Le parole di Padre Aldo spiegano bene i sentimenti che sono nei nostri cuori..
Il volto umano che ci ricorda Cristo presente
Pubblicato il maggio 13, 2012
«Contemplerò ogni giorno il volto dei santi per trovare riposo nelle loro parole», «Non aspettatevi un miracolo, ma un cammino». Essendo un cammino a volte lungo, a volte corto, come vedo ogni giorno nella Clinica san Riccardo Pampuri, è necessario un compagno che ci prenda per mano. Durante questo percorso, infatti, ci troviamo in qualsiasi genere di difficoltà e problema. A volte ci può sorprendere la notte, la stanchezza; altre volte la pioggia o il terribile sole tropicale. Tutte queste circostanze che sembrano essere nemiche della realtà, o meglio del cammino, appartengono invece alla logica del cammino che è quella della vita. Per questo il Mistero non ci lascia mai da soli e ci ha messo di fianco una Presenza, che a volte sembra essere invisibile durante un lungo tragitto, come è successo ai discepoli di Emmaus. A un certo punto, non previsto né ipotizzato, si rivela la grande Presenza per la quale il nostro cuore è fatto e che in quel momento, come è stato per quei due amici, riconosciamo: «Non ci ardeva il cuore mentre, camminando con noi, ci spiegava le Scritture?».
Risveglia in noi il desiderio di incontrarlo e riconoscerlo come risposta a ciò che la nostra umanità desidera. Questa grande Presenza che ci fa vibrare il cuore quando siamo semplici e poveri in spirito, continua a essere viva nel cammino quotidiano della vita attraverso i santi, quelle persone nel cui volto è evidente la Presenza umana del Mistero. Se ciascuno avesse la semplicità che ha un bambino con sua madre, potrebbe accorgersi di quanto questi volti gli hanno fatto compagnia nel cammino della vita, quanto questi tratti inconfondibili di Cristo lo hanno preso per mano nei momenti più difficili, oltre la nebbia verso la luce luminosa del giorno. La vita è difficile e il Mistero, così come non ha risparmiato nessun sacrificio a suo Figlio prediletto, nello stesso modo non lo risparmia a noi, né ci esonera da un lavoro personale. Nonostante ciò, come Gesù non ha avuto nemmeno un istante nel quale non contemplare il volto del Padre, per ognuno di noi non esiste un momento in cui Dio non ponga al nostro fianco, durante il cammino, un volto, una mano amica.
Tutta la mia vita è una testimonianza di questa verità. Ci sono stati dei momenti, e molti, nei quali mi sembrava di essere già sull’orlo del precipizio, di stare per cadere nell’abisso. All’ultimo momento, quando sentivo il brivido che indicava che tutto stava per terminare, appariva sempre una mano amica che, afferrandomi a volte per il capelli, a volte dalla mano, e altre volte prendendo tutta la mia persona, mi salvava portandomi nuovamente sul cammino della vita. Per questo ho sempre amato in modo particolare la voce dei profeti che, nei momento più difficili nei quali il popolo si lamentava delle difficoltà o non voleva seguire, ricordavano i prodigi che il Signore aveva fatto per loro fin dall’origine. I profeti erano la memoria storica delle meraviglie che il Signore aveva operato. Questa memoria risvegliava nella gente il desiderio e l’energia per andare avanti. Per quelle persone era fondamentale riconoscere ogni giorno il volto dei santi per trovare riposo, cioè la forza per proseguire. Siamo circondati di volti che ci ricordano la presenza di Cristo oggi, che ci testimoniano la Sua contemporaneità che si manifesta, come per i discepoli di Emmaus, camminando al nostro fianco. Il problema è che la nostra libertà sia disponibile a riconoscerli per poter riconoscere Cristo. E quando accade questo riconoscimento tutto diventa positivo, perfino le circostanze più dolorose, come quelle che vivono ogni giorno i miei ammalati. (Padre Aldo Trento)
"IL VERO MIRACOLO E' LA NOSTRA FEDE...E QUALCUNO AL NOSTRO FIANCO..."
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