La Croce ,
nel nostro mondo
secolarizzato , è divenuta ,
spesso , un elemento
decorativo da portare appresso o
da utilizzare come
elemento estetico.
La Croce di Cristo è , invece, la chiave per
capire il mistero
dell’uomo.
L’uomo è un
mistero a se stesso e per gli
altri , perche’ utilizza categorie umane
per trovare spiegazioni
ai suoi perché :
il significato della
sua venuta al
mondo, del suo vivere,del
suo soffrire , del morire.
Solo alla luce
della Croce e di
Colui che vi “
aderisce “( Cristo ) riesce a
dare una spiegazione
a questi interrogativi.
Si riceve la vita
come un dono
d’amore di Dio Creatore
. La vita,poi, a
causa della estrema fragilita’ umana,sia di corpo che di spirito , è
incline alla corruzione: lo vediamo nella
malattia fisica ,esperienza
normale di ogni
essere umano . La malattia
fisica puo’, talora, essere
talmente problematica da
consegnare all’uomo-
creatura una vita
di perenne sofferenza di cui
non si capisce né
il perché né
il fine: perché
soffro? pechè dovro’
soffrire finche’ avro’ vita ?
La Croce di
Cristo ci spiega
che soffriamo per un qualcosa
di piu’ grande: nella nostra vita
dobbiamo pensare sempre a “
un di piu’ “
dobbiamo sempre desiderare
cose grandi , perche’ così
siamo fatti ( ce l’abbiamo scritto
dentro di noi , sebbene
spesso non ce ne
accorgiamo ).
La Croce di Cristo,
pedagogicamente , ci spiega che
la nostra sofferenza, la nostra
malattia, il nostro grigiore quotidiano possono essere attaccati ad essa e,
se con fede semplice lo
accettiamo, vengono
riscattati dalla Resurrezione
di Cristo; le nostre sofferenze,
malattie, mancanze di significato
della vita,
vengono
trasformate in sofferenze
benedette,malattie offerte per
il bene degli
altri e della Chiesa, in
Vita piena di amore ricevuto prima che
donato.
Proviamo,quando siamo nella
sofferenza più dura,dopo che è
passato lo stordimento iniziale, ad “inchiodare”
la nostra personale
sofferenza alla Croce :
acquisira’ un significato
diverso; non torneremo dalla Croce
immutati , ma profondamente cambiati
, perché il Gesù Crocifisso si comporta
con noi ,qui ed ora
, nello stesso modo in cui
si comportava più di 2000 anni fa sul
Golgota ( ha perdonato il ladrone
e ne ha fatto il I°
Santo ). In altre prole Cristo ha la
capacita’ di trasformare le cose, la realta’.
Anche adesso,
durante il Sacrificio della Messa si trasforma la
morte in vita, la
malattia dell’anima in salute, ( e
perche’non la malattia
fisica ? ). La
nostra fede, se grande, ci
aiutera’ anche nelle nostre
necessita’ materiali.
Questa realta’(la Croce ) , che dona la
liberazione dell’ uomo dalle
catene che lo tengono
prigioniero, porta con sé ,però, un
impegno : quello di accorgerci
delle croci che
affliggono i nostri
fratelli: dobbiamo essere noi stessi portatori di Resurrezione . Quindi,se
vediamo un fratello che soffre, cerchiamo di
vedere in Lui
lo stesso Gesù che
soffre in Croce e cerchiamo
con la nostra
carita’ di aiutarlo in
modo che dalla
sua croce nasca
una realta’ nuova: una
realta’ risorta .
Cerchiamo,in altri
termini,di togliere ( per
quanto ci è possibile )
la croce a
chi la porta
e di essere noi
stessi motivo di
resurrezione.
Molti sono gli
esempi pratici che
si possono portare a
questo riguardo: pensiamo a quando curiamo
un malato: togliamo a
lui un po’ il peso della sua malattia
e lo portiamo
a una vita
nuova. Se
vediamo un amico soffrire
nell’anima, a volte basta
occuparci di lui,patire
con lui ( com-patire ) ; una semplice
telefonata lo puo’
risollevare dal peso di
quella croce che
stava portando da
solo.
La Croce è una ricchezza
enorme,il Tesoro dei Tesori :
siamo ben fortunati che
Cristo ci abbia
lasciato il Sacrificio
Eucaristico in cui
si rinnova il
Suo sacrificio sul Calvario e in cui si
passa dal dolore e
dalla morte alla
vita risorta.
Quindi,non
abbiamo paura di
inchiodare alla Croce i nostri dubbi,le nostre
lacerazioni , le nostre
sofferenze : questa
ce li restituira’ trasformati.
Quando ci ritiriamo
in preghiera nella nostra solitudine,
non abbiamo paura
di dire: “ Gesù
Crocifisso attacco alla Tua
Croce questa sofferenza
perche’ sia offerta per
il bene della
Chiesa, in riparazione
dei peccati miei
e dell’umanita’ . “
Vedremo che Gesù
trasformera’ le nostre
sofferenze: non saremo
piu’ uguali a
prima , ma degli
uomini salvati, coraggiosi e , soprattutto
redenti. Il nostro male , se
non sara’ scomparso,
risultera’ trasformato.
(Roberto mi ha inviato questa riflessione per condividerla con tutti...)