“Vogliamo chiedere a Dio la grazia di poter contemplare il volto dei Santi senza fare l’errore o il peccato di proiettare sul loro volto le nostre preoccupazioni, il nostro modo di vedere le cose, la nostra sensibilità o perfino i nostri sentimentalismi. Dobbiamo invece lasciare che dal loro volto emani proprio quella luce che essi devono e vogliono riflettere” (P. Antonio M. Sicari). Con questa breve nota introduttiva, più di vent’anni fa, nasceva a Brescia l’esperienza dei “Ritratti di Santi”, un particolare “itinerario quaresimale” pensato – in preparazione della Pasqua – per imparare a contemplare il volto dei santi, la loro vocazione e la loro missione nella Chiesa e nel mondo; un’inedita e singolare iniziativa ecclesiale destinata a diventare uno dei punti fermi della storia del Movimento Ecclesiale Carmelitano fondato dal teologo carmelitano Antonio Maria Sicari. I santi, raccontati da P. Antonio Sicari (più di centocinquanta profili, raccolti ne Il grande libro dei Ritratti di santi edito dalla Jaca Book con un notevole successo editoriale) da alcuni anni vengono proposti anche a Roma (oltre che in molte altre città italiane e all’estero), nella Chiesa di Santa Maria della Vittoria, dove è custodita l’estasi di Santa Teresa d’Avila del Bernini.
A raccontare la vita dei Santi alcuni famosi attori italiani come Giulio Base, Claudia Koll, Vincenzo Bocciarelli, Pino Insegno, Valeria Fabrizi. Sarà infatti Giulio Base che (il 12 marzo alle 21,00) darà voce al profilo di santità del Giudice Rosario Livatino, un magistrato “martire della giustizia e della fede”; Claudia Koll (il 19 marzo) leggerà la storia della carmelitana Elisabetta della Trinità che visse la propria esistenza in continua comunione con Dio; Vincenzo Bocciarelli (il 26 marzo) interpreterà il Servo di Dio Jérome Le Jeune, Padre della genetica moderna, “difensore della verità sulla vita umana”
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