Cari fratelli e sorelle! Sono  molto lieto di vedervi qui in  piazza in Castel Gandolfo e di  riprendere le udienze interrotte nel mese di  luglio. Io vorrei  continuare con il tema che abbiamo iniziato, cioè una “scuola  di  preghiera”, e anche oggi, in un modo un po’ diverso, senza allontanarmi  dal  tema, accennare ad alcuni aspetti di carattere spirituale e  concreto, che mi  sembrano utili non solo per chi vive - in una parte  del mondo - il periodo delle  ferie estive, come noi, ma anche per tutti  coloro che sono impegnati nel lavoro  quotidiano. Quando  abbiamo un momento di pausa  nelle nostre attività, in modo speciale  durante le vacanze, spesso prendiamo in  mano un libro, che desideriamo  leggere. E’ proprio questo il primo aspetto, su  cui oggi vorrei  soffermarmi. Ognuno di noi ha bisogno di tempi e spazi di   raccoglimento, di meditazione, di calma… Grazie a Dio che è così!  Infatti,  questa esigenza ci dice che non siamo fatti solo per lavorare,  ma anche per  pensare, riflettere, oppure semplicemente per seguire con  la mente e con il  cuore un racconto, una storia in cui immedesimarci,  in un certo senso “perderci”  per poi ritrovarci arricchiti. Naturalmente  molti di questi libri di  lettura, che prendiamo in mano nelle vacanze,  sono per lo più di evasione, e  questo è normale. Tuttavia, varie  persone, particolarmente se possono avere  spazi di pausa e di relax più  prolungati, si dedicano a leggere qualcosa di più  impegnativo. Vorrei  allora fare una proposta: perché non scoprire alcuni libri  della  Bibbia, che normalmente non sono conosciuti? O di cui forse abbiamo   ascoltato qualche brano durante la Liturgia, ma che non abbiamo mai  letto per  intero? In effetti, molti cristiani non leggono mai la  Bibbia, e hanno di essa  una conoscenza molto limitata e superficiale.  La Bibbia – come dice il nome – è  una raccolta di libri, una piccola  “biblioteca”, nata nel corso di un millennio.  Alcuni di questi  “libretti” che la compongono rimangono quasi sconosciuti alla  maggior  parte delle persone, anche buoni cristiani. Alcuni sono molto brevi,   come il Libro di Tobia, un racconto che contiene un senso molto alto della  famiglia e del matrimonio; o il Libro di Ester, in cui la Regina  ebrea, con la fede e la preghiera, salva il suo popolo dallo sterminio; o,  ancora più breve, il Libro di Rut,  una straniera che conosce Dio e  sperimenta la sua provvidenza. Questi  piccoli libri si possono leggere per  intero in un’ora. Più impegnativi,  e autentici capolavori, sono il Libro  di Giobbe, che affronta il grande problema del dolore innocente; il Qoèlet,  che colpisce per la sconcertante modernità con cui mette in discussione il senso  della vita e del mondo; il Cantico dei Cantici,  stupendo poema  simbolico dell’amore umano. Come vedete, questi sono  tutti libri dell’Antico  Testamento. E il Nuovo? Certo, il Nuovo  Testamento è più conosciuto, e i generi  letterari sono meno  diversificati. Però, la bellezza di leggere un Vangelo tutto  di seguito  è da scoprire, come pure raccomando gli Atti degli Apostoli,  o una delle Lettere. In  conclusione, cari amici, oggi  vorrei suggerire di tenere a portata di  mano, durante il periodo estivo o nei  momenti di pausa, la santa  Bibbia, per gustarla in modo nuovo, leggendo di  seguito alcuni suoi  Libri, quelli meno conosciuti e anche quelli più noti, come  i Vangeli,  ma in una lettura continuata. Così facendo i momenti di distensione   possono diventare, oltre che arricchimento culturale, anche nutrimento  dello  spirito, capace di alimentare la conoscenza di Dio e il dialogo  con Lui, la  preghiera. E questa sembra essere una bella occupazione per  le ferie: prendere  un libro della Bibbia, così avere un po' di  distensione e, nello stesso tempo,  entrare nel grande spazio della  Parola di Dio e approfondire il nostro contatto  con l'Eterno, proprio  come scopo del tempo libero che il Signore ci dà.   | 
martedì 9 agosto 2011
Il Papa all’udienza generale: riscoprire d'estate la bellezza di leggere la Bibbia
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