giovedì 30 giugno 2011

60 anni di sacerdozio del Papa

“I francescani e i domenicani, sulla scia dei loro fondatori, mostraronoche era possibile vivere la povertà evangelica, la verità del Vangelo come tale, senza separarsi dalla Chiesa; mostrarono che la Chiesa rimane il vero, autentico luogo del Vangelo e della Scrittura”.
“Anzi – ha precisato –, Domenico e Francesco trassero proprio dall’intima comunione con la Chiesa e con il Papato la forza della loro testimonianza”.
E fu proprio la pietà, l’umanità e la profonda semplicità del loro insegnamento cristiano a stimolare la nascita di associazioni di fedeli laici, desiderose di vivere secondo la loro spiritualità.
“In altri termini, la proposta di una ‘santità laicale’ conquistò molte persone – ha detto il Papa –. Come ha ricordato il Concilio Ecumenico Vaticano II, la chiamata alla santità non è riservata ad alcuni, ma è universale. In tutti gli stati di vita, secondo le esigenze di ciascuno di essi, si trova la possibilità di vivere il Vangelo”.
“Anche oggi – ha continuato –, pur vivendo in una società in cui spesso prevale l’‘avere’ sull’‘essere’, si è molto sensibili agli esempi di povertà e di solidarietà, che i credenti offrono con scelte coraggiose. Anche oggi non mancano simili iniziative: i movimenti, che partono realmente dalla novità del Vangelo e lo vivono con radicalità nell’oggi, mettendosi nelle mani di Dio, per servire il prossimo”. (Benedetto XVI) 13/01/2010

Nessun commento:

Posta un commento