«La giustizia è necessaria, ma non sufficiente, e può e deve essere superata dalla legge della carità che è la legge dell'amore, amore verso il prossimo e verso Dio, ma verso il prossimo in quanto immagine di Dio, quindi in modo non riducibile alla mera solidarietà umana. »
(Rosario Livatino)
Nel 1979 diventò sostituto procuratore presso il tribunale di Agrigento e ricoprì la carica fino al 1989, quando assunse il ruolo di giudice a latere.
Venne ucciso il 21 settembre del 1990 sulla SS 640 mentre si recava, senza scorta, in tribunale, per mano di quattro sicari assoldati dalla Stidda agrigentina, organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa Nostra. Del delitto fu testimone oculare Pietro Nava, sulla base delle cui dichiarazioni furono individuati gli esecutori dell'omicidio.
Papa Giovanni Paolo II definì Rosario Livatino «martire della giustizia ed indirettamente della fede».
La sua figura è ricordata nel film di Alessandro Di Robilant Il giudice ragazzino, uscito nel 1994.. Nel 2006 è stato realizzato il film-documentario La luce verticale per promuovere la causa di beatificazione di Rosario Livatino
.Nel 1993 il vescovo di Agrigento ha incaricato Ida Abate, (VEDERE IL VIDEO)che del giudice fu insegnante, di raccogliere testimonianze per la causa di beatificazione.
Il 19 luglio 2011 è stato firmato dall'arcivescovo di Agrigento il decreto per l'avvio del processo diocesano di beatificazione, che sarà aperto ufficialmente il 21 settembre nella chiesa San Domenico di Canicattì
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