In principio c'era la beatitudine della povertà: creati dal nulla.la nostra ricchezza era la grazia amorevole di Dio..ma
La povertà diventa malata ed impaurita: staccandoci da Dio ci si sente allora vuoti ed inconsistenti....ma Dio non smette d'amarci...infatti
In Gesù ricchezza e povertà si incarnano nel DONO di sè ... allora..
La Chiesa è povera perchè sceglie chi ha più bisogno d'amore:l'esempio dei santi..La Chiesa deve diventare sempre più ricca di misericordia.
I consacrati sia personalmente che comunitariamente devono vivere da veri poveri.
I laici vivono particolarmente nel mondo la ricchezza di infinite soddisfazioni e la povertà dell'essere creature che chiedono incessantemente di essere riempite di regali.
La loro povertà vera è l'essere peccatori e il cuore del laico viene chiamato spesso a saziarsi di false ricchezze.
Il laico diventa un povero "beato" (felice) quando custodisce e difende il suo mondo interiore..e vive l'amore "eucaresticamente"
Il laico deve vivere nella povertà la fierezza di appartenere al popolo di Dio,i suoi rapporti sociali e familiari in cui si addossa la povertà altrui,il dono della vita generosamente data, la responsabilità del lavoro quotidiano....
Insomma......bisogna comprendere sempre meglio che:.
Fare felici gli altri accresce la felicità e la ricchezza della vita...
IL PADRE CI AMA E NOI SIAMO SUOI ...E SOLO L' AMORE RECIPROCO ARRICCHISCE ANCHE I POVERI ...
Che la Parola diventi esperienza incontrabile...e gioia di vita.....
(aspetto vostri contributi....per "arricchirci" scambievolmente") Ciao ..Valter
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