L’elogio
 dell’amicizia è virtù di chi lo esprime. Grande virtù.
 Riverbero sulla 
faccia e nel cuore umani del Mistero di Dio, come s’è fatto conoscere a 
coloro che il Padre ha prescelti, attraverso il Figlio per il dono dello
 Spirito. 
 Virtù
 che può accendersi dovunque, nel mondo; col suo presentimento di unità,
 con la sua capacità di ascolto e volontà di dedizione. 
Ma su suolo 
cristiano essa può attecchire solida e ampia, eterna e comprensiva: non 
coerenza, -non invadenza, ma imitazione del Mistero di Dio cui lo 
Spirito discretamente e fortemente richiama. 
Al di fuori di questa terra
 benedetta. resta impeto nobile e triste, inquieto nella consapevolezza 
della sua precarietà 
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