Cuore immacolato di Maria (16 Giugno)
Furono
gli stessi santi che ardevano d'amore per il Cuore di Gesù a capire
subito che la sua festa doveva essere abbinata a quella del Cuore
Immacolato di Maria. Lo decise il papa Pio XII in seguito alle
apparizioni di Fatima (1917). La Vergine Santa aveva chiesto allora che
il mondo intero fosse consacrato al suo Cuore Immacolato. Tale
consacrazione avvenne nel 1942, durante la seconda guerra mondiale, e la
festa fu approvata nel 1944.
Anche questa devozione, però, non deve far
leva soltanto sul sentimento (pur se è dolce e consolante sapere che il
mondo è cullato dal battito di un cuore materno), ma deve ricondurci
all'esperienza di Maria che ci è stata raccontata dal Vangelo. Di lei ci
vien detto che, fin dalla notte di Natale, «conservava tutti gli
avvenimenti nel suo cuore, meditandoli» (Lc 2,19). L'espressione viene
ripetuta dopo il sofferto ritrovamento del Bambino nel Tempio. Sappiamo
che Maria e Giuseppe non compresero l'accaduto, ma che lei «serbava
tutto nel suo cuore»
(Lc 2,51). Fu dunque la prima a imparare che il
rapporto con suo Figlio (anche per lei che l'aveva portato nel grembo!)
doveva farsi preghiera continua, e che il cuore adorante della creatura è
il luogo dove l'intera Trinità vuole abitare. Nell'ultima sera della
sua vita terrena, infatti, Gesù dirà: «Se uno mi ama, osserverà la mia
parola e il Padre mio lo amerà, e noi verremo a lui e prenderemo dimora
presso di lui» (Gv 14,23). Maria fu la prima a «osservare la Parola di
Dio», così pienamente che essa si fece carne in lei.
Ma trascorse, poi,
tutto il resto della sua vita a conservarla e meditarla nel cuore,
rendendolo sempre più "immacolato" e sempre più materno, per poterci
accogliere tutti misericordiosamente.
(P.Antonio Sicari)
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