Dire "Dio perdona" non significa: Dio decide di non tenere in conto le scelte della tua libertà, con una sorta di dissimulazione. Egli prende tremendamente sul serio le nostre scelte sbagliate, e ne assume il peso fino in fondo. L’assunzione di tutte le scelte sbagliate di ogni uomo è la Croce di Cristo.
Ma nello stesso tempo il perdono di Dio consiste nell’azione di Dio che trasforma la nostra libertà e rinnova alla radice il nostro io. Questo atto è più divino, è più grande dello stesso atto della creazione. All’accusa degli uomini, al loro peccato, Dio risponde col suo perdono. Esiste un limite contro il quale si infrange la potenza del male: il perdono e la misericordia di Dio.
Ancora Dostoevskij ha espresso mirabilmente la forza rigeneratrice del perdono di Dio, nel discorso di un ubriaco, incapace di liberarsi dal vizio del bere che ha portato la sua famiglia nella miseria più nera: nel discorso di Marmeladov, il padre di Sonia, in Delitto e castigo. Marmeladov chiede pietà.
E i saggi e i benpensanti diranno: "Signore, perché accogli costoro?". "Io li accolgo … Perché nessuno di loro si è creduto degno di questo favore". E ci tenderà le braccia e noi ci precipiteremo e scoppieremo in singhiozzi e comprenderemo tutto … E capiremo tutto … "Signore venga il tuo Regno".
Grazie....P.Aldo...le tue parole mi danno sempre più coraggio e perseveranza nel bene che inizia dal confidare nell'amore rigenerante del Signore ...
A proposito...Sto leggendo anche il piccolo libretto intitolato "IL SENSO DELLA NASCITA"-un colloquio di Giovanni Testori con Don Luigi Giussani ...
"La negazione del Padre è la negazione di Dio...la negazione che la propria consistenza è nell'essere figlio,cioè nell'essere voluto...l'arma di Satana è la dimenticanza"....
leggete questo bellissimo libretto...Walter
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