RITRATTI DI SANTI 2014 : DIRETTA STREAMING SUL SITO DELLA VOCE DEL POPOLO
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Padre Antonio Sicari |
I “Ritratti di Santi”, oltre un centinaio di
vite di santi scritte da padre Antonio Maria Sicari, carmelitano scalzo
fondatore nel 1993 del Movimento ecclesiale carmelitano, sono il momento
più rappresentativo della vita del Mec. I “Quaresimali” hanno tracciato
negli oltre 20 anni di storia del Mec un vero e proprio itinerario di
fede, proposto ogni anno durante il tempo di Quaresima in molte città
italiane (Brescia, Catania, Palermo, Enna, Roma, Siracusa, Trento,
Treviso, Venezia, Verona) e straniere (Bruxelles e Bucarest). Il
percorso di quest’anno (consueto lo schema con la S. Messa accompagnata
dai canti delle corali San Luca a Brescia e Madonna della Neve ad Adro, e
lettura della vita di un santo in alternativa all’omelia) prevede un
tragitto che si svilupperà attraverso i seguenti ritratti: Serva di Dio
Lucia di Fatima (chiesa di San Pietro/Brescia, martedì 11 marzo –
Santuario Madonna della Neve/Adro, giovedì 13 marzo), San Gabriele
dell’Addolorata (chiesa di San Pietro/Brescia, martedì 18 marzo –
Santuario Madonna della Neve/Adro, giovedì 20 marzo), Servo di Dio Igino
Giordani (chiesa di San Pietro/Brescia, martedì 25 marzo – Santuario
Madonna della Neve/Adro, giovedì 27 marzo), San Giovanni XXIII (chiesa
di San Pietro/Brescia, martedì 1 aprile – Santuario Madonna della
Neve/Adro, giovedì 3 aprile), San Giovanni Evangelista (chiesa Santa
Maria delle Grazie/Brescia martedì 8 aprile). La Serva di Dio Lucia di
Fatima, morta nel 2005, un anno prima di morire, sapendo che anche
Giovanni Paolo II si muoveva ormai a stento, aveva consegnato il suo
bastone al Cardinale Segretario di Stato in visita al monastero e gli
aveva detto: “Lo porti al Papa e vedrà che con questo riuscirà a
camminare”. San Gabriele dell’Addolorata aveva due amori che gli
riempivano l’anima: il Crocifisso e l’Addolorata. Il Servo di Dio Iginio
Giordani ebbe una lunga vita segnata da una duplice “conversione”, nel
senso di “decisione consapevole per l’esistenza cristiana”: la prima a
22 anni, quando una ferita di guerra lo immobilizzò per molti mesi in un
letto d’ospedale; la seconda a 54 anni, quando l’incontro con Chiara
Lubich, fondatrice del Movimento dei focolari, gli aprì nuovi e più
decisivi orizzonti di fede, d’amore e di missione. San Giovanni XXIII,
il Papa buono, che verrà canonizzato il 27 aprile di quest’anno in base
alla certezza morale acquisita dalla Chiesa e confermata dal Papa, senza
attendere un secondo miracolo, come avviene di solito. L’ultimo
ritratto, quello di San Giovanni Evangelista, considerato da Gesù “come
un figlio”, sarà celebrato a conclusione del percorso quaresimale
unicamente nella chiesa delle Grazie di Brescia, martedì 8 aprile,
sempre alle 20.30. Info: www.mec-carmel.org
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