sabato 25 febbraio 2012

FRANCOIS MAURIAC - LA SAMARITANA

La sesta ora. Fa caldo. La donna si sente chiamare. Quel giudeo le rivolge la parola? Ma sì! "Dammi da bere" ha detto. Immediatamente, civettuola e beffarda, risponde a quello sconosciuto in sudore.
«Come? Domandi da bere a me che sono samaritana?»
« Se tu conoscessi il dono di Dio, e chi è colui che ti dice: dammi da bere, tu stessa gliene avresti chiesto ed egli t'avrebbe dato dell'acqua viva.»
Guercino-Cristo e la samaritana

Il Cristo brucia le tappe; questa parola è incomprensibile per la samaritana; ma egli è già penetrato come un ladro in quell'anima buia. Ciò che ella doveva provare era d'essere investita da ogni parte, e che lo sconosciuto di cui vedeva il viso molle di sudore e i cui piedi erano grigi di polvere, la occupava nell'intimo, la invadeva: e che quell'onda vivente era irresistibile. Interdetta, cessava di beffeggiare, e come tutte le donne si abbandonava subito a delle domande infantili .
« Signore, tu non hai nulla per attingere, e il pozzo è profondo. Onde adunque avresti quest'acqua viva? Sei forse maggiore del nostro padre Giacobbe che ci diede questo pozzo, e ne bevve egli stesso, e i suoi figliuoli e il suo bestiame? »
Gesù non ha tempo da perdere: con un impaziente spintone la immerge in piena verità. Dice:
«Chiunque beve di codest'acqua avrà ancora sete. Ma chi berrà dell'acqua ch'io gli darò non avrà giammai sete in eterno. E l'acqua ch'io gli darò diverrà in lui una fonte d'acqua zampillante in vita eterna. »
Ogni parola del Signore dev'essere presa alla lettera... Gli è che molti hanno creduto essersi inebbriati di quell'acqua, e si sono ingannati, e non era quella di cui parla Gesù; poi che, avendo bevuto, hanno ancora sete. Nondimeno la donna rispose:
«Signore, dammi di codest'acqua acciocché io non abbia più sete e non venga più lì ad attingere. »
« Va', chiama tuo marito, e vieni qua. »
Sempre lo stesso sistema per convincere i semplici: quello di cui s'è servito con Natanaele, quando gli aveva detto: "Ti ho visto sotto il fico". Rivelava loro d'un tratto la conoscenza ch'egli aveva della loro vita, o meglio il suo potere d'insediarsi in loro, di stabilirsi nel cuore dell'essere; ed è perciò che, quando la samaritana gli ebbe risposto: "Io non ho marito", egli replicò:
«Bene tu hai detto: non ho marito. Perché tu hai avuto cinque mariti, e quello che ora hai non è tuo marito: questo hai detto con verità ».
La donna non apparteneva alla stirpe regale di Natanaele e di Simone, di quelli che subito cadono in ginocchio picchiandosi il petto. Non è anzitutto che una colpevole presa in flagrante delitto e che, per istornare l'attenzione di questo Rabbi troppo chiaroveggente, porta il dibattito sul piano teologico. Dopo aver balbettato: "Signore, io vedo che tu sei un profeta..." aggiunge precipitosamente:
«I nostri padri hanno adorato su questo monte, e tu, tu dici che è a Gerusalemme che conviene adorare...»
Gesù non si lascia trascinare: rimuove l'obiezione con qualche parola... Ma il tempo stringe: laggiù, ormai vicini, i discepoli stanno venendo con le provvigioni. Egli li sente parlare e ridere fra loro. Conviene tuttavia che il tutto si adempia al di fuori della loro presenza. La verità sarà dunque aperta in un tratto rapidissimo a quella poveraccia.

«L'ora viene, e già è venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità. Sono questi gli adora tori che il Padre richiede. Iddio è spirito, e coloro che l'adorano conviene che l'adorino in ispirito e verità. »
E la samaritana:
« Io so che il Messia ha, da venire e ch'egli annunzierà ogni cosa. »
I passi dei discepoli risonano già sul sentiero: ormai non c'è più tempo. Per rivelare il grandissimo segreto che ancora non ha confidato a nessuno, Gesù sceglie quella donna che ha avuto cinque mariti e oggi ha un amante:
«Io lo sono, io che ti parlo. »


E in pari tempo, una grazia di luce è data a quella miserabile, così potente che nessun dubbio potrebbe intaccarla: si, questo povero ebreo stanco che aveva camminato al sole e nella polvere, e che moriva di sete al punto di mendicare un po' d'acqua a una samaritana, era il Messia, il Salvatore del mondo.
Ella rimase impietrita finché non ebbe inteso avvicinarsi coloro ch'erano con quest'uomo. Allora lasciata la secchia si gittò a correre come chi gli ha preso fuoco il vestito, entrò in Sichar, radunò la gente a gran grida: « Venite a vedere un uomo che m'ha detto tutto ciò che io ho fatto!»

Due giorni si trattenne fra i samaritani reietti, dando così ai suoi un esempio che invano sarà trasmesso al rimanente mondo. Perché se v'è una parte del messaggio cristiano che gli uomini abbiano rifiutata e respinta con invincibile ostinazione, è la fede nell'ugual valore di tutte l'anime, di tutte le razze, dinanzi al Padre che è nei cieli.

1 commento:

  1. Chi osserva con il cuore della fede non può che chiedere di bere quell'acqua,che ti fa risplendere anche il corpo che stato privato da uomini che si sono sentiti padroni, senza tenere conto di dare amore a quella Samaritana oggi lei vive in uno stato di Grazia.

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