L'uomo, il cuore dell'uomo, è fatto per volare. Perciò, o questa esigenza incontra la sua libertà o si trasforma in follia. Non si può arginare quella sete e fame di felicità, di amore, di bellezza, di verità, di giustizia che costituiscono il tessuto del cuore umano. uno potrà maledire questi battiti, ma non potrà non farci i conti. E se il potere dimentica questa verità, per quanto perfetti siano i suoi sistemi, e anche se l'uomo stesso si dimentica, arriva inevitabilmente il momento della follia e le cui conseguenze sono state visibili a Oslo. Una follia che può avere come origine anche un cristianesimo ridotto a ideologia. Quando uno non ha incontrato la presenza di Cristo come un fatto che risponde pienamente alle esigenze della ragione e del cuore umano, ma un'idea o un'ispirazione che usa di Cristo, è inevitabile la censura della ragione da cui derivano fanatismo e violenza" (da il Foglio).
"Allora di fronte a questa tragedia è urgente, affinché questi fratelli non siano morti invano, prendere sul serio il nostro cuore con i suoi desideri ben espressi nel Salmo 62: 'Oh Dio, Tu sei il mio Dio, per te io mi sveglio all'alba, la mia anima ha sete di te, la mia carne ha ansia di te, come terra secca, piena di crepe senza acqua'. (...) Non bastano i valori per vivere, e ancora meno la pretesa di essere onesti, come da decenni anche nella chiesa ci ripetiamo. Ci vuole una marcia in più, cui vuole un incontro con qualcuno per cui il cuore è fatto, per riprendere in mano la vita. (...) Ci vuole che lo sguardo di Cristo incroci il nostro. (...)
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