
rotelle, alla collina delle apparizioni ha ricominciato a camminare e
ora sta tornano alla vita normale. Sono in corso tutte le verifiche
scientifiche e i medici sono sbalorditi perché è noto che dalla Sla
non è umanamente possibile guarire.
IL GIUDIZIO DI WOJTYLA
Non a caso Giovanni Paolo II, che era personalmente un
convinto sostenitore di queste apparizioni, arrivò a dire:
“Medjugorje è il centro spirituale del mondo”.
Il 24 novembre 1993, ricevendo i vescovi dell’Oceano Indiano e
poi conversando con loro a cena, il Pontefice – a proposito dei
messaggi della Madonna a Medjugorje – disse: “Questi messaggi
sono la chiave per comprendere ciò che avviene e ciò che avverrà
nel mondo”.
Naturalmente papa Wojtyla non volle forzare le tappe. Anche perché
la Chiesa non può riconoscere l’autenticità di un fatto
soprannaturale mentre è ancora in corso.
Le apparizioni infatti continuano ancora e questo è il principale
motivo per cui non c’è assolutamente da attendersi che la Chiesa
riconosca oggi ufficialmente Medjugorje.
Oltretutto per la dottrina della Chiesa anche apparizioni
riconosciute come Lourdes o Fatima sono proposte ai credenti come
aiuto alla fede, ma non sono vincolanti. Non è obbligatorio per un
cattolico credervi.
La rivelazione cristiana infatti si è conclusa con la morte
dell’ultimo apostolo e tutti gli avvenimenti soprannaturali che,
nel corso dei secoli, hanno “mostrato” la permanente presenza di
Gesù Cristo vivo e operante fra i suoi, nella Chiesa, aiutano la
fede, fanno “toccare con mano”, ma non aggiungono nulla alla
rivelazione.
TEMPI ECCEZIONALI
La durata delle apparizioni non è straordinaria in sé
perché a Laus la Madonna apparve alla pastorella Benedetta Rencurel
dal 1664 al 1718, quindi per 54 anni (tali apparizioni sono state
riconosciute dall’autorità ecclesiastica nel 2008 e questo la dice
lunga sui tempi della Chiesa).
Ma nel caso di Medjugorje sono apparizioni pubbliche, con messaggi
pubblici rivolti ai cristiani e all’intera umanità. Non essendo
mai accaduto un fatto simile in duemila anni di storia della Chiesa,
c’è da ritenere che se ciò si verifica oggi è perché i tempi
richiedono un intervento straordinario del Cielo.
D’altronde a Medjugorje la Madonna ha dichiarato di essere
venuta per compiere ciò che aveva iniziato a Fatima, con la sua
grande profezia sulla tragedia del XX secolo.
Lo scrittore Paul Claudel già definì Fatima “il più
importante evento religioso del secolo”. Se si lega a Medjugorje
siamo davanti a un mistero straordinario che riguarda il nostro
tempo.
Antonio Socci
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