Durante il viaggio Marianne rimprovera al suocero l'avarizia nei confronti del figlio medico Evald. Una deviazione dell'itinerario conduce i due alla casa dove Isak ha vissuto per vent'anni con nove tra fratelli e sorelle e il vecchio si lascia travolgere dai ricordi. Rivede la cugina Sara, da lui un tempo amata, intenta a raccogliere le fragole per lo zio Aron, di cui ricorre l'onomastico. A tavola due sorelline gemelle [5] raccontano di aver visto il cugino Sigfrid baciare Sara, che si allontanava piangendo.
Intanto una giovane, che somiglia molto a Sara [6], chiede a Isak un passaggio per sé e due suoi amici. Egli accetta e la vettura riparte; a una curva avviene uno scontro con un'auto che incrocia quella di Isak e da quella esce, illesa, una coppia che è accolta sulla macchina. Ripreso il viaggio, i due ospiti litigano in modo insopportabile e sono obbligati a scendere.
Lungo l'itinerario si trova la casa della mamma ultranovantenne di Isak e, dopo essersi riforniti di benzina e aver pranzato in una trattoria, dove i due giovanotti discutono con veemenza sull'esistenza di Dio, la vanno a visitare. L'anziana donna, ancora vivace malgrado l'età, mostra a Isak e a Marianne vecchi giocattoli e vecchie foto lamentandosi per la solitudine di cui soffre malgrado il cospicuo numero di nipoti e pronipoti.
Dopo la breve visita, si rimettono in viaggio e, mentre Marianne è alla guida, Isak si addormenta e viene colto da un nuovo incubo. Sara, giovane, lo costringe a guardare in uno specchio il proprio volto di anziano e lo informa che presto dovrà morire. Successivamente gli annuncia che sposerà Sigfrid e va in casa ad accudire il suo bambino. Isak bussa alla porta ma viene ad aprirgli un severo insegnante che lo conduce in una classe e lo interroga contestandogli le risposte e dandogli dell'incompetente. Lo accusa poi di egoismo e incomprensione e gli infligge come condanna la solitudine.
Quando il professore si risveglia dice a Marianne «Sono morto pur essendo vivo»
e Marianne gli confida che i suoi rapporti con il marito sono difficili e che egli non vuole il figlio che lei attende.
Il viaggio ha finalmente termine: Marianne e Isak arrivano a casa di Evald dove trovano la governante, nel frattempo giunta in aereo. Inizia intanto la cerimonia tra gli squilli di tromba e il suono delle campane e viene letta la formula in latino della premiazione mentre Isak, che sente essere cambiato qualcosa in lui, decide di trascrivere l'esperienza di quella giornata. Durante la sera tratta gentilmente la governante, cerca di far riconciliare la nuora con il figlio e quando si addormenta ricorda ancora i momenti felici dell'infanzia e l'immagine dei genitori.
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