Gesù non si scompone dinanzi all'adultera. 
Invece si mostra duro verso quelli che erano scandalizzati a causa del  suo perdono.
 In questi due atteggiamenti è il cuore del Vangelo 
 Due cose mostra Gesù: il perdono e il cambiamento di vita,  chiesti a tutti, ma soprattutto a quelli che si ritengono giusti e  migliori degli altri, i più difficili a convincersi di essere in errore.  Verso la donna portata in piazza come spettacolo (ma dove sono gli  uomini che erano con lei?) 
Gesù ha un supplemento di amicizia e di  misericordia. 
La invita a non volgersi al passato per rinnegarlo e  maledirlo, ma di aprirsi al futuro e di guardare avanti per una nuova  possibilità di vita.
 Siamo nel mezzo della lotta tra la luce e le tenebre del male.  La luce è portata da Gesù,  l'accecamento invece è frutto del male dell'uomo ed è paragonato al buio  della notte. La luce smaschera l'ipocrisia e rivela il volto del Padre  ricco di compassione e grazia di perdono. Il tutto in due frasi potenti e  fulminanti: "Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra  contro di lei" e "Va', e d'ora in poi non peccare più". 
Gesù non condanna, ma  fa cominciare una vita nuova. 
Alla fine ciò che conta davvero è il  futuro. 
Non ci è dato sapere cosa Gesù scrive per terra. Conta il suo silenzio davanti alla requisitoria di scribi e farisei e, più ancora, le sue parole. Eppure ci piace pensare che, a somiglianza di quello di Dio dinanzi a Mosè sul Sinai, il dito di Gesù incideva le tavole della nuova legge nel cuore dell'uomo.
Non ci è dato sapere cosa Gesù scrive per terra. Conta il suo silenzio davanti alla requisitoria di scribi e farisei e, più ancora, le sue parole. Eppure ci piace pensare che, a somiglianza di quello di Dio dinanzi a Mosè sul Sinai, il dito di Gesù incideva le tavole della nuova legge nel cuore dell'uomo.
Gesù sta per riconciliare l'umanità con Dio.
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