mercoledì 30 maggio 2012

IL MEC DI BRESCIA SABATO 2 GIUGNO

Programma della giornata 2 giugno 2012:
ore 9: Partenza in pullman da Brescia
ore 11: Incontro con S.Messa presso il Carmelo di Monza.
..che ci saremo anche noi !!!

ore 13: Pranzo al sacco.
Qualche buona notizia?....
 14.30: Avvicinamento in pullman all’aeroporto di Bresso.
ore 15: Percorso a piedi (4-5 Km) e ingresso all’aeroporto
           Cena al sacco.
ore 20.30: Incontro col Papa.
ore 22.30: Uscita dall’aeroporto, percorso a piedi e viaggio di ritorno in pullman
ore 2 (indicativo): rientro a Brescia

Sabato 2 giugno il Papa in festa con le famiglie del mondo. IL PROGRAMMA



Avrà inizio alle 20.35 la serata “One world, family, love”, la parte serale della “Festa delle Testimonianze” alla quale parteciperà Papa Benedetto XVI. In diretta mondovisione da Milano a Milano Parco Nord Aeroporto di Bresso un grande evento dedicato alla famiglia promosso dalla Fondazione Milano Famiglie 2012 in collaborazione con Hope e Rai.

Alla presenza del Santo Padre, con la partecipazione di famiglie dai cinque Continenti, il programma (irradiato in diretta mondovisione da RAI UNO) sarà arricchito da performance artistiche di grande suggestione.
Tra gli artisti presenti sul grande palco milanese segnaliamo la star israeliana NOA, la portoghese DULCE PONTES, la giovane pop-band svizzera dei 77 BOMBAY STREET, il talento emergente della world-music africana DUDU MANHENGA, la stella del gospel britannico LOIS KIRBY, e il gruppo di sette vocalist francesi TALE OF VOICES.
A rappresentare l’Italia, oltre ad un saluto del maestro ENNIO MORRICONE, è prevista la partecipazione di RON, del chitarrista MAURIZIO COLONNA con la pianista LUCIANA BIGAZZI, della cantautrice italo-somala SABA ANGLANA, della giovane band dei SONOHRA (insieme alla pop-star spagnola HEVIA), di alcuni elementi del CIRCO BELLUCCI, dell’ensemble Rom ALEXIAN GROUP, e del cantautore GIAMPIERO ALLOISIO.

Ad arricchire questa straordinaria serata-evento, anche i contributi di alcuni grandi attori e celebri volti televisivi: PAOLO BONACELLI, PAMELA VILLORESI, SERENA AUTIERI, GIUSEPPE CEDERNA, MYRIAM CATANIA, BENEDETTA RINALDI, FABRIZIO BUCCI, FRANCESCA FIALDINI, MANOLO MARTINI e MARILU’ PIPITONE.
L’evento prevede anche la partecipazione di diversi grandi strumentisti solisti, dell’ORCHESTRA TERRACONFINE (diretta e coordinata dai maestri e Michele Lorusso e Nico Arcieri), dei vocalist ANNO DOMINI e dei settanta elementi del CORO HOPE.
La regia televisiva di “ONE World Family Love”, sarà affidata a MARCO ALEOTTI.
Il Papa, che arriverà a Bresso alle 20.35, guiderà momenti di preghiera e di riflessione e si intratterrà con i giovani e le famiglie per circa un’ora rispondendo alle domande delle famiglie provenienti dai diversi continenti.

La serata, la cui partecipazione è libera e gratuita, è preceduta da un intenso pomeriggio di festa. Dalle 16 alle 19.00 a Milano Parco Nord – Aeroporto di Bresso andrà in scena “JubilFamily - La gioia di essere famiglia”.
Nelle tre ore dal ritmo serrato, si alterneranno numerosi gruppi e testimoni internazionali, nazionali e del territorio lombardo. Anzitutto i vincitori del concorso “Giovani Talenti per il Papa”, promosso dalla Fondazione Milano Famiglie 2012 in collaborazione con l’Associazione Hope e rivolto a musicisti e gruppi musicali giovanili della Lombardia. Oltre 100 giovani divisi in 9 gruppi si esibiranno, carichi di emozione, davanti a decine di migliaia di persone.
Nel JubilFamily il fil-rouge sarà tenuto dal Grande Coro Hope che eseguirà canzoni dei grandi eventi ecclesiali che coinvolgeranno i tanti presenti. L’evento sarà arricchito da cantanti internazionali di Christian Music: grande attesa per Fifito, della Guinea Bissau, da anni impegnato nell’opera di riconciliazione sociale della sua terra e per Josh Balckesley, rocker statunitense della rete Spirit and Song, della Oregon Catholic Press, presieduta dall’Arcivescovo di Portland.
E ancora, la testimonianza in musica della famiglia Gibboni (violinisti – padre, madre e 3 figli), i The Sun, noto gruppo italiano di christian music, I Carisma, gruppo comasco che segue una “regola” specifica di evangelizzazione attraverso la musica. Durante il pomeriggio troveranno spazio anche testimonianze di famiglie italiane e del mondo: un ragazzo Albanese in Italia da cinque anni, una coppia dell’Associazione “Famiglie per l’accoglienza”, la famiglia Fantu dall’Etiopia, la famiglia Favoti (genitori di 2 gemelle di 3 anni e 3 gemelli di poco più di un anno). Ci sarà anche la testimonianze di una famiglia di missionari Identes, di una coppia di Nomadelfia che vive l’esperienza della comunità, mentre Betti e Alfonso del Rinnovamento dello Spirito testimonieranno la famiglia nella prova: dalla crisi alla riunificazione.
La giornata verrà condotta da Gigi Cotichella, già animatore degli incontri del Cardinale con gli animatori degli oratori estivi e del Natale degli sportivi, Enrico Selleri, giovane conduttore di TV2000 e Andrea Carretti, storico conduttore dei grandi raduni ecclesiali.
“JubilFamily, La gioia di essere famiglia” verrà anche trasmesso in diretta da Tv2000.

lunedì 28 maggio 2012

LEZIONE DEL PROF. LUIGINO BRUNI SUL TEMA : ECONOMIA A MISURA DI FAMIGLIA

http://it.gloria.tv/?media=293273
cliccare sull'indirizzo sopra per vedere e sentire la lezione..(1°parte)

LEZIONE DEL PROF. LUIGINO BRUNI SUL TEMA : ECONOMIA A MISURA DI FAMIGLIA

INCONTRO ORGANIZZATO DAL MOVIMENTO ECCLESIALE CARMELITANO DELLA DIOCESI DI BRESCIA IN COLLABORAZIONE CON I FOCOLARINI E ALTRE ASSOCIAZIONI DEL 23 MAGGIO 2012

" L’Europa è stata la terra sulla quale è fiorita l’economia di mercato, con un contributo decisivo del cristianesimo, e dei suoi carismi (basterebbe pensare al solo monachesimo).
Oggi questa economia di mercato vive in Europa una profonda crisi, dovuta a due principali fattori: innanzitutto il peso eccessivo che la finanza speculativa ha assunto in rapporto all’economia reale: la finanza è civile finché è sussidiaria (al servizio) dell’economia reale; diventa incivile e dannosa quando il rapporto si inverte, e beni, servizi, ambiente e lavoratori vengono asserviti e strumentalizzati dai capitali speculativi.
Una seconda causa è una cultura fondata sul consumo, che tende a trasformare i beni, anche quelli relazionali, in merci, e così a marginalizzare il lavoro umano. Ecco perché alla radice di questa grave crisi c’è un deficit antropologico, etico, relazionale e quindi spirituale.
Che fare allora?
Occorrono molte cose nuove. Comunità e Movimenti cristiani e i loro carismi hanno però un contributo specifico da dare, e a più livelli.
Innanzitutto c’è il livello della testimonianza e della vita quotidiana: l’Europa, grazie ai tanti carismi vivi in essa, è già popolata di donne e uomini che testimoniano stili di vita sobri, amanti dell’ambiente, che sanno condividere i beni e usarli come ponti di comunione e di comunità. Tutto questo c’è già, ma oggi l’urgenza dei tempi ci spinge a fare di più, e a farlo di più insieme. Questo primo livello vitale è la base di tutti gli altri, che sono le nuove forme di finanza etica, il consumo critico solidale, le cooperative, le imprese sociali."

domenica 27 maggio 2012

Speranza per le nostre famiglie...la loro unità...in Cristo

Oggi,in molte parrocchie di Brescia finisce il Catechismo
Anche nella mia,abbiamo animato la S. Messa con canti e preghiere con i nostri ragazzi e poi abbiamo diviso insieme il pranzo tra noi famiglie..Ma unita alla gioia per quest'anno ,fatto di bellissime iniziative dell' oratorio ecco le notizie di catechisti che si ritirano dal loro compito per il prossimo anno, a bambini che forse non vedremo più in oratorio (perchè ormai hanno ricevuto tutti i sacramenti già in  QUINTA ELEMENTARE).
I genitori li porteranno a catechismo?
Poi fra pochi giorni comincerà il GREST in tante parrocchie, che vedrà impegnati i ragazzi per TRE SETTIMANE come prosecuzione estiva dell'oratorio...e tanti giovani (anche mio figlio) animeranno questi giorni gratuitamente..
ALCUNI  MESSAGGI DI SPERANZA E DI INCORAGGIAMENTO PER TUTTE LE NOSTRE FAMIGLIE..ma ritrovandoci a pranzo insieme..ho domandato a loro : abbiamo capito veramente la SFIDA EDUCATIVA che ci attende insieme nei prossimi anni?
FAMIGLIE che non si formano, figli che non vengono fatti nascere..... IL DONO DI SE' sarà sempre più emarginato dalla nostra vita e società che ormai viaggia su altre priorità..lavoro per il benessere e il divertimento del "single"? (vedi parole del Papa citate nel post precedente)
FARE FAMIGLIA CRISTIANA SARA' SEMPRE PIU' UN GESTO EROICO ..ANCHE IL PRESERVARLA DAL MALE...
STRINGIAMOCI INSIEME IN UN'UNICA FAMIGLIA..
NOI QUESTO ANDREMO A CELEBRARE SABATO E DOMENICA IN COMPAGNIA DEL SANTO PADRE...
NON SIAMO SOLI...ANZI..GESU' E LO SPIRITO SANTO  CHE SEMPRE RIANIMANO LA NOSTRA COMPAGNIA SONO LUCE AL NOSTRO CAMMINO...Ciao... Walter

Emarginazione di Dio dalla vita e disgregazione della famiglia


Appello del Papa in visita in Croazia nel 2011
....facciamolo nostro in attesa dell'incontro di Sabato Sera col Papa a Milano..
Nella società odierna è più che mai necessaria e urgente la presenza di famiglie cristiane esemplari. Purtroppo dobbiamo constatare, specialmente in Europa, il diffondersi di una secolarizzazione che porta all’emarginazione di Dio dalla vita e ad una crescente disgregazione della famiglia. Si assolutizza una libertà senza impegno per la verità, e si coltiva come ideale il benessere individuale attraverso il consumo di beni materiali ed esperienze effimere, trascurando la qualità delle relazioni con le persone e i valori umani più profondi; si riduce l’amore a emozione sentimentale e a soddisfazione di pulsioni istintive, senza impegnarsi a costruire legami duraturi di appartenenza reciproca e senza apertura alla vita. Siamo chiamati a contrastare tale mentalità!’.
Care famiglie, siate coraggiose! Non cedete a quella mentalità secolarizzata che propone la convivenza come preparatoria, o addirittura sostitutiva del matrimonio! Mostrate con la vostra testimonianza di vita che è possibile amare, come Cristo, senza riserve, che non bisogna aver timore di impegnarsi per un’altra persona! Care famiglie, gioite per la paternità e la maternità! L’apertura alla vita è segno di apertura al futuro, di fiducia nel futuro, così come il rispetto della morale naturale libera la persona, anziché mortificarla! Il bene della famiglia è anche il bene della Chiesa’.  (Papa Benedetto XVI)

L’ospitalità, miracolo di Cristo all’opera


25 maggio 2012
Pubblico un estratto dell’introduzione di don Julián Carrón al libro "Il miracolo dell’ospitalità", di Luigi Giussani (Piemme), una raccolta di dialoghi con i membri dell’associazione Famiglie per l’Accoglienza che festeggia i 30 anni di storia..... 
per ringraziare le famiglie che accolgono altre famiglie 
e le famiglie che si ritroveranno insieme col Papa a Milano il 2 e il 3 Giugno....
ALLA LUCE DELLA NOSTRA SCUOLA DI CRISTIANESIMO SUI MIRACOLI DI GESU'

Perché l’ospitalità è un miracolo? Sembrerebbe la cosa più scontata: aprire la porta della propria casa per fare entrare qualcuno dovrebbe essere normale. Perché, allora, don Giussani la paragona a un fatto miracoloso? Perché dovrebbe essere l’esperienza normale di una famiglia, e invece è così eccezionale che quando accade tutti ci stupiamo. Viviamo in un contesto umano, culturale e sociale frutto di una lunga storia, che ha eroso i fattori dell’esperienza elementare: uno innanzitutto, cioè l’apertura originale del cuore e la percezione della realtà come positiva, come carica di promessa per la propria vita. Nel tempo si è introdotta una distanza per cui le cose e le persone sono diventate come estranee. È terribile questa affermazione di Sartre: «Le mie mani, cosa sono le mie mani? La distanza incommensurabile che mi divide dal mondo degli oggetti e mi separa da essi per sempre».....
È un’esperienza entusiasmante essere invitati a pranzo da una famiglia e vedere Cristo all’opera mentre si è a tavola, attraverso i segni di una umanità che tratta tutto in modo nuovo, non ridotto, con una carità e una pazienza impossibili all’uomo. E poi con una letizia, pur dentro le difficoltà e le incomprensioni quotidiane, che è già la vittoria sul nulla e sulla scontatezza nei rapporti. «Non esiste oggettivamente nessun atto più grande dell’ospitalità: da un’ospitalità così radicale come l’adozione, fino all’ospitalità a pranzo o all’offerta di un tetto a una persona che passi per Milano anche una volta sola. Una delle cose più belle che fra i miei amici ho visto realizzare è questo nesso, questa trama di famiglie disponibili a ospitare chiunque», ricordava don Giussani nel 1985. L’ospitalità è senza misura e senza calcolo. È, infatti, il comunicarsi di un "pieno" sul quale la vita poggia, frutto imprevisto di un’ospitalità che viene prima, come fu per la Madonna: il suo sì all’annuncio dell’Angelo ha generato il bene più grande che il mondo potesse desiderare......
L’avere accolto la preferenza del Mistero nella sua vita, non avere opposto nulla, neppure i suoi limiti e la sua fragilità, come facilmente accade a tanti di noi, alla scelta di Dio l’ha resa madre del Figlio di Dio, che da duemila anni attraversa la storia e raggiunge ciascuno di noi nella situazione in cui ci troviamo. Avremo anche noi la semplicità di Maria di farGli spazio, ospitandoLo nel ventre della nostra vita? C’è qualcosa di più interessante per un uomo e una donna di questa collaborazione all’opera del Padre nel mondo, per vincere il vuoto con la forza di una presenza? La forma di questa collaborazione all’opera del Padre, poi, è libera da ogni schema precostituito, come ci ricorda sempre don Giussani in questa pagina impressionante: «Essere padre e madre è buttare fuori un feto dal ventre materno? No! E se un feto fatto da un’altra donna tu lo raccogli a due mesi, quattro mesi, cinque mesi e lo educhi, la madre sei tu, nel senso fisiologico e ontologico del termine! E se tu fai questo anche senza averlo lì presente perché tuo marito non vuole, oppure perché hai paura e non ti senti, anche se lo chiedi a Dio, in quanto conosci un povero bambino che vive male, maltrattato da una famiglia non sua, e offri tutta la tua giornata alla mattina dicendo: "Signore, ti offro la mia giornata perché tu aiuti quel bambino", questa è una maternità più fine ancora, più "genetica" di qualsiasi altra maternità. Infatti le nostre madri, che sono state madri cristiane, guardavano a noi figli così!».
Auguriamoci che una briciola di questo sguardo diventi anche nostra, per essere protagonisti della quotidiana lotta per affermare l’inesorabile positività del reale davanti al nulla che incombe sulle nostre giornate, inizio di una umanità nuova.
Julián Carrón - presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione

mercoledì 23 maggio 2012

Padre Gianni Bracchi.....i canti ...sul blog

http://credenti.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9660645

cliccando sul link sopra potrete sentire alcuni canti di Padre Gianni registrati tempo fa con la chitarra e una voce...siamo tanto grati a Padre Gianni per le sue composizioni musicali con testi di Padre Antonio Sicari..che  sono i canti più suonati e cantati nel nostro movimento...(una sua fotografia al pellegrinaggio )



 
Video  con titolo del suo cd (Compratelo ..nelle migliori librerie cattoliche..Grazie)

martedì 22 maggio 2012

MIRACOLO ANCOR PIU' GRANDE E' L'UOMO...

A pag 60 della nostra Scuola di Cristianesimo Padre Antonio ci ricorda i miracoli "di fondo" che oggi non vediamo o non vogliamo vedere......
prima di chiedere un miracolo accorgiamoci che l'Amore di Dio è già all'opera tra di noi....
DIFENDIAMO LA VERITA' DI CIO' CHE POSSIAMO GIA' TOCCARE...LA VITA...

domenica 20 maggio 2012

LA STRADA DI PAOLO (un camionista a Gerusalemme) - film nuovo importante e profondo che puoi vedere in streaming qui !


 http://www.nowvideo.eu/video/r46v912d55790 ( 1 Parte)
http://www.nowvideo.eu/video/perji31sqqsr2   (2 Parte)
clicca sopra per vedere le 2 parti....se non vanno mandatemi email..grazie
(cliccate nello schermo, prima sulla x rossa per togliere pubblicità e poi sulla freccia bianca in basso a sinistra per avviare film)
ingrandisci lo schermo cliccando sul rettangolo sotto a destra dello schermo e...buona visione Walter
                                                         
                                                          trailer italiano
                                                                          
 Dedicato all'amico Gianni.....e ai suoi trasporti per il MEC...

La strada di Paolo, il film che mostra i camionisti da un diverso punto di vista

Il mio augurio è che dopo aver visto questa pellicola ognuno di noi, incrociando sulle strade e autostrade un Tir, uno di quei bestioni che spesso ci fanno paura, possa vedere sotto una luce diversa le migliaia di camionisti che li guidano, possa vedere in quei camionisti degli uomini  che attraversano quotidianamente  la vita con tutti i suoi problemi, le sue paure”. Con queste parole Primo Santini, amministratore delegato di Fai Service, ha presentato la proiezione in anteprima al Festival Internazionale del Film di Roma, della pellicola “La strada di Paolo”, film di Salvatore Nocita, prodotto dalla stessa Fai Service (Federazione autotrasportatori italiani) e da Officina della Comunicazione, in collaborazione con il Pontificio consiglio della cultura e Rai Cinema e con la partnership della Fondazione ente dello spettacolo.
Un film che, come ha scritto il cardinal Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura,  rappresenta “un viaggio dal nord al sud della vita”, non con l’obiettivo di “dare risposte”, come ha sottolineato monsignor Franco Perazzolo, “ma per far nascere domande”.  E sono davvero tante, e profonde, le domande che il film, proiettato al Palazzo delle Esposizioni di Roma, spinge a farsi. Le stesse domande che Paolo (interpretato da  Marcello Mazzarella), autotrasportatore che “crede di non credere”, uno dei tantissimi “che cercano rifugio nello scetticismo come autodifesa”  si comincia a porre dal momento in cui, al volante del suo tir, sbarca a Gerusalemme, per  portare alcune forniture a un ospedale pediatrico. Dall’incontro con piccoli pazienti ricoverati, in cui rivede i suoi figli, per troppi anni salutati la mattina all’alba nel pieno del sonno, dall’incontro, lungo una strada di periferia con una  bambina e con una donna, che lo sorprende con impreviste riflessioni sul bisogno di ritrovare la propria anima, dall’incontro con Lucio, fotografo “provocatore” ottimamente interpretato da Philippe Leroy, inizia il vero viaggio di Paolo attraverso riflessioni che gli aprono gli occhi e la mente, permettendogli di osservare tutto ciò che lo circonda con una rinnovata capacità di ascolto.

Icona della VII Giornata mondiale 2012 delle famiglie (Immagine e descrizione)

Un arco ellittico inquadra la composizione e ne accentua la dinamica dall’alto verso il basso. Sporge dall’alto la mano aperta di Dio Padre, da cui proviene ogni dono e ogni bene. Dal suo nimbo di gloria piovono fasci di luce sulle persone della Santa Famiglia e discende su Maria il fuoco dello Spirito Santo.
In asse con la mano del Padre e la fiamma dello Spirito, si erge in piedi, in grembo a Maria seduta, e cammina sulle mani di lei verso di noi Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo, fissando lo sguardo intenso su di noi, mentre con la mano sinistra scosta il manto protettivo della Madre e con la destra mostra il rotolo del Vangelo, che viene ad annunciare. Anche Maria ci fissa con i suoi grandi occhi, mentre con le mani aperte ci dona Gesù. Accanto a lei San Giuseppe, suo sposo, in piedi rivolge lo sguardo a Dio Padre, per poterlo degnamente rappresentare sulla terra, interpretando fedelmente la sua volontà. Ogni paternità sulla terra ha la sua origine nella paternità in cielo e a quella è chiamata a conformarsi. La mano destra, portata al cuore, indica l’amore e la responsabilità, con cui Giuseppe si prende cura di Gesù e di Maria. La mano sinistra regge un bastone con un verde germoglio, simbolo della stirpe regale di Davide, alla quale appartiene il Messia, e segno della fedeltà di Dio alle sue promesse.

Nella Santa Famiglia di Nazaret il cielo incontra la terra e la Trinità divina trova la più perfetta immagine umana. La Chiesa si sente interpellata a diventare sempre più famiglia, per manifestare mediante l’amore reciproco la presenza di Cristo al mondo. Le famiglie sono chiamate ad essere unite e aperte, a preparare i figli per il loro futuro e la loro missione, senza trattenerli con amore possessivo. Tutte le relazioni e attività terrene sono sollecitate a seguire la logica dell’amore, per trovare nuova armonia e bellezza, riflesso e rivelazione della Trinità. Nell’icona le pietre, gli smalti, i colori e la luce concorrono a dare alla materia uno splendore pieno di energia, evocando un mondo trasfigurato, vivificato dallo Spirito.
Sullo sfondo le pietre, più sottili e chiare in alto, più grosse e scure in basso, si dispongono secondo striature dinamiche e suggeriscono un moto discendente e un tessuto materico progressivamente più pesante. Nelle vesti delle figure le pietre sono allineate in modo regolare e armonioso, ma tendono sempre ad avere maggiore consistenza verso il basso. Maria sopra la tunica blu, colore dell’umanità, indossa un manto porpora, orlato di rosso, colore che l’antichità cristiana ha sempre attribuito a Dio. Si vuole così indicare che Maria con la divina maternità è stata unita a Dio in modo singolarissimo. Al contrario, Gesù veste una tunica rossa, simbolo della divinità che da sempre gli appartiene, e sopra di essa un manto blu, per indicare l’umanità che ha assunto nel grembo di Maria. San Giuseppe porta vesti a colori più tenui, per sottolineare il suo riserbo e la sua laboriosità, un manto verde, colore del mondo creato e una tunica ocra, colore della missione paterna, con bordature del rispettivo colore intensificato.
Nei volti e nelle mani le pietre si saldano a formare una superficie compatta, liscia e luminosa, che allude al corpo trasfigurato e spiritualizzato. Infine l’arco ogivale tronco, mentre incornicia l’icona e sottolinea la direttrice verticale, colloca la Santa Famiglia al centro della storia della salvezza, indicata con il suo inizio nel paradiso terrestre, una fioritura di colori vivaci, rossi, verdi, gialli, nel pennacchio di sinistra, e con il suo compimento nella Gerusalemme celeste, intessuta di ori e marmi policromi nel pennacchio di destra. Così viene richiamata anche l’importanza del matrimonio e della famiglia nel disegno di Dio, creatore e salvatore, e nello sviluppo storico del genere umano”. (Card.Antonelli)

L’opera di Rupnik, del peso di 60 Kg, verrà poi esposta al Mico-FieraMilanoCity in occasione del Congresso Teologico Pastorale che il 30 maggio aprirà ufficialmente in VII Incontro Mondiale delle Famiglie. In seguito la Sacra Famiglia verrà portata a Bresso sul palco della “Festa delle Testimonianze” dove rimarrà anche in occasione della Santa Messa celebrata dal Santo Padre per poi essere consegnata alla Diocesi che ospiterà l’Incontro nel 2015. (Lì oi la vedremo!)

La tua famiglia ti rende grazie: l'inno liturgico ufficiale del VII Incontro Mondiale delle Famiglie

Il testo dell’inno, rivisto e approvato dal Cardinale Arcivescovo di Milano Angelo Scola e dal Cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, celebra la Trinità, anche in occasione della Festa della SS. Trinità che ricorre proprio il 3 giugno prossimo. L’immagine della Trinità è espressione della famiglia intesa come soggetto di comunione e di rapporti tra padre e figlio.
Protagonista della prima strofa è il Padre: “Noi Ti preghiamo Padre dell’uomo per ogni famiglia che tu doni a noi. Noi contempliamo la Tua bellezza in ogni padre e in ogni madre”. Nel ritornello esplodono la festa e la gratitudine nei confronti del Signore: “La Tua famiglia Ti rende grazie per tutti i doni che tu le dai. Festa e lavoro, gioia e fatica, sei nostra vita Signore Gesù”. La seconda strofa ci parla del Figlio, mentre lo Spirito santo viene celebrato nella terza parte del canto. Nell’inno trova spazio anche il tema della famiglia nella prova mentre l’ultima strofa è dominata dalla famiglia in senso escatologico: l’immagine umana della famiglia viene proiettata verso il Regno di Dio.

sabato 19 maggio 2012

Fiorella Mannoia - In viaggio .....Viaggio nella vita,viaggio dei figli,viaggio e abbandoni e continuo ritrovarsi...

Questo video di questa bella canzone è per ricordarci come per scoprire cose nuove bisogna abbandonare le vecchie,come la vita è un viaggio e nella famiglia lo si sperimenta tutti i giorni....solo resta l'AMORE...oggi vicino,domani magari distaccato ma sempre presente...perchè una cosa sola....

"ricorda che l'umiltà apre tutte le porte
 e che la conoscenza ti renderà più forte ,
lo sai che l'onestà non è un concetto vecchio
 non vergognarti mai quando ti guardi allo specchio,
non invocare aiuto nelle notti di tempesta 
e non ti sottomettere tieni alta la testa
 Ama la tua terra, ama non la tradire
 non frenare l'allegria non tenerla tra le dita 
ricorda che l'ironia ti salverà la vita...ti salverà " (dal testo della canzone)

...sempre ricordiamoci che "Il Signore è più tenero di una madre.".(S.Teresa di Gesù Bambino)


ricorda che l'umiltà apre tutte le porte e che la conoscenza ti renderà più forte lo sai che l'onestà non è un concetto vecchio non vergognarti mai quando ti guardi allo specchio non invocare aiuto nelle notti di tempesta e non ti sottomettere tieni alta la testa Ama la tua terra, ama non la tradire non frenare l'allegria non tenerla tra le dita ricorda che l'ironia ti salverà la vita...ti salverà E io ti penserò in silenzio nelle notti d'estate nell'ora del tramonto "quella muta delle fate" e parlerò al mio cuore perchè domani partirai in silenzio ma in una notte d'estate io ti verrò a cercare io ti verrò a parlare e griderò al mio cuore perché tu lo possa sentire si lo possa sentire tu lo possa sentire

Leggi tutto il testo su: http://singring.virgilio.it/testi/fiorella-mannoia/testo-in-viaggio.html
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ricorda che l'umiltà apre tutte le porte e che la conoscenza ti renderà più forte lo sai che l'onestà non è un concetto vecchio non vergognarti mai quando ti guardi allo specchio non invocare aiuto nelle notti di tempesta e non ti sottomettere tieni alta la testa Ama la tua terra, ama non la tradire non frenare l'allegria non tenerla tra le dita ricorda che l'ironia ti salverà la vita...ti salverà E io ti penserò in silenzio nelle notti d'estate nell'ora del tramonto "quella muta delle fate" e parlerò al mio cuore perchè domani partirai in silenzio ma in una notte d'estate io ti verrò a cercare io ti verrò a parlare e griderò al mio cuore perché tu lo possa sentire si lo possa sentire tu lo possa sentire

Leggi tutto il testo su: http://singring.virgilio.it/testi/fiorella-mannoia/testo-in-viaggio.html

venerdì 18 maggio 2012

Preghiera a Maria per le famiglie in difficoltà



In occasione dell'incontro internazionale del 2 Giugno della Famiglie con il Papa , a cui parteciperemo , vogliamo proporre questa preghiera da recitare per tutte le famiglie in difficoltà (è per queste che soprattutto pregheremo insieme)

Maria, Madre dolcissima e Mamma nostra,
ti voglio presentare tutte quelle famiglie

 che vivono momenti di difficoltà e di crisi.

Mamma cara,
 hanno bisogno della tua serenità per potersi comprendere,
della tua tranquillità per poter dialogare,
del tuo amore per consolidare il loro
e della tua forza per ripartire.
I loro cuori sono stanchi e distrutti dalle situazioni quotidiane,
ma davanti al tuo Figlio avevano detto:
"Sì, nella buona e cattiva sorte, in salute e malattia".
Dona l'eco di quelle parole, accendi la luce ormai spenta
per ridonare il giusto equilibrio a questa tua famiglia.
Regina delle famiglie, li affido a te.

giovedì 17 maggio 2012

LA COMUNITA' E' IL VERO MIRACOLO ECONOMICO...


Bauman: «Comunità», parola contro la crisi
C’è chi lo ha definito «il maestro Yoda della sociologia». Se Zygmunt Bauman ha qualcosa del personaggio di Guerre Stellari, oltre al volto simpaticamente incartapecorito, è la vitalità insospettata per i suoi 87 anni, tra conferenze in giro per il mondo e un’attività pubblicistica che non si arresta, dal suo romitaggio di Leeds in Inghilterra. E l’umanità del vecchio saggio, insieme allo sguardo lucido su un presente che, rispetto alla Polonia in cui è nato e si è formato a cavallo della guerra, sembra effettivamente fantascienza.

Professore, quanto è profonda la crisi economica-finanziaria che stiamo vivendo? Si richiama ogni tanto la Grande depressione del 1929: quella colpì una società povera ma ricca di valori tradizionali di riferimento. Oggi la situazione sembra opposta: una società incomparabilmente più benestante rispetto agli anni prima della guerra, ma ben più povera in valori condivisi.
«Ci sono stati due fatali allontanamenti che rendono differenti le due crisi: il divorzio tra potere e politica – con poteri emancipati dal controllo politico e una politica afflitta da un cronico deficit di potere – e una pervasiva privatizzazione di interessi e responsabilità, che ha dato come risultato una società sempre più atomizzata, un aggregato di individui alle prese con un compito improbo, quello di trovare soluzioni individuali a problemi generati a livello sociale. .... Quello che manca clamorosamente oggi da quel quadro di valori condivisi che lei cita è il valore della "buona società", da cui dipendono il benessere e la dignità di ogni singola vita. Siamo passati dall’atteggiamento del giardiniere a quello del cacciatore: il primo si manifesta nella cura del bene comune – migliorare la qualità della vita rendendo la società più umana –, il secondo nel tentativo di ognuno di ritagliarsi uno spazio relativamente sicuro nel mezzo di una società i cui guasti e la cui insicurezza sembrano senza speranza».

Se la situazione economica peggiorasse, cosa dovremmo aspettarci: una rivolta sociale diffusa, con aspetti anche violenti, o una discesa lenta e apatica di intere fasce della popolazione nella povertà?
«La sua capacità di previsione è buona quanto la mia: entrambi non siamo profeti in grado di anticipare il futuro e ciò che sarà determinato dai nostri comportamenti. Incapaci di predire con sicurezza la forma e gli esiti di quei comportamenti, dobbiamo essere almeno consci delle alternative che abbiamo di fronte. Dovrebbe essere chiaro a tutti che, di fronte al collasso della strategia che cercava di mantenere l’orgia dei consumi attraverso denaro non guadagnato, lo stile di vita presente – e anche il volerne misurare la qualità dal volume dei consumi e dall’intensità degli acquisti – non è sostenibile. Abbiamo bisogno di imparare a cercare delle fonti di felicità e di dignità altre rispetto a quelle che richiedono un ulteriore saccheggio delle risorse del pianeta. Il nostro modo di vivere, guidato dagli ideali dell’opulenza privata e del lucro ma dimentico del valore del mutuo aiuto, della cura reciproca, del bene comune e del contributo personale al benessere di tutti, non è la sola forma immaginabile di una gratificante e umana coabitazione… al contrario! Abbiamo dimenticato le qualità necessarie per impostare un’alternativa e abbiamo bisogno urgentemente di riappropriarcene, per quanto grande sia lo sforzo necessario».

Di fronte a una possibile nuova Grande depressione: se lei dovesse indicare delle risorse di speranza a cui la società occidentale può attingere, cosa direbbe?
.....  valuterei bene il messaggio che lancia Elinor Ostrom, nel suo Governare i beni collettivi, secondo cui l’assunto che le persone siano naturalmente inclini ad agire per un profitto di breve termine non sta in piedi. Dai suoi studi sulle economie locali e di piccola scala, Ostrom trae una conclusione ben diversa: le persone che vivono in comunità tendono a prendere decisioni che non sono mosse dal puro profitto».

Siamo ancora nel campo delle osservazioni critiche: in cosa avere fiducia, su cosa puntare?
«È assolutamente tempo di chiedersi: quelle forme di vita in comune, che la maggior parte conosce ormai solo da studi etnografici sulle poche nicchie rimaste di una vita e di una civiltà ormai superate, sono da considerare per forza cose del passato? O non sta forse emergendo una visione alternativa della storia e del progresso? Tale da poter considerare la ricerca della felicità attraverso l’acquisto di beni non più come un avanzamento, per di più irreversibile, ma come una semplice deviazione del cammino sociale, intrinsecamente ed inevitabilmente temporanea?  (articolo tratto da Avvenire)


La nostra proposta...
 http://www.puntomissioneonlus.org/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=16

mercoledì 16 maggio 2012

LA CREAZIONE E' UN MIRACOLO

“Se trovo in me un desiderio che niente in questo mondo è in grado di soddisfare, la sola spiegazione logica è che io sono stato creato per un altro mondo”.

Clive Staples Lewis

Miracolo è soprattutto Gesù Cristo (SDC pag.60)..Chi ci separerà - Frisina

                                                        LUI E' IL MIRACOLO VIVENTE!
                                    MIRACOLO E' TUTTA LA SUA OPERA DI SALVEZZA!
                                          MIRACOLO IL NOSTRO INCONTRO D'AMORE!

"Non aspettatevi un miracolo, ma un cammino" - P.Aldo Trento - Contributo per la nostra scuola di Cristianesimo dopo aver vissuto il pellegrinaggio

Le parole di Padre Aldo spiegano bene  i sentimenti che sono nei nostri cuori..

Il volto umano che ci ricorda Cristo presente

Pubblicato il maggio 13, 2012

«Contemplerò ogni giorno il volto dei santi per trovare riposo nelle loro parole», «Non aspettatevi un miracolo, ma un cammino». Essendo un cammino a volte lungo, a volte corto, come vedo ogni giorno nella Clinica san Riccardo Pampuri, è necessario un compagno che ci prenda per mano. Durante questo percorso, infatti, ci troviamo in qualsiasi genere di difficoltà e problema. A volte ci può sorprendere la notte, la stanchezza; altre volte la pioggia o il terribile sole tropicale. Tutte queste circostanze che sembrano essere nemiche della realtà, o meglio del cammino, appartengono invece alla logica del cammino che è quella della vita. Per questo il Mistero non ci lascia mai da soli e ci ha messo di fianco una Presenza, che a volte sembra essere invisibile durante un lungo tragitto, come è successo ai discepoli di Emmaus. A un certo punto, non previsto né ipotizzato, si rivela la grande Presenza per la quale il nostro cuore è fatto e che in quel momento, come è stato per quei due amici, riconosciamo: «Non ci ardeva il cuore mentre, camminando con noi, ci spiegava le Scritture?».
Risveglia in noi il desiderio di incontrarlo e riconoscerlo come risposta a ciò che la nostra umanità desidera. Questa grande Presenza che ci fa vibrare il cuore quando siamo semplici e poveri in spirito, continua a essere viva nel cammino quotidiano della vita attraverso i santi, quelle persone nel cui volto è evidente la Presenza umana del Mistero. Se ciascuno avesse la semplicità che ha un bambino con sua madre, potrebbe accorgersi di quanto questi volti gli hanno fatto compagnia nel cammino della vita, quanto questi tratti inconfondibili di Cristo lo hanno preso per mano nei momenti più difficili, oltre la nebbia verso la luce luminosa del giorno. La vita è difficile e il Mistero, così come non ha risparmiato nessun sacrificio a suo Figlio prediletto, nello stesso modo non lo risparmia a noi, né ci esonera da un lavoro personale. Nonostante ciò, come Gesù non ha avuto nemmeno un istante nel quale non contemplare il volto del Padre, per ognuno di noi non esiste un momento in cui Dio non ponga al nostro fianco, durante il cammino, un volto, una mano amica.
Tutta la mia vita è una testimonianza di questa verità. Ci sono stati dei momenti, e molti, nei quali mi sembrava di essere già sull’orlo del precipizio, di stare per cadere nell’abisso. All’ultimo momento, quando sentivo il brivido che indicava che tutto stava per terminare, appariva sempre una mano amica che, afferrandomi a volte per il capelli, a volte dalla mano, e altre volte prendendo tutta la mia persona, mi salvava portandomi nuovamente sul cammino della vita. Per questo ho sempre amato in modo particolare la voce dei profeti che, nei momento più difficili nei quali il popolo si lamentava delle difficoltà o non voleva seguire, ricordavano i prodigi che il Signore aveva fatto per loro fin dall’origine. I profeti erano la memoria storica delle meraviglie che il Signore aveva operato. Questa memoria risvegliava nella gente il desiderio e l’energia per andare avanti. Per quelle persone era fondamentale riconoscere ogni giorno il volto dei santi per trovare riposo, cioè la forza per proseguire. Siamo circondati di volti che ci ricordano la presenza di Cristo oggi, che ci testimoniano la Sua contemporaneità che si manifesta, come per i discepoli di Emmaus, camminando al nostro fianco. Il problema è che la nostra libertà sia disponibile a riconoscerli per poter riconoscere Cristo. E quando accade questo riconoscimento tutto diventa positivo, perfino le circostanze più dolorose, come quelle che vivono ogni giorno i miei ammalati.                 (Padre Aldo Trento)

"IL VERO MIRACOLO E' LA NOSTRA FEDE...E QUALCUNO AL NOSTRO FIANCO..."

Maria , Regina di tutti i santi - Pellegrinaggio MEC 2012..contributo audio e video

 
Per chi non è venuto al pellegrinaggio,per chi c'era e vuole risentirla,
ecco l'omelia registrata con telefonino con alcune immagini di supporto
(è stata una splendida esperienza comunitaria di fede dove la fatica
non ha fatto che aumentare la nostra gioia finale di ritrovarci insieme, fraternamente uniti 
intorno a Gesù e Maria Regina)

domenica 13 maggio 2012

Apparizioni a Fatima - Film del regista Costelle (1991)


In onore di Maria Regina di Tutti i  Santi ricordata oggi nel pellegrinaggio organizzato dal MEC ( la pioggia non ha interrotto le nostre preghiere ed i nostri canti) e della ricorrenza della prima apparizione di Maria  a Fatima,abbiamo scovato un bel film che magari non avete mai visto...un bel film,fedele a tutta la vicenda e presentato anche  a Giovanni Paolo II...
Maria benedica le nostre famiglie,le nostre mamme e la nostra Famiglia di Famiglie..che sabato si è arricchita di una nuova famiglia (Piergiuseppe e Federica)a cui siamo riconoscenti del bellissimo momento di festa..

venerdì 11 maggio 2012

Nick Vujicic ...Una grande lezione di vita..miracolo di fede e coraggio

 
C'E' IN NOI QUALCOSA DI UNICO..SCOPRIRLO E' AMARE DIO

Primogenito di una famiglia serba cristiana, Nick Vujicic nacque a Melbourne, Australia con una rara malattia genetica: la tetramelia; è privo di arti, senza entrambe le braccia, e senza gambe eccetto i suoi piccoli piedi, uno dei quali ha due dita. Inizialmente, i suoi genitori rimasero scioccati per questo.
La sua vita è stata piena di difficoltà. Non ha potuto frequentare la scuola tradizionale a causa del suo handicap, come la legge australiana richiede. Durante il suo periodo scolastico, la legge fu cambiata, e Nick fu uno dei primi studenti disabili a frequentare una scuola normale. Ha imparato a scrivere usando le due dita del suo "piede" sinistro, e un dispositivo speciale che si aggancia al suo grande alluce. Ha anche imparato ad usare un computer ed a scrivere usando il metodo "punta tacco" (come mostra durante i suoi discorsi), lanciare palle da tennis, rispondere al telefono, radersi e versarsi un bicchiere d'acqua (anche questo mostrato nei suoi discorsi). La sua fede in Dio è molto grande infatti lui parla davanti a milioni di persone .
Preso di mira dai bulli della scuola, Nick diventò estremamente depresso, ed all'età di otto anni, cominciò a pensare al suicidio. Dopo aver supplicato Dio di fargli crescere braccia e gambe, Nick comprese che le sue condizioni erano di ispirazione per molte persone, e cominciò a ringraziare Dio di essere vivo. Un punto chiave della sua vita fu quando sua madre gli mostrò un articolo di giornale che parlava di un uomo che viveva con grandi difficoltà dovute ai suoi handicap. Questo gli fece capire di non essere il solo a vivere con grandi difficoltà.
Nick uscì dal college all'età di 21 anni con un double major in Ragioneria e Promozione Finanziaria. Cominciò a viaggiare come uno speaker motivatore (motivational speaker), concentrandosi sull'argomento dei giovani di oggi. Regolarmente viaggia di paese in paese per parlare a congregazioni cristiane, scuole, meetings aziendali. Ha tenuto discorsi a più di due milioni di persone fino ad ora, in dodici paesi di quattro continenti. (Africa, Asia, Oceania, e America Settentrionale).

Si è sposato il 14 febbraio 2012.    (da Wikipedia)

mercoledì 9 maggio 2012

CANZONE DEDICATA A FEDERICA E PIERGIUSEPPE....SPOSI SABATO 12 MAGGIO

GESU' ,il vero Sposo dell'Umanità,benedica il vostro amore..
"fate tutto quello che lui vi dirà!" dice Maria alle nozze di Cana...e oggi lo dice a voi..
perchè Lui ci dà la forza,Lui ci dà la tenerezza,con la libertà e la fedeltà che non abbiamo...



SCUOLA DI CRISTIANESIMO-I MIRACOLI DI CRISTO

 
Da pag 59 a pag 71 del libro di P.Antonio Sicari
NOZZE DI CANA.GUARIGIONE DEL PARALITICO,EMOROISSA,
LEBBROSO,INDEMONIATI,
MIRACOLI DEL MARE,  
MIRACOLI DI RISURREZIONE....

"ALZATI E VA'...LA TUA FEDE TI HA SALVATO!"
IL MIRACOLO PIU' GRANDE E' IL CAMBIAMENTO
MARTIRI,TESTIMONI,MISTICI,SANTI DELLA CARITA'..
.IL MIRACOLO DEFINITIVO E' ANCORA ALL'OPERA..
(il video illustra alcuni miracoli e il cambiamento di coloro che sono stati contagiati dalla divina-umanità di Cristo-clicca sul quadrato in basso per ingrandire lo schermo)

lunedì 7 maggio 2012

34° PELLEGRINAGGIO MARIANO ORGANIZZATO DAL MOVIMENTO ECCLESIALE CARMELITANO

http://www.pellegrinaggioadro.it/joomla/index.php?option=com_content&view=featured&Itemid=469
MARIA,REGINA DI TUTTI I SANTI.....DOMENICA 13 MAGGIO...clicca sull'indirizzo internet sopra per conoscere l'iniziativa,tutti i dettagli...e venire insieme a noi!
(se nel sito clicchi su "edizioni precedenti" puoi vedere anche le tante fotografie scattate e renderti conto della bellezza del pellegrinaggio)

domenica 6 maggio 2012

Terza meditazione esercizi MEC 2012


Terza meditazione esercizi 2012
APPUNTI NON RIVISTI DAL RELATORE (grazie Cinzia!)
La meditazione inizia con un canto arabo di lode alla Madonna.

Ci siamo detti due parole: unicità e irripetibilità questo è il miracolo per cui possiamo essere una massa di persone e ognuna è diversa, nessuno è superfluo e ognuno di noi è necessario per il disegno di Dio, cadere alla triste sensazione della superfluità significa non vedere la verità.
Rapporto è la parola necessaria perché il nostro essere unici è insito di aperture comunicative.
Questa verità la capiamo nei momenti più forti delle nostra vita, quando ci innamoriamo, quando ci sposiamo, quando diventiamo genitori, quando siamo figli. Ogni uomo necessita di rapporti uniti.
Quando ci si dedica agli altri e si spende la propria vita, il proprio tempo, la propria fede, la propria creatività, sappiamo di cooperare al bene.
D’altra parte, non ci dobbiamo nascondere quando pecchiamo fortemente con coscienza o con superficialità o in modo ignobile, è la malattia che ci porta a mutare l’unicità in narcisismo, in idolatria, ci si compiace o ci si butta via dichiarandosi superflui a se stessi.
Così facendo si trasforma la relazione in una parola simile: relativismo, una relazione vale l’altra, la si nega, la si interscambia.
Ripeto, peccati gravi fatti coscientemente e quelli che rischiano di far parte del tessuto quotidiano.
Ma veramente io posso dire di  vivere relazioni che tendono all’unità e che sono tese verso l’unicità e verso il rispetto della relazione?
Siamo abituati a dire che l’amore rende simili crea somiglianza e devo dirvi che è una menzogna… Si è simili in amore ma non significa essere uguali, anzi…
Quando si ama l’atro, l’altro diventa sempre più se stesso, la diversità non è una minaccia ma una ricchezza.
Dobbiamo stare attenti alla malattia che ci fa usare le parole con il senso contrario del loro significato.
Il dramma del peccato non è una stupidaggine, si è oscurato il mistero della Trinità nel quale Dio non è più Padre, il Figlio non esiste e lo Spirito non può più abbracciare.
Il peccato è che noi stessi non comprendiamo più l’Amore trinitario.
Se poi abbiamo la sensibilità di vedere tutte le vicende umane dove il male accade nelle famiglie, luogo in cui l’Amore dovrebbe essere custodito.
CHI CI SALVERA’?
Ecco che si pone il problema della fede.
Cristo rivela l’uomo all’uomo, Cristo è venuto per rivelate te a te.
Senza di Lui non mi capisco, ecco che scatta la fede, l’incontro e sentire la parola Cristo è come sentire chiamare il proprio nome… l’innamoramento.
La buona notizia è il dono della persona: un immenso bene
La patria è la comunione di tutti gli uomini
Il dramma sta nella rottura dell’immagine umana.
Il punto in cui tutto viene contenuto, dove tutto può essere recuperato, un posto, un luogo un rapporto in cui tutto può essere abbracciato. E’ Cristo
Guardiamo l’icona della Trinità di Rublev sarebbe solo una bella immagine se non ci descrivesse un evento, se la osserviamo, a partire dal basso nel centro, è tutto un calice.
Gesù si dona in anticipo!


Proviamo ad osservare la Trinità di Masaccio, questa opera è stata messa in una chiesa alla quale di fronte vi era una porta che portava al cimitero.
IL Padre regge tra le braccia la croce da cui pende il Figlio abbandonato, mentre la colomba dello Spirito unisce e separa l’Amante e l’Amato abbandonato a colui che lo ha creato.
donati come Gesù.
Affidare tutto nelle mani di Gesù, i nostri peccati pesano e Gesù si è allontanato dal Padre per raggiungere noi, ha assunto su di se il peso dei peccati ma il legame che lega Gesù al Padre chiede resurrezione e nulla può distruggere. Esiste un luogo in cui tutto può essere affidato, le nostre fatiche, i nostri peccati, le nostre relazioni belle e sofferenti, i nostri colleghi di lavoro, gli amici che in qualche modo ci hanno ferito,amici che non vogliono più la nostra amicizia, c’è un luogo in cui possiamo offrire tutto, c’è una Persona che accoglie su di se tutto, questa persona è Gesù, questo luogo è l’Eucarestia. L’Eucarestia è il luogo in cui anche ciò che è più lontano si fa vicino ed è l’unico luogo in cui tu puoi essere al posto giusto
 
 Santa Teresina leggeva la preghiera di Gesù come se fosse sua perché, se l’ha detta Gesù, anche lei poteva dirla, un cuore che si spalanca ad ogni creatura.
L’unità con Gesù, l’unità con l’Eucarestia porta all’unità trinitaria ed il prezzo di questa unità è il sangue di Cristo, i santi non dimenticano questo, la conversione di ogni uomo è importante perché il prezzo di questa conversione è il sangue di Gesù.
Più ci innamoriamo di Gesù più la Trinità entra a far parte della nostra persona. Vivere come diceva Santa Elisabetta della Trinità “sono abitata” “Spirito Santo fa che in me si compia una nuova incarnazione del Verbo affinché io sia una aggiunta di Gesù affinché Dio si serva della nostra umanità per così da espandere il Suo bene.
Diciamo a Dio: “la mia umanità ti appartiene” in modo tale che l’unicità e la bellezza infinita della Trinità si riuniscono, solo così io posso trovare il mio posto.
“Non può la Croce del Golgota liberarti dal male se essa non è innalzata anche dentro di te” 
Capitolo 17,1-26 Vang.Giovanni
*Dopo aver parlato così, Gesù alzò gli occhi al cielo e disse: Padre, è venuta l'ora: glorifica il Figlio tuo, affinché il Figlio glorifichi te: *perché tu gli hai dato potere sopra ogni uomo, affinché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai affidato. *Questa è la vita eterna: conoscere te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo. *Io ti ho glorificato sulla terra portando a termine l'opera che mi hai dato da compiere. *E ora, Padre, glorificami presso di te con quella gloria che avevo acanto a te prima che il mondo fosse. *Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato (traendoli) dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno conservato la tua parola. *Ora sanno che tutto ciò che mi hai dato viene da te, *perché le parole che tu mi hai date, io le ho date a loro, ed essi le hanno accolte, e hanno veramente riconosciuto che io sono uscito da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato. *Io prego per loro. Non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché ti appartengono. *Tutto quello che è mio è tuo, e tutto quello che è tuo è mio, e io sono stato glorificato in loro. *Io non sono più nel mondo, essi invece restano nel mo do, mentre io vengo a te. Padre santo, custodiscili nel tuo nome che mi hai dato, affinché siano uno come noi. *Mentre ero con loro, li ho custoditi nel tuo nome che mi hai dato, e li ho protetti, e nessuno di loro si è perduto, tranne il figlio della perdizione., affinché si adempisse la Scrittura. *Ora vengo a te. Dico queste cose mentre sono nel mondo, affinché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. *Ho dato loro la tua parola, e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come anche io non sono del mondo. *Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li preservi dal maligno. *Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. *Santificali nella verità: la tua parola è verità. *Come tu mi hai mandato al mondo, così anch'io li ho mandati al mondo. *Per loro santifico me stesso, perché siano anche essi santificati nella verità. *Non prego soltanto per questi, ma anche per coloro che crederanno in me tramite la loro parola: *che tutti siano uno; come tu, Padre, in me e io in te, anch'essi siano una cosa sola in noi, affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. *Ho dato loro la gloria che tu mi hai data, affinché siano uno come lo siamo noi: *io in loro e tu in me, perché giungano alla perfetta unità, e il mondo possa conoscere che mi hai mandato e hai amato loro come hai amato me. *Padre, voglio che coloro che mi hai dato siano anch'essi con me là dove sono io, affinché contemplino la gloria che mi hai data, perché tu mi hai amato prima della creazione del mondo. *Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e anche essi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. *Ho fatto conoscere loro il tuo nome, e glielo farò conoscere ancora, affinché l'amore con cui mi hai amato sia in loro ed io in essi.

“La croce è il racconto della Trinità di Dio la rivelazione dell’infinito Amore”

“Si può dire che vedi la Trinità se vedi l’Amore (sant’Agostino) e vedi l’Amore se guardi la croce dove il Padre dona a noi il Figlio”

LA TRINITA' DI ANDREJ RUBLEV...SPIEGAZIONE

http://ilsegnodigiona.it/files/2009/05/la-trinita-di-andrej-rublev.pdf
cliccare a questo link sopra per leggere descrizione dell'icona


La Chiesa ortodossa nel concilio dei 100 capitoli (del 1551) dichiarò canonica l’icona della Trinità, dichiarò santo Andrej Rublev, e lo scelse come modello fra tutti gli iconografi.
Questa icona intende rappresentare Dio in Sé stesso. 
Quindi troviamo in questo panorama celeste: i tre angeli apparsi ad Abramo che sono diventati le tre persone della Trinità. 
Il Padre, alla sinistra vestito di rosa. Il Figlio al centro, vestito in rosso e in blu con il clavo giallo-oro con cui vestivano i diaconi. 
Lo Spirito Santo alla sinistra, vestito di blu e di verde.

N.B.Un grazie a Padre Aldino per la sua spiegazione agli Esercizi del Mec dell'icona della Trinità

 "Allora di che cosa ha bisogno la famiglia cristiana nell’attuale situazione? Ha bisogno della Trinità, ha bisogno di sposi che assumano il paradigma trinitario come misura delle loro relazioni e della loro unità. Elementi costitutivi di questo paradigma trinitario ci paiono essere il dono, la gratuità e la reciprocità. Infatti la logica del dono è inscritta nell’essere stesso dell’uomo, poiché in quanto creatura egli riceve in dono l’essere che è. Esistere ed esistere come dono coincidono. Il dono offerto è veramente ricevuto e accolto solo quando suscita una risposta secondo un’analoga logica di dono e di gratuità. In questo sta la reciprocità. Ciò che è in gioco è una concezione non istintiva, «naturale», dei rapporti coniugali e intrafamiliari."(dall'articolo di Padre Aldino Cazzago che si pùò leggere integralmente nel sito del Mec-vedere link a destra nel blog)

sabato 5 maggio 2012

Padre Arcesio -Fondatore delle "Città di Dio" (Colombia)..

                                                        Solo la vita interiore porta all'amore....

Nel 2003 Padre Josè Arcesio Escobar, un sacerdote carmelitano nostro amico, ha fondato l’opera di carità “Città di Dio”, attivando una fattiva e feconda collaborazione tra religiosi e laici.
In Colombia gestisce case di accoglienza per ex-prostitute, poveri, bambini e anziani, vittime della guerriglia dei narcotrafficanti.

Attualmente sono ospitati 130 bambini dai 3 mesi ai 5 anni, per permettere alle madri di svolgere un'attività lavorativa, 12 anziani e alcune famiglie che hanno perso tutto, sostenute e accompagnate fino a quanto possono tornare a vivere autonomamente.

MEC 2012 ...canzone dei bambini agli Esercizi Spirituali 2012 del Movimento Ecclesiale Carmelitano

                    DIO E' UNO E POI SI FA IN TRE......cantano per noi i bambini delle nostre famiglie...
                                  L'Amore che si fa dono...

"Per la strada, sei tempio della Trinità" ( San Josemaria Escrivà )

Eucarestia,Tabernacolo,
Noi stessi tempio della Trinità....
Ricordando gli Esercizi,un video sul tema...ci parla S.Escrivà...

giovedì 3 maggio 2012

Punto Missione Onlus presenta : Sul sentiero dei sogni

L’Associazione Punto Missione Onlus è stata fondata a Brescia
nel 1999, con lo scopo di contribuire a tutelare il valore assoluto della vita
umana e il diritto di ogni uomo ad una esistenza accolta, libera e dignitosa.
L’Associazione intende portare nelle situazioni di povertà concretamente
incontrate la solidarietà fraterna attraverso progetti specificamente correlati
ai bisogni.
Punto Missione negli anni ha operato in diversi paesi del mondo promuovendo
e sostenendo progetti di solidarietà: Madagascar, Burkina Faso, Libano,
Lettonia, Romania, Colombia.

Per raccontare la sua esperienza in terra di missione, l’Associazione propone
un’albo illustrato, adatto a grandi e piccoli lettori, nel quale sono raccolte
sei leggende della tradizione popolare dal mondo. La vendita del libro contribuira'
a sostenere le opere di Punto Missione.

Punto Missione Onlus
presenta                        
Sul sentiero dei sogni
un’iniziativa editoriale
rivolta ai bambini
Racconti popolari da
LETTONIA - ROMANIA
LIBANO - COLOMBIA
Testi di Cosetta Zanotti
Illustrato da Brunella Baldi

Per prenotazioni:
030 6811331
info@puntomissioneonlus.org
Sede legale: Via Castello 10, 25123 Brescia - Codice Fiscale: 03533010173
Sede operativa: Via Einaudi 1, 25050 Rodengo Saiano (BS)
Contatti: Tel. 030 6811331 - Fax 030 6816630
info@puntomissioneonlus.org www.puntomissioneonlus.org
Puoi effettuare una donazione a Punto Missione Onlus
con la causale desiderata tramite:
CONTO CORRENTE POSTALE n.16896656
CONTO CORRENTE BANCARIO • BANCA ETICA Fil. Brescia
IBAN: IT89 Q050 1811 2000 0000 0107 161
BIC/SWIST CCRTIT2184C