Un canto bellissimo, doloroso e struggente a Nostra Signora di Aparecida a cui il Papa ha affidato il suo pontificato.
A lei affidiamo le nostre pene
Esudiscici Signora di Aparecida... Prega per noi!
ROMARIA
Traduzione italiana
È sogno e polvere il destino di un uomo solo come me,
perso nei miei pensieri,
sul mio cavallo.
È destino di lazzo e nodo,
di poveri calzoni da festa e gilet,
di questa vita sofferta in solitudine.
Sono un abitante dell’interno (della campagna),
Signora di Aparecida,
illumina l’oscura miniera
e fondi le basi della mia vita.
Mio padre era un "peao",
mia madre era la solitudine,
i miei fratelli si sono dispersi
cercando l’avventura.
Sono divorziato,
ho giocato, ho investito,
poi ho abbandonato.
Se esiste la fortuna, non lo so,
non l’ho mai vista.
Mi hanno detto però di venire qui,
in pellegrinaggio,
in preghiera,
per chiedere la pace nelle mie disavventure.
Ma dal momento che so pregare,
sono venuto semplicemente
a mostrare il mio sguardo. (dal sito di Antonio Socci)
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