giovedì 28 febbraio 2013

RICORDANDO MONS.LUIGI BRACCHI...alla Badia...amico di Suor Luisa...e mio...

......E don Luigi entrò così alla Badia. Da subito riuscì a farsi spazio nell'animo
di noi giovani aiutandoci a riposizionare lo sguardo e il cuore sui veri valori. Stavamo, infatti, rischiando di disperderci e di perderci su strade che portano lontano e da cui poi è difficile trovare la via del ritorno a “casa”. Ma ci ha trattenuto e catturato il Bene che don Luigi ci ha trasmesso con la serenità del volto, la delicatezza del tratto, l'amabile semplicità con cui si metteva in relazione con noi.
Ci sentivamo ascoltati e accolti, soprattutto raccolti nel nostro desiderio profondo di dare senso e orientamento alla nostra vita. Ci ascoltava accompagnando l'ascolto con occhi vividi e gioiosi e in quello sguardo pa-reva di incontrare lo sguardo buono di Dio che ha a cuore la vita dei suoi figli. Dopo l'incontro con lui pareva che il cuore avesse guadagnato una nuova freschezza, per questo non era difficile lasciarci coinvolgere nel dif-fondere il Bene ricevuto gratuitamen-te e condividere i nostri “doni”con chi aveva meno.
Abbiamo così intravisto la prospettiva di una Chiesa aperta come casa materna alla rivalutazione di ogni creatura umana: in particolare quella più debole e fragile. Siamo stati coinvolti nell'attenzione delicatissima ad ogni persona.
La voce pacata e profonda di don Luigi ci accompagnava con un ritornello che motivava la nostra azione apostolica: “Come il Signore è stato buono con voi, vedete di esserlo nella stessa misura, benevoli e attenti, per quanti incontrate, specie per i più lontani e i più poveri”.
Don Luigi ci ha presi per mano e ci ha guidato nell'operare scelte a favore di questi nostri fratelli. Penso all'attività feriale del gruppo di “servizio sociale”, attraverso la quale ci preoccupavamo di sostenere alcune famiglie della parrocchia alle prese con situazioni pesanti da portare. Penso alle visite alla Casa di riposo per raggiungere persone sole e abbandonate dai familiari. Particolarmente significativo è stato il viaggio a Lourdes: e anche qui il ricordo mi riporta alla “folla”, a quell’umanità sofferente incontrata molte volte da Gesù - i malati nel corpo e nello spirito  nei quali don Luigi ci ha insegnato a riconoscere e servire il Signore. E così il ricordo diventa,come nell’Eucaristia, “memoriale” e ci sospinge a rendere presenti i gesti dell’Amore che donae si donasenza riserve.
Sono rimasta senza parole quando un amico mi ha telefonato dandomi la notizia della morte di don Luigi e ho sentito un profondo dolore. Non ci sono parole di fronte alla morte, an-che se come dice il poeta Gibran vor-remmo scoprirne il segreto: "Vorreste conoscere il segreto della morte ma come scoprirlo se non cercandolo nel cuore della vita?"
E allora non ci resta che andare al “cuore” della vita di don Luigi, per raccogliere la preziosa eredità che ci ha lasciato vivendo, giorno per giorno, fedele alla sua missione sacerdotale.
Grazie don Luigi!La tua vita è stata luminosa come una “perla” in cui il Sole si riflette.
In mezzo a tutte le trame d'Amore con cui il Signore ha intessuto la tua vita,
mi ci sono trovata anch'io insieme alla mia famiglia che ha gustato più
volte la tua presenza.
Grazie perché vedendo incarnato in te lo stile di Gesù e i valori del Vange-lo non mi è stato difficile scegliere la strada della sequela.
Grazie a nome di tutti i giovani del '70
e di tutti coloro che sono stati rag-giunti dall'Amore che hai seminato a
piene mani.Continua ad esserci padre, fratello e amico. Ci sentiremo meno soli e
smarriti e ancora custoditi e accom-pagnati dalla tenerezza di Dio.

Suor Marialuisa Bergomi
Suora originaria della Badia,
vice consigliera generale

UN SALUTO ALLA CARA MIA AMICA SUOR LUISA...A RENATO...AD ANGELO..A FRANCESCO...A MARIO...A TANTI AMICI CHE CON ME HANNO SEGUITO DON LUIGI PER TANTI ANNI DELLA LORO GIOVINEZZA
WALTER

QUI C'E' IL NUMERO SPECIALE CHE PARLA DELLA TUA STORIA......

 Caro Don Luigi, permettimi di chiamarti così ora che non sei più in mezzo
a noi: prima non mi sarei mai permessa di rivolgermi a Te in tono troppo
confidenziale.
Ora che ti trovi in un'altra dimensione, certamente in Paradiso, dimmi perché te
ne sei andato via in modo così improvviso e repentino lasciando tutti i tuoi par-
rocchiani sbigottiti ed increduli.
Sapevamo che avevi qualche acciacco, ma non ci preoccupavamo perché ti ve-
devamo sempre attivo e zelante. Ora che non ci sei più, piangiamo la grave per-
dita e ci rendiamo conto delle tante belle doti che il Signore ti aveva dato: bontà,
mitezza, alacrità, carità, generosità, pazienza, umiltà e potrei continuare ma mi
sembra di vederti scuotere la testa ...
Se non sei d’accordo che io continui, sappi che i Verolesi ti volevano bene, ti
stimavano, ti consideravano, ti ascoltavano anche se a volte la realtà sembrava
diversa ... e sapevano anche che eri stanco.
Ma, in prossimità delle Feste natalizie, come chiedere a Don Luigi di riposare?
Allora il Signore, che tutto vede e provvede, avrà detto: “Vieni, servo buono e fe-
dele a riposare accanto a me”. Perciò, ora che piangiamo la tua dipartita, aiutaci
dal cielo e prega per tutti noi.(L.del Balzo)
 

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