In un biglietto indirizzato alla priora del Monastero di Echt, il 29 marzo 1939, domenica di Passione, scrive: "Cara Madre, prego Vostra Reverenza di permettere che io mi offra al Cuore di Gesù come vittima di espiazione per la vera pace, perché il regno dell'anticristo crolli, se è possibile, senza una nuova guerra mondiale, e un nuovo ordine possa essere instaurato. Vorrei farlo oggi stesso, perché già siamo alla dodicesima ora. So di essere un niente, ma Gesù lo vuole, e in questi giorni chiamerà certamente anche molti altri a fare la stessa cosa".
"La Croce non è fine a se stessa... E' il simbolo trionfale con cui Egli -il Cristo- batte alla porta del cielo e la spalanca. Allora ne erompono i fiotti della luce divina, sommergendo tutti quelli che marciano al seguito del Crocifisso" (Scientia Crucis). "Molti nostri contemporanei vorrebbero far tacere la Croce. Ma niente è più eloquente della Croce messa a tacere! Il vero messaggio del dolore è una lezione d'amore. L'amore rende fecondo il dolore e il dolore approfondisce l'amore".
S.Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) Patrona d'Europa
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