"Il lavoro è la strada fondamentale della nostra partecipazione all’edificazione del corpo di Cristo. Questo è infatti il senso esauriente dell’esistenza: servire Cristo.
La strada per imparare ad amare è cominciare a servire. È proprio la quotidianità del servire che fa entrare nel ritmo dell’amore. Il ritmo dell’amore vero, dell’amore maturo, è la fedeltà. Soltanto il servire fa entrare in questo ritmo. A poco a poco non ci si accorge quasi neanche più di servire. Ci si accorge soltanto di amare.
Attraverso questa strada, la quotidianità del lavoro, si realizza la cosa più grande che esista al mondo: si impara ad amare Cristo". (Don Camisasca)
Con sofferenza ricordo gli amici del Movimento che non hanno lavoro o sono difficoltà lavorative...
Penso che la povertà, loro, la vivono concretamente ogni giorno,affidandosi veramente al Signore e a persone amiche per il loro sostegno spirituale e materiale..
Durante i nostri incontri forse questo non passa in modo fraterno,e ce lo dimentichiamo...
Chi legge questo post ,stassera, dica per loro una preghiera a Maria.donna del pane,che chissà quante volte all'interno della casa di Nazareth ha sperimentato la povertà della mensa,che avrebbe voluto meno indegna del Figlio di Dio...
Il Pane vivo disceso dal Cielo sia con questi nostri amici...Ave Maria...
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