L’opera di Bresson non è una stucchevole filastrocca su come la vita di preghiera possa cambiare radicalmente un’anima disinteressata al bene.
La questione è ben più complessa, e l’indagine cinematografica si rivela impagabile nella ricerca di spessore e chiarezza tanto sul piano spirituale che su quello non meno importante della psicologia.
Le due anime imperfette, quella di Suor Annamaria e Suor Teresa, descrivono percorsi inversi che congiungendosi portano allo scontro drammatico.
Se il male entra realmente ovunque ed affonda robuste radici nonostante il terreno gli sia nemico… possiamo altrettanto constatare come nessuno sia al riparo dalla Grazia.
Non vi è in questa parabola il tocco "favolistico" del bene che vince sul male… ma proprio quello della Grazia che non sembra vincere, ma che si lascia piuttosto vincere e, perdendo tutto, …vince veramente.
È un insegnamento che noi cristiani conosciamo bene.
Nessun commento:
Posta un commento