......E don Luigi entrò così
alla Badia. Da subito riuscì a farsi spazio nell'animo
di noi giovani aiutandoci
a riposizionare lo sguardo e il cuore sui veri valori. Stavamo,
infatti, rischiando di disperderci e di perderci su strade che
portano lontano e da cui poi è difficile trovare la via del
ritorno a “casa”. Ma ci ha trattenuto e catturato il Bene che don
Luigi ci ha trasmesso con la serenità del volto, la delicatezza del
tratto, l'amabile semplicità con cui si metteva in relazione con
noi.
Ci sentivamo ascoltati e
accolti, soprattutto raccolti nel nostro desiderio profondo di dare
senso e orientamento alla nostra vita. Ci ascoltava accompagnando
l'ascolto con occhi vividi e gioiosi e in quello sguardo pa-reva di
incontrare lo sguardo buono di Dio che ha a cuore la vita dei suoi
figli. Dopo l'incontro con lui pareva che il cuore avesse guadagnato
una nuova freschezza, per questo non era difficile lasciarci
coinvolgere nel dif-fondere il Bene ricevuto gratuitamen-te e
condividere i nostri “doni”con chi aveva meno.
Abbiamo così intravisto
la prospettiva di una Chiesa aperta come casa materna alla
rivalutazione di ogni creatura umana: in particolare quella più
debole e fragile. Siamo stati coinvolti nell'attenzione delicatissima
ad ogni persona.
La voce pacata e profonda
di don Luigi ci accompagnava con un ritornello che motivava la nostra
azione apostolica: “Come il Signore è stato buono con voi, vedete
di esserlo nella stessa misura, benevoli e attenti, per quanti
incontrate, specie per i più lontani e i più poveri”.
Don Luigi ci ha presi per
mano e ci ha guidato nell'operare scelte a favore di questi nostri
fratelli. Penso all'attività feriale del gruppo di “servizio
sociale”, attraverso la quale ci preoccupavamo di sostenere alcune
famiglie della parrocchia alle prese con situazioni pesanti da
portare. Penso alle visite alla Casa di riposo per raggiungere
persone sole e abbandonate dai familiari. Particolarmente
significativo è stato il viaggio a Lourdes: e anche qui il ricordo
mi riporta alla “folla”, a quell’umanità
sofferente incontrata molte volte da Gesù - i malati nel corpo e
nello spirito nei quali don Luigi ci ha insegnato a riconoscere e
servire il Signore. E così il ricordo diventa,come nell’Eucaristia,
“memoriale” e ci sospinge a rendere presenti i gesti dell’Amore
che donae si donasenza riserve.
Sono rimasta senza parole
quando un amico mi ha telefonato dandomi la notizia della morte di
don Luigi e ho sentito un profondo dolore. Non ci sono parole di
fronte alla morte, an-che se come dice il poeta Gibran vor-remmo
scoprirne il segreto: "Vorreste conoscere il segreto della
morte ma come scoprirlo se non
cercandolo nel cuore della vita?"
E allora non ci resta che
andare al “cuore” della vita di don Luigi, per raccogliere la
preziosa eredità che ci ha lasciato vivendo, giorno per giorno,
fedele alla sua missione sacerdotale.
Grazie don Luigi!La tua
vita è stata luminosa come una “perla” in cui il Sole si
riflette.
In mezzo a tutte le trame
d'Amore con cui il Signore ha intessuto la tua vita,
mi ci sono trovata
anch'io insieme alla mia famiglia che ha gustato più
volte la tua
presenza.
Grazie perché vedendo incarnato in te lo stile di Gesù e i
valori del Vange-lo non mi è stato difficile scegliere la strada
della sequela.
Grazie a nome di tutti i
giovani del '70
e di tutti coloro che
sono stati rag-giunti dall'Amore che hai seminato a
piene mani.Continua ad
esserci padre, fratello e amico. Ci sentiremo meno soli e
smarriti e ancora
custoditi e accom-pagnati dalla tenerezza di Dio.
Suor Marialuisa Bergomi
Suora originaria della
Badia,
vice consigliera generale
UN SALUTO ALLA CARA MIA AMICA SUOR LUISA...A RENATO...AD ANGELO..A FRANCESCO...A MARIO...A TANTI AMICI CHE CON ME HANNO SEGUITO DON LUIGI PER TANTI ANNI DELLA LORO GIOVINEZZA
WALTER
QUI C'E' IL NUMERO SPECIALE CHE PARLA DELLA TUA STORIA......
Caro
Don Luigi, permettimi di chiamarti così ora che non sei più in
mezzo
a
noi: prima non mi sarei mai permessa di rivolgermi a Te in tono
troppo
confidenziale.
Ora
che ti trovi in un'altra dimensione, certamente in Paradiso, dimmi
perché te
ne
sei andato via in modo così improvviso e repentino lasciando tutti i
tuoi par-
rocchiani
sbigottiti ed increduli.
Sapevamo
che avevi qualche acciacco, ma non ci preoccupavamo perché ti ve-
devamo
sempre attivo e zelante. Ora che non ci sei più, piangiamo la grave
per-
dita
e ci rendiamo conto delle tante belle doti che il Signore ti aveva
dato: bontà,
mitezza,
alacrità, carità, generosità, pazienza, umiltà e potrei
continuare ma mi
sembra
di vederti scuotere la testa ...
Se
non sei d’accordo che io continui, sappi che i Verolesi ti volevano
bene, ti
stimavano,
ti consideravano, ti ascoltavano anche se a volte la realtà sembrava
diversa
... e sapevano anche che eri stanco.
Ma,
in prossimità delle Feste natalizie, come chiedere a Don Luigi di
riposare?
Allora
il Signore, che tutto vede e provvede, avrà detto: “Vieni, servo
buono e fe-
dele
a riposare accanto a me”. Perciò, ora che piangiamo la tua
dipartita, aiutaci
dal
cielo e prega per tutti noi.(L.del Balzo)
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