venerdì 21 settembre 2012
OMAR PEDRINI ALLA FESTA DI PUNTO MISSIONE DOMENICA 24 SETTEMBRE AD ADRO -INCONTRO-CONCERTO ALLE 21
"Hai dichiarato di «aver riscoperto Cristo negli ultimi tre anni». Come mai lo avevi perso?
«Perso» è una parola un po’ grossa. Ho ricevuto un’educazione cattolica, poi crescendo mi sono interessato profondamente alle filosofie orientali. Incontrando il Dalai Lama, mi ha colpito un suo pensiero: le religioni dovrebbero comprenderne altre perché Dio è uno solo, per tutte. Una frase straordinaria, ancor più se detta da chi guida il buddhismo. Ho capito che Cristo poteva convivere anche con i miei interessi, e infatti non sono mai diventato buddhista, così come non sono mai stato un uomo senza fede. Anzi, la mia fede in Lui ora è rafforzata.
In quale modo?
Circa quattro anni fa mi hanno chiesto di interpretare il ruolo di un prete nel film “Un Aldo qualunque”. Avendo sempre frequentato le comunità salesiane insegnando chitarra all’oratorio, quando si è trattato di darne un volto, ho detto al regista che avrei voluto fare un sacerdote rock, alla don Bosco, visto che lo conoscevo bene. Mi è sempre piaciuto la sua figura, che giocava a pallone con i ragazzini e si calava in mezzo alla gente. E interpretando quel personaggio, ho ritrovato quella figura dai capelli lunghi e con la barba che si chiama Gesù Cristo. Da quel momento, ho ricominciato ad andare a Messa, a pregare, a stargli vicino, a suonare la chitarra in chiesa. È fondamentale, insomma, avere della spiritualità: si può vivere anche facendone a meno ma se viene a mancare, sarai sempre un po’ solo. "
(da una intervista di Claudio Facchetti a Omar Pedrini)
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