Titolo originale: Becket e il re Genere: Storico Nazione: Gran Bretagna Anno di produzione: 1964 Data di uscita al cinema: n.d. Durata: 148 Minuti Regia: Interpreti: Premi e nomination: Premio Oscar - Miglior Sceneggiatura 2 Golden Globe - Miglior Film, Attore | |
Trama e recensione del film Becket e il suo re
Inghilterra, 1162. Re Enrico II, in conflitto con la Chiesa dalla quale pretende di ottenere i finanziamenti per la campagna militare contro la Francia, decide di far eleggere il suo amico Thomas Becket, Cancelliere del Regno, alla carica di Arcivescovo di Canterbury e primate d’Inghilterra, con il proposito di manovrarlo secondo i propri fini; ma i contrasti politici rovineranno il rapporto fra i due uomini.Fra le numerose pellicole cinematografiche realizzate negli Anni ’60 e basate su alcuni dei momenti salienti della storia inglese, uno dei titoli più importanti è senza dubbio “Becket e il suo re”, diretto dal regista Peter Glenville nel 1964. Tratto dal testo teatrale “Becket o l’onore di Dio” di Jean Anouilh, già portato in palcoscenico dallo stesso Glenville con Laurence Olivier ed Anthony Quinn, “Becket e il suo re” ha riscosso un grande successo, aggiudicandosi il premio Oscar per la sceneggiatura di Edward Anhalt su dodici nomination e due Golden Globe. Protagonisti di questo sontuoso dramma storico in costume sono due dei maggiori interpreti britannici della loro generazione: l’irlandese Peter O’Toole nel ruolo di Re Enrico II ed il gallese Richard Burton in quello del suo fedele amico Thomas Becket, Cancelliere del Regno ed in seguito Arcivescovo di Canterbury.
Il film di Glenville è interamente incentrato sulla figura di Thomas Becket, eletto primate d’Inghilterra nel 1162, che si batté per difendere gli interessi del clero e la libertà della Chiesa, scontrandosi aspramente con il sovrano. Ritiratosi in Francia, Becket rientrò in Inghilterra nel 1170, ma venne ucciso quello stesso anno nella Cattedrale di Canterbury, durante una funzione religiosa; nel 1173, venne proclamato santo da Papa Alessandro III. Una vicenda di grande suggestione, che aveva già ispirato il celebre dramma “Assassinio nella cattedrale” di T.S. Eliot, e che qui rivive sul grande schermo in una ricostruzione di due ore e mezzo in grado di unire storia e spettacolo, eventi pubblici e sentimenti privati.
Nessun commento:
Posta un commento