In un momento molto particolare per il Paese.
Il pellegrinaggio da sempre custodisce tutte le vicende umane, sia gioiose sia tristi. Ci arrivano le testimonianze attraverso mail e lettere tradizionali e sono bellissime: vanno dal ringraziamento alla Madonna per avere avuto un bambino, al dolore di aver perso una persona cara, alla preoccupazione per il lavoro. Un industriale emiliano mi ha mandato un fax in cui ha scritto di aver vista distrutta la sua azienda dal terremoto, ma di non aver perduto la fede, per questo sarà a Loreto. Al pellegrinaggio si raccoglie tutta la vita, dalla quotidianità all’eccezionalità e ognuno porta se stesso, con tutti i suoi drammi.
Ogni anno, la partecipazione aumenta.
È difficile poter fare un calcolo, l’anno scorso il corteo era lungo dai cinque a gli otto chilometri, l’Avvenire parlò di novantamila persone. Quando ieri ho incontrato il Papa nel corso dell’udienza generale, affinchè benedicesse la fiaccola della pace, simbolo del pellegrinaggio, mi ha ripetuto almeno tre volte la stessa domanda: “Quanti siete?” E poi ci ha detto: “Io vi accompagno”. Ho trovato un Papa veramente dolce, sereno, aperto, attento. Gli ho confidato che offriremo preghiere Lui e per il Suo compito, soprattutto in questo momento. Mi ha fatto un bel sorriso, è veramente un uomo di fede.
GIORGIO SICURAMENTE IN QUESTO MOMENTO STA PENSANDO E PREGANDO ANCHE PER TUTTI NOI CHE VOGLIAMO AFFIDARCI A MARIA,MADRE DI GESU' ATTRAVERSO IL SUO GESTO E LE SUE PREGHIERE..GRAZIE...
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