«IL BAMBINO GESU'»
Il BAMBINO GESU' : colui che è
eternamente "Figlio di Dio", e viene al mondo come tutti i bambini, per
ricordarci che "esser figli" ("esser bambini") non è una stagione del
vivere, ma è l'identità costitutiva del nostro essere.
Il Dio fatto Bambino,
per mostrarci che Dio non è solo Onnipotenza, ma anche Amore indifeso,
Amore obbediente, Amore che vuole essere accolto e custodito: e può
essere adorato dai Re Magi con umiltà, e dai pastori con fierezza.
Il Dio fatto Bambino
che dà Gloria al Dio dei cieli, rivelando il Suo Volto paterno, e dà
Pace a noi uomini che sappiamo finalmente fino a qual punto siamo stati
amati.
Il Dio fatto Bambino, affinché tutti i nostri
bambini imparino a "diventare Dio" (per grazia e partecipazione). E,
se si è vecchi, bisogna prima farsi bambini, a costo di nascere di
nuovo.
Il Dio Bambino che ha bisogno di madre e di
fratelli, e a cui tutti potremo fare da madre e dare fraterna
compagnia, purché prima ci mettiamo in ascolto del Padre celeste,
l'Unico che gli è sempre vicino ("Chi fa la volontà del Padre mio, è
mio fratello, mia sorella, mia madre").
Il Dio Bambino
che occorre proteggere da Erode e dai persecutori, come poi bisognerà
proteggerlo lungo tutta la storia umana, a costo di fuggire con Lui
verso paesi stranieri.
Il Dio Bambino che occorre
tenere tra le braccia, come Simeone, per "vedere la salvezza" che si è a
lungo desiderata e che finalmente appare, non come un sogno o una
utopia, ma come "salvezza fatta carne" (contro tutte le riduzioni
intellettualistiche e moralistiche).
Il Dio Bambino
che si può perdere di vista, quando ci si dimentica che Lui deve
"restare nella casa di suo Padre", così come si può perdere di vista
ogni altro bambino quando lo facciamo abitare in case che non
assomigliano alla "casa del Padre"
(ANTONIO MARIA SICARI, Viaggio nel Vangelo)
Il Signore ha questo modo di parlarci: si avvicina … Quando
guardiamo un papà o una mamma che parlano al loro figliolo, noi vediamo
che loro diventano piccoli e parlano con la voce di un bambino e fanno
gesti di bambini. Uno che guarda dal di fuori può pensare: ma questi
sono ridicoli! Si rimpiccioliscono, proprio lì, no? Perché l’amore del
papà e della mamma ha necessità di avvicinarsi, dico questa parola: di
abbassarsi proprio al mondo del bambino. Eh sì: se papà e mamma gli
parlano normalmente, il bambino capirà lo stesso; ma loro vogliono
prendere il modo di parlare del bambino. Si avvicinano, si fanno
bambini. E così è il Signore». (Papa Francesco nell'omelia di oggi in S.Marta)
Nessun commento:
Posta un commento