L'accento della miseria supera il limite di un programma sociale per trasformarsi in una celebrazione dolente e commossa che lascia trasparire l'evidente amore di Van Gogh per gli umili lavoratori......(pag 57 della rivista "Dialoghi Carmelitani di Aprile 2011 "L'arte teme la povertà?")
Nessun commento:
Posta un commento