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Padre de Foucauld
Padre de Foucauld
Gridare il Vangelo con la vita
Tutta la nostra vita, per quanto muta essa sia, la vita di Nazareth, la vita del deserto, così come la vita pubblica, devono essere una predicazione del vangelo mediante l'esempio; tutta la nostra esistenza, tutto il nostro essere deve gridare il Vangelo sui tetti; tutta la nostra persona deve respirare Gesù, tutti i nostri atti, tutta la nostra vita devono gridare che noi apparteniamo a Gesù, devono presentare l'immagine della vita evangelica; tutto il nostro essere deve essere una predicazione viva, un riflesso di Gesù, un profumo di Gesù, qualcosa che gridi Gesù, che faccia vedere Gesù, che risplenda come un'immagine di Gesù (OS, 393).
Non vergognamoci di nostro Signore: al contrario, amiamo far vedere che siamo suoi, che apparteniamo a lui. Amiamo farlo vedere con le nostre parole, con le nostre azioni... Che tutto ciò che facciamo, tutto ciò che siamo gridi che noi apparteniamo a Gesù. Non vergognamoci delle parole di Gesù, della sua dottrina, dei dogmi, della sua religione. Non abbiamo paura a proclamarli, anche dinanzi a quelli che non li comprenderanno.
Non vergognamoci nemmeno di mettere in pratica le parole di nostro Signore, di conformare ad esse la nostra vita... Non vergognamoci di perdonare le ingiurie, di cedere alla violenza..., di praticare tutte le virtù, di dire, pensare, fare tutto ciò che piace a Gesù senza preoccuparci minimamente dei giudizi del mondo. Apparteniamo completamente a Gesù e facciamo tutto ciò che a lui piace senza alcun timore delle accuse degli altri (OS, 206-207).
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