giovedì 30 giugno 2011

Monetine-Daniel Silvestri- "Una monetina contro la sfortuna"...IL MIRAGGIO DELLA RICCHEZZA...

Italia come la Grecia?...Facciamo la "manovra"...ma per i poveri nessuna ....."inversione"........

Questa settimana, mentre il FMI e l’Unione Europea stanno dibattendo sui modi per cercare di salvare nuovamente la Grecia e mentre gli osservatori si chiedono se il paese debba uscire dall’euro, la Grecia sembra sempre più allo sbaraglio, scossa dall’impatto della rabbia e della disobbedienza civile delle persone che hanno perso fiducia nei propri governanti, e alle mercé dei mercati che si rifiutano di credere che possa riuscire ad allontanarsi dall’orlo della bancarotta. Il direttore esecutivo del FMI, Dominique Strauss-Kahn, ha recentemente descritto la situazione: “La realtà è che queste persone sono nella merda fino al collo. Se non fossimo arrivati noi, sarebbero già precipitati nel baratro. Passate due settimane, il governo non sarebbe stato in grado di pagare gli stipendi del personale.”
Ironicamente, è proprio la medicina presa lo scorso anno con il programma di salvataggio del FMI/UE di 110 miliardi di euro, adottato per modernizzare un’economia sclerotica, che ha reso le cose ancora peggiori. Dodici mesi di pagamento a singhiozzo dei dipendenti pubblici e di tagli alle pensioni, di perdite massicce di posti di lavoro, d’incremento delle imposte e con l’inflazione galoppante hanno iniziato ad avere un effetto pesante. Il PIL è previsto quest’anno in calo del 3 per cento, facendo dell’economia greca la più in recessione di tutta l’Europa.
A Atene, dove vive quasi la metà degli 11 milioni di greci, i segni della crisi – e della povertà – si vedono ovunque: nei senza casa e negli affamati che setacciano l’immondizia durante la notte, nei pensionati al verde che raccattano gli scarti dai mercati rionali che vendono frutta e verdura; nei negozi chiusi e sigillati e nelle migliaia di persone ordinarie che non possono più permettersi di portare fuori la famiglia o mangiare carne con regolarità.
“Abbiamo dovuto smettere di andare in trattoria, di comprare i vestiti nuovi e di mangiare carne più di una volta a settimana”, ci ha detto Vasso Vitalis, madre di due bambini che lotta con suo marito, dipendente pubblico, per arrivare alla fine del mese con due stipendi per un totale di 2.000 euro.
“Con tutti i tagli abbiamo stimato un risparmio di circa 450 euro al mese. Stiamo attenti anche al centesimo e, comunque, siamo fortunati. Tutti e due abbiamo un lavoro. Conosco persone che sono disoccupate e fanno la fame. Chiedono cibo alla famiglia e agli amici”, ci dice con la voce rotta. “Quello che ci fa incazzare è che tutti sapevano che il paese era messo malissimo ma nessuno dei nostri politici ha avuto le palle per sistemare la situazione. Era come una nave che puntava dritto sugli scogli e ora gli scogli sono molto vicini.”
I greci sanno anche che, siccome la loro economia ha bisogno nuovamente di un’ancora di salvataggio e pochi vogliono prestare soldi a un paese in queste condizioni, le cose peggioreranno invece di migliorare.
“Nelle epoche passate, il futuro veniva sempre visto come una fonte di speranza, ma ora fa paura”, sono le parole di Nikos Filis, editore del giornale di sinistra Avgi. “Fino a questa settimana la gente ha pensato che, con tutte le misure prese, la crisi sarebbe stata superata nel giro di un anno o due. Ora, con la prospettiva di manovre di austerità ancora più pesanti, ora non vede la luce in fondo al tunnel.”
Con la disoccupazione che riguarda ufficialmente 790.000 persone – anche se si pensa sia molto più alta per la chiusura di 150.000 piccole e medie imprese nell’ultimo anno – ci sono dei timori che la Grecia, il paese al centro della più pesante debacle finanziaria europea da decenni a questa parte, stia inesorabilmente avviandosi verso una fase di crisi sociale e politica. Con l’aumento delle tensioni etniche e la delinquenza nelle strade, questa settimana il solitamente cauto sindaco di Atene, Giorgos Kaminis, ha detto che la città “comincia ad assomigliare a Beirut”.
Yannis Caloghirou, un professore di economia alla Università Tecnica Nazionale di Atene, ha riferito: “La Grecia sta diventando un campo di battaglia, al livello dell’Unione Europea dove i politici hanno reso la crisi ancora peggiore con la loro mancanza di strategia e le loro iniziative prese col contagocce, e tra la sua gente che non ha più fiducia nelle istituzioni e nella capacità del sistema politico di risolvere la situazione. La mia preoccupazione è che il paese stia precipitando nell’ingovernabilità, e che i gruppi di estrema destra riescano ad approfittare del momento.”
I socialisti, al governo da diciannove mesi, lacerati dal dissenso e dal sempre più forte disgusto per la loro politica che molti avversano, è probabile che inizino a mostrare la corda per gli sforzi profusi nel contenimento della crisi, con il Primo Ministro, George Papandreou, che deve rimettere in riga i propri ministri.
L’esodo di massa dei ragazzi più dotati ha aggiunto un altro timore: oltre a perdere una o forse due generazioni, la Grecia, che ha la bancarotta di fronte a sé, è anche a un passo dal perdere la sua classe intellettuale. “Nessuno sta parlando apertamente di questo ma le prospettive per l’economia greca stanno peggiorando proprio da quando la fuga dei cervelli è in crescita e il paese ha cominciato a perdere le sue menti migliori”, ha detto il professor Lois Lambrianidis, che insegna economia regionale all’Università della Macedonia.
“Circa 135.000 persone, il 9% dei greci con un’istruzione incentrata sul terziario avanzato, vivono all’estero e questo già prima che la crisi iniziasse. Non riescono a trovare lavoro in un’economia orientata ai servizi che dipende dal lavoro pagato pochissimo.” (da comedonchisciotte.org)

I numeri della Grecia
Previsione del PIL: -3% in 2011 (il peggiore in Europa)
PIL: 230 miliardi di euro
Debito: 340 miliardi di euro
Entrate fiscali annuali: 40 miliardi di euro
Debito pro capite: 30,000 euro
Disoccupazione: 16%


"Manovra 2011 Italia"
Ecco nel dettaglio tutti i tagli della manovra finanziaria 2011-2013 che in tre anni dovrebbe portare un risparmio di 24 miliardi di euro.

STOP CONTRATTI PUBBLICI – Gli stipendi dei dipendenti pubblici non avranno alcun aumento (fino al 2013) TAGLI AI MINISTERI – Meno 10 per cento per i ministri (con alcune eccezioni fino alla metà). Nessuna riduzione per Presidente del Consiglio e Protezione Civile
TAGLI AI PARTITI – Meno dei contributi per spese elettorali. Rimborsi per i partiti che scende da 50% a 20%.
PAGAMENTI – Limite di 5mila euro per pagamenti in contanti
BANCOMAT P.A. – Stop libretti al portatore. Nasce il Bancomat per pagamenti dalla pubblica aministrazione
FINANZIAMENTI COMUNI – 33% dei tributi statali per i comuni che collaborano con la lotta all’evasione
TASSA TURISTI ROMA – Contributo di soggiorno di 10 euro per i turisti negli alberghi di Roma
BONUS MANAGER – Stop dei bonus ai manager e banchieri
GIOCO CLANDESTINO – Monopoli sostituiti da una Agenzia
CONDONO EDILIZIO E CASE FANTASMA – Prevista una sanatoria sugli immobili fantasma entro il 31 dicembre
PENSIONE INVALIDITÀ – Erogabile a chi è invalido almeno per l’80%. Più controlli
IRAP ZERO PER NUOVE IMPRESE SUD
STOP TURN-OVER P.A.
TAGLI ANCHE A MAGISTRATI – Meno 10 per cento
INSEGNANTI SOSTEGNO – Congelato l’organico
PENSIONI – Dalle “finestre fisse” alla finestra “mobile” o ‘”a scorrimento”. Si potrà andare in pensione dodici mesi e non più nove dopo la maturazione dei requisiti vigenti per dipendenti pubblici e privati. Per i lavoratori si sale da 15 a 18 mesi.
SPESA FARMACI – Gli acquisti saranno gestiti direttamente dalle Asl
AUTONOMIE TERRITORIALI -Le Regioni devono tagliare 10 miliardi in 2 anni nel biennio 2011-2012. Comuni e Province 1 miliardo e 100 nel 2012
PEDAGGI SU RACCORDI – A pagamento i raccordi con le autostrade

COME AVETE CAPITO....ANCHE QUEST'ANNO NESSUNA IMPORTANTE....... "INVERSIONE" ......chi pagherà?





60 anni di sacerdozio del Papa

“I francescani e i domenicani, sulla scia dei loro fondatori, mostraronoche era possibile vivere la povertà evangelica, la verità del Vangelo come tale, senza separarsi dalla Chiesa; mostrarono che la Chiesa rimane il vero, autentico luogo del Vangelo e della Scrittura”.
“Anzi – ha precisato –, Domenico e Francesco trassero proprio dall’intima comunione con la Chiesa e con il Papato la forza della loro testimonianza”.
E fu proprio la pietà, l’umanità e la profonda semplicità del loro insegnamento cristiano a stimolare la nascita di associazioni di fedeli laici, desiderose di vivere secondo la loro spiritualità.
“In altri termini, la proposta di una ‘santità laicale’ conquistò molte persone – ha detto il Papa –. Come ha ricordato il Concilio Ecumenico Vaticano II, la chiamata alla santità non è riservata ad alcuni, ma è universale. In tutti gli stati di vita, secondo le esigenze di ciascuno di essi, si trova la possibilità di vivere il Vangelo”.
“Anche oggi – ha continuato –, pur vivendo in una società in cui spesso prevale l’‘avere’ sull’‘essere’, si è molto sensibili agli esempi di povertà e di solidarietà, che i credenti offrono con scelte coraggiose. Anche oggi non mancano simili iniziative: i movimenti, che partono realmente dalla novità del Vangelo e lo vivono con radicalità nell’oggi, mettendosi nelle mani di Dio, per servire il prossimo”. (Benedetto XVI) 13/01/2010

mercoledì 29 giugno 2011

POVERI...LAVORATORI !!!! (una risata al rientro dalle ferie)

Oggetto: Nuove disposizioni per tutti i lavoratori dipendenti. 


GIORNI DI MALATTIA
Non sarà più accettato il certificato medico come giustificazione di malattia. Se si riesce ad andare dal dottore si può andare anche al Lavoro.

GIORNI LIBERI E DI FERIE
Ogni impiegato riceverà 104 giorni liberi all'anno. Si chiamano sabati e domeniche.

BAGNO
La nuova normativa prevede un massimo di 3 minuti per il bagno. Dopo suonerà un allarme, si aprirà la porta e verrà scattata una fotografia. Dopo il secondo ritardo in bagno, la foto verrà esposta in bacheca.


PAUSA A PRANZO
Gli impiegati magri riceveranno 30 minuti, perché hanno bisogno di mangiare di più per ingrassare. Quelli normali riceveranno 15 minuti per fare un pasto equilibrato e rimanere in forma. i grassi riceveranno 5 minuti, che sono più che sufficienti per uno slim fast.

AUMENTI
Gli aumenti di stipendio vengono correlati all'abbigliamento del lavoratore. Se si veste con scarpe Prada da Euro 350,00 o borsa Gucci da 600,00, si presume che il lavoratore stia bene economicamente e quindi non abbia bisogno di un aumento. Se si veste troppo poveramente, si presume che il lavoratore debba imparare ad amministrare meglio le sue finanze e quindi non sarà concesso l'aumento. Se si veste normalmente vuol dire che il lavoratore ha una retribuzione sufficiente e quindi non sarà concesso l'aumento.
buon lavoro

P.S. per aver letto questa e-mail in orario di lavoro vi verranno trattenuti 4 minuti di stipendio.

martedì 28 giugno 2011

IL CARDINALE ANGELO SCOLA E IL BENE COMUNE (interessante intervista) -----------------Auguri al nuovo vescovo di Milano !!!!!


“Riscopriamo il valore pratico del vivere insieme”. Il settimanale Vita intervista il Patriarca su “Buone ragioni per la vita in comune”


BUONE RAGIONI PER LA VITA IN COMUNE – Viene proposta qui di seguito un’intervista al Patriarca pubblicata da  “Vita”, venerdì 11 novembre 2010, sull’ ultimo libro del cardinale, Buone ragioni per la vita in comune. Religione, politica, economia (Mondadori 2010, pag. 120, euro 17,50):
Comunque la pensiate, le parole e i ragionamenti del Patriarca di Venezia (e nuovo vescovo della diocesi di Milano), Angelo Scola, hanno la virtù di essere sempre interessanti perché capaci di aprire discussioni e perché riescono sempre a toccare e nominare i temi veri, quelli della nostra vita reale. Studioso da sempre, saggista (centinaia le sue pubblicazioni), docente orientato all’antropologia teologica – che ha insegnato alla Pontificia Università Lateranense di cui è stato anche rettore -, ha un motto episcopale che recita: «Sufficit gratia tua» (2Cor 12, 9), “basta la tua grazia”. Il cardinale sa che questo è un motto che non esonera dal fare, ma piuttosto libera dall’esito. Infatti, la sua è vita pienissima. I suoi discorsi in occasione della festa del Redentore a Venezia, hanno sempre segnato i nodi delle sue riflessioni capaci di non negarsi mai all’attualità: il meticciato, la laicità, lo spazio pubblico e le religioni, la libertà di educazione, il rapporto tra fede e ragione nell’era della neuro-etica, il bell’amore e la sessualità. Ora, con un libro uscito da Mondadori, (Buone ragioni per la vita in comune), tocca un nervo scoperto del nostro tempo: quali ragioni per vivere insieme e quale sorgente per una moralità condivisa?
Uno dei nodi del suo libro è tremendamente attuale, quale può essere oggi la sorgente della moralità comune. Lei dice che occorrerebbe una rivoluzione copernicana,«non più alla base dell’universale politico una procedura formale fondata sull’universalità astratta dei diritti umani, ma il valore stesso dell’essere in società». Ma davvero le pare una rivoluzione possibile?
Direi che più che possibile è necessaria, addirittura inevitabile. Quello che lungo tutta la modernità è stato garantito dall’ideologia come punto di coagulo, può essere solo garantito dalla percezione che il dato sociale, il “dobbiamo” vivere insieme, è anche un bene sociale. lo penso che bisogna invitare tutti i soggetti che abitano questa società civile plurale a raccontarsi, a narrare la propria concreta esperienza dell’umano e, attraverso questo appassionato racconto e questo lasciarsi raccontare dagli altri, tendere a quello che Ricoeur chiamava “il riconoscimento” reciproco. Solo così, mi pare, possiamo trasformare questo vivere insieme da costrizione o da paura in valore positivo. In questo senso la rivoluzione è copernicana: il passaggio da un dato di fatto (che alternativa abbiamo? Farci la guerra?) a un valore riconosciuto. E può proprio essere questo l’universale politico nuovo del terzo millennio: il bene dell’essere insieme nella pluralità. Questo va contro l’individualismo neutro oggi dominante. Neutro nel senso che è un individualismo in cui ciascuno sceglie senza più alcun riferimento al bene e al male. In una società senza riferimenti, l’individualismo è fenomeno molto conflittuale. Allora chi teologizza questo individualismo assoluto postulando un neutralismo assoluto sbaglia. In una situazione così la cosa fondamentale è che io proponga tutta la mia esperienza dell’umano
.
Lei scrive che in un’epoca in cui nascita e morte sono messe esse stesse in questione occorre, anche alla Chiesa, riconsiderare da dove possa sgorgare l’idea, l’esperienza, di una moralità comune. E scrive, ..Credo si debba partire dall’esperienza elementare del bene, esperienza che ogni uomo fa». In che modo?
Questo è davvero il punto: in base a che cosa un uomo diventa morale? Certamente la sua moralità si misura a partire dalla legge, tanto più che secondo la tradizione classica (purtroppo oggi sepolta sotto il proceduralismo assoluto), la legge è fatta per educare ad agire secondo virtù, come dicevano Aristotele e San Tommaso. Ma la genesi dell’atteggiamento morale viene prima della legge, viene dalla relazione buona. L’esempio del Giovane ricco nel Vangelo di Matteo è chiarissimo. Lui domanda «Cosa devo fare?» e Gesù gli propone una relazione nuova, «Vieni dietro a me e dai tutto i poveri”. Cioè, Gesù dice che il centro della questione non è l’osservanza di regole, ma la riscoperta del nesso tra il bene e la relazione. Vieni dietro a me, ovvero fai esperienza di una relazione nuova che permette la scoperta del bene e che rende la vita un’avventura promettente. Questo è il salto di qualità che la nostra società oggi deve fare. Non significa sottovalutare la legge, come taluni critici mi hanno detto in maniera scorretta, ma significa situarla nel cuore della persona.
Possiamo allora dire che prima dell’educazione alla legalità c’è l’educazione al bene?
Certo, dobbiamo, dirlo. Altrimenti educhiamo solo alle procedure. Non esiste infatti nessuna educazione alla legalità se non dentro un’educazione al bene. Che è la prima legge, la prima virtù. Educazione all’agire secondo virtù, cioè fare il bene ed evitare il male.
Lei parla del primato della persona e della società civile anche in ambito economico. Viene in mente l’anatema che il Papa ha lanciato al capitali anonimi come potere distruttivo…
Il Papa, come sempre, è molto penetrante nel giudicare la nostra situazione e nell’aprire alla speranza. L’economia non è che la pratica scientifica che mi permette di produrre il massimo dei beni con il minimo dei mezzi, e la finanza è ciò che permette all’impresa di traguardare dal presente verso il futuro con una certa sicurezza. Dobbiamo ripartire da queste evidenze. La caduta nell’individualismo anonimo dell’impresa finanziaria è la ragione per cui, mancando le relazioni sostanziali con il mondo della produzione e fra uomini, si è creata questa crisi pesante e lunga. Come ne usciremo? Recuperando un’esperienza del bene-essere che tenga conto della giustizia effettiva e con uno stile di vita diverso, in cui il peso dell’altro nella mia esistenza diventi un fattore di allargamento della ragione economica. E qui s’innesta la grande sfida che la Caritas in veritate ha lanciato ma che purtroppo non è stata raccolta: dare un peso scientificamente economico all’elemento della gratuità e della fraternità, che sono tutt’altro del gratis, ma il porre in atto operazioni economico-finanziarie che siano tese al valore del bene che non si oppone all’elemento dell’utile che è necessario all’economia. II vostro quotarvi in Borsa è un modo di innestare il tema del gratuito nella pratica economica e finanziaria. Non più: faccio il guadagno e poi dopo aiuto, invece aiuto facendo guadagnare tanti.
(Riccardo Bonacina)

Nei quadri di Van Gogh anche "I MANGIATORI DI PATATE"--bel video


L'accento della miseria supera il limite di un programma sociale per trasformarsi in una celebrazione dolente e commossa che lascia trasparire l'evidente amore di Van Gogh per gli umili lavoratori......(pag 57 della rivista "Dialoghi Carmelitani di Aprile 2011 "L'arte teme la povertà?")

lunedì 27 giugno 2011

The Tree of life....primi piani che dicono immensamente di più di qualsiasi parola....

Ricorre nel film con insistenza il tema della centralità dell'Amore che salva e ci riporta,da abbandonati nel tempo,alla nostra origine divina:.
Ma il film non sembra offrire risposte se non in modo vago e talvolta confuso..
Il film colpisce per la potenza e la spettacolarità delle inquadrature..
(una bella recensionedel Film è a pag 58 e 59 della rivista "Dialoghi Carmelitani"mese  di Giugno 2011 del Movimento Ecclesiale  Carmelitano..Abbonamento annuale 19 Euro c/c 12802252  indirizzo Via Castello 10 25121 Brescia...ail:dialoghiçmec-carmel.org)

domenica 26 giugno 2011

"Sono la serva del Signore,mi accada secondo la tua parola "....Maria è tra noi......Su quest'anima di povero bisognerà modellare la nostra esistenza......

30 ANNI DI MEDJUGORIJE INSEGNANO: IL CRISTIANESIMO E’ UN MIRACOLO CHE STA ACCADENDO ORA (se non si capisce questo si finisce nel pelagianesimo: ridurre la fede a un proprio sforzo, a una propria introspezione o iniziativa, a un proprio percorso)

25 giugno 2011

La scuola era appena finita e due adolescenti, Miriana e Ivanka, quel caldo pomeriggio del 24 giugno 1981, alle ore 17.45, stavano facendo una passeggiata fuori del paese di Bijakovici, frazione di Medjugorje, comune di Citluk, provincia di Mostar: il posto più sperduto del mondo.
Come cominciò
Dimenticato dagli uomini certamente. Ma non da Dio che ama ciò che è piccolo e insignificante.
A un certo punto Ivanka si volta verso la collina sassosa del Podbrdo: vede qualcuno lassù, a duecento metri di distanza, è una giovane ragazza, ha un bimbo piccolo in braccio.
Cosa ci fa in quel luogo desolato, pieno di vipere? Lassù non va mai nessuno. Ivanka si sofferma un attimo, vede che ha una veste lunga e un velo: “Ma quella è la Madonna!”.
Mirjana neanche si gira: “eh sì, figurati se la Madonna non ha altro da fare che venire a vedere cosa facciamo noi”. Cresciute sotto un regime comunista non avevano neanche mai sentito parlare di apparizioni come Lourdes o Fatima.  
Arrivati in paese incontrano altri amici, Ivanka dice di aver visto una ragazza sulla collina sassosa, tornano su: è ancora lì. Fa cenno con la mano di avvicinarsi. Sono incantati, ma c’è anche timore.
Quel giorno non le si avvicineranno. Lo faranno il giorno successivo alla stessa ora: è una ragazza di una bellezza senza eguali. E dolcissima.
I sei ragazzi sono felici. E raccontano a tutti quello che è accaduto, ciò che hanno visto e che lei ha detto loro. Nel villaggio non si parla d’altro.
La voce corre, raggiunge i paesi vicini e pure la polizia. Il regime comunista è durissimo con i ragazzi: li arresta, li minaccia, minaccia le loro povere famiglie, ma loro non rinnegheranno mai quello che hanno visto.
Cominciano ad accadere subito segni e prodigi. Le stesse commissioni mediche e scientifiche che studiano, anche con delle macchine, ciò che si verifica durante le apparizioni riconoscono che lì c’è un mistero inspiegabile.
Un piccolo borgo nel mondo
Perché accade lì? I posti così sono prediletti dalla “bellissima ragazza” che proprio in un borgo sperduto – Nazaret – aveva vissuto. E sono dei ragazzi semplici e normali che lei sceglie per le sue missioni (apparentemente) impossibili: salvare il mondo.
Perché da quel momento iniziò una vicenda che, trent’anni dopo, possiamo definire uno dei più grandi eventi della storia della Chiesa e dell’umanità.
Ma all’inizio il mondo non se ne accorse. Come duemila anni prima. In quei giorni di giugno del 1981 di cosa parlavano i giornali?
In Italia c’era appena stato l’attentato al Papa, il referendum sull’aborto ed era scoppiato lo scandalo della P2. Dalla crisi di governo uscì il primo esecutivo laico della storia repubblicana guidato da Spadolini.
In Francia il socialista Mitterrand vinse le presidenziali e formò un governo con quattro ministri comunisti. Era una novità storica.
Intanto – mentre il Papa era ancora in ospedale – all’Est le pressioni di Mosca sulla Polonia, per cancellare Solidarnosc, si facevano ogni giorno più forti. Breznev arrivò a paventare il rischio di uno scontro nucleare.
Infatti a dicembre 1981 Solidarnosc fu schiacciata. Nessuno poteva immaginare che solo otto anni dopo l’impero comunista sarebbe crollato.
Nel frattempo in Iran – fatto fuori Bani Sadr – presero definitivamente il potere gli ayatollah che dettero fuoco alla polveriera islamica in tutto il mondo.
Come si vede dunque erano settimane di durissimo scontro fra i blocchi, fra vecchi e nuovi poteri, nazionali e planetari.
Tutti pensano che a fare la storia siano gli stati, gli eserciti, il petrolio, i cannoni, i poteri finanziari ed economici.
Perciò quel 24 e 25 giugno nessun giornale o tv del mondo poteva immaginare che nel più oscuro villaggio della Bosnia stesse accadendo un avvenimento di enorme importanza. Eppure è così.
Da trent’anni là accadono cose stupende e a milioni accorrono alla ricerca di lei, la bellissima, la dolcissima, la meraviglia dell’universo. Cosa cercano? E cosa trovano?
La storia di Silvia
Lo fa capire bene, per esempio, la storia di Silvia Buso, una giovane padovana.
L’ho incontrata il mese scorso al Palasport di Firenze: c’era una giornata di preghiera dei gruppi di Medjugorije, circa 4 mila persone.
Io feci una testimonianza su quello che era accaduto alla mia Caterina e la visita di una delle veggenti di Medjugorie.
Alla fine mi si avvicinò questa ragazza bionda, alta, atletica: “anche io” mi disse “ho avuto una grande grazia a Medjugorije”.
Di lì a poco fece lei stessa una testimonianza. Come già aveva fatto a Medjugorije nel 2010, al festival della gioventù (c’è il video anche su internet, nel sito di Radio Maria).
Silvia ha 22 anni.  Nell’autunno del 2006, a 16 anni, d’improvviso si ritrova paraplegica, inchiodata a una carrozzella: fino ad allora aveva fatto sport, nuoto, danza, aveva amici. Frequentava la terza liceo. Una vita normale.
Di colpo il buio. Le gambe non si muovevano più. E poi attacchi simil-epilettici. Una tragedia.
La sua era una famiglia cattolica, ma “la messa domenicale” racconta la ragazza “per me era perlopiù un’abitudine, non un atto d’amore”.
Anche con la malattia, partecipando il venerdì a un gruppo di preghiera, era così. Un giorno una signora del gruppo le dette una medaglietta della Madonna che la Vergine stessa aveva benedetto a Medjugorije.
Silvia la mise al collo. In aprile e maggio del 2007 si immerse nello studio per sostenere gli esami, ma si faceva portare ogni giorno al gruppo di preghiera perché solo lì trovava pace.
Il 20 giugno la sua dottoressa le dice che la settimana successiva non ci sarà perché deve accompagnare sua mamma a Medjugorije.
Silvia d’istinto le chiede di andare con lei. Arrivati, dopo la messa vengono a sapere che la sera Ivan avrebbe avuto un’apparizione straordinaria sul monte Podbrdo.
Silvia, sia pure con imbarazzo, accetta si farsi portare in braccio fin lassù: “Alle 20 arrivammo. Ho iniziato a pregare e quello per me è il primo ricordo di una preghiera fatta veramente con il cuore”.
Racconta: “Io non ho mai chiesto la mia guarigione perché mi sembrava una cosa troppo impossibile. Poco prima dell’apparizione il mio capogruppo mi disse di chiedere tutto quello che volevo alla Madonna perché lei avrebbe ascoltato tutti, sarebbe scesa dal cielo sulla terra. Allora le ho chiesto che mi desse la forza per poter accettare a 17 anni una vita in carozzina”.
Alle 22 è iniziata l’apparizione a Ivan: “io sulla mia sinistra ho visto una luce, era una luce bianca bellissima” dice Silvia.
“Finita l’apparizione non l’ho più vista, però mi sentivo chiamare da tutte le parti. Ma non ho detto niente a nessuno di ciò che mi stava accadendo. Loro mi hanno ripeso in braccio e dopo sono scivolata all’indietro per terra come svenuta.
Però non mi sono fatta niente. Io ricordo solo che mi sentivo come su un materasso morbidissimo e che c’era una voce dolcissima che mi parlava e mi calmava coccolandomi.
Dopo qualche minuto, non so quanti, ho aperto i miei occhi e a mio padre che piangeva ho detto che sentivo finalmente le gambe: papà sono guarita! Cammino!”.
Ed è stato così. “Io ricordo che c’era una mano tesa davanti a me e io nel volergliela afferrare mi sono ritrovata in piedi come se fosse la cosa più naturale. Il mattino dopo alle 4,30 sono salita sulla montagna della croce, il Kriscevaz, con le mie gambe!”.
E’ guarita così. Ma oggi Silvia dice: “La grazia più grande che Dio mi ha fatto è stata la mia conversione e quella della mia famiglia. Il sentire l’amore di Dio e della Madonna: questa è per me è la cosa più bella e importante della mia vita”.
Silvia è timida, ma molto netta: “Con la conversione è come se Dio mi avesse acceso un fuoco dentro. Certo, il fuoco va sempre alimentato con la preghiera, il rosario, con l’eucaristia, la Santa messa e l’adorazione. E tutto ciò che chiede la Madonna a Medjugorije. E questo fuoco non si spegne. Questa per me è la cosa più bella”.
Bisogna chiedersi: cosa è mai questo “sentirsi teneramente amati” per attrarre milioni e milioni di persone e cambiare radicalmente le loro vite? Solo così si può cominciare a capire cosa sta accadendo a Medjugorije.
Antonio Socci

SEPOLCRI IMBIANCATI......

 Dovunque ed in mille e mille occasioni si raccolgono fondi per le più svariate cause: partite del cuore , concerti di solidarietà, dischi della bontà, trasmissioni televisive, marce, lotterie, feste vip a base di caviale e champagne con flash per i rotocalchi, vestiti usati, alimenti...
Basta che la “causa” suoni bene tipo “fondi per curare l’AIDS in Africa, per scavare pozzi in Bolivia, per equipaggiare di una nuova macchina ipertecnologica un ospedale ecc.. “ e nessuno si tira indietro: i soldi arrivano sempre, anche tanti!  
Ci ha pensato Mario Giordano a metterci in guardia al riguardo con un libro di successo: Attenti ai buoni, un viaggio rivelazione in uno dei maggiori business del nostro tempo, la solidarietà e la carità. Cifre e nomi alla mano, ci accompagna dietro le quinte di quel che si può ben definire il business “carità & solidarietà”. Ci svela trucchi, truffe e bugie furbescamente dissimulate dietro la parola solidarietà, dai grandi eventi alla piccola elemosina di strada, dalle istituzioni più illustri alle tante sconosciute associazioni che nascono dal nulla e nel nulla (coi soldi) svaniscono.      

Stupisce la presenza di tanti nomi celebri: Pavarotti, ad esempio, alleggerisce l’incasso di un concerto di beneficenza di 7 mila Euro per l’acquisto di un orologio e di altri sette per un vestito Armani; Sofia Loren, premiata dal capo dello Stato per il suo grande impegno a favore della lotta contro il cancro, viene invitata da Mara Venier a testimoniarlo anche nella sua trasmissione. L’attrice accetta entusiasta... le bastano trecento milioni di gettone di presenza. È citato anche Alessandro Del Piero della cui abilità di palleggio con i soldi abbiamo parlato nel numero precedente. Non solo grandi nomi però! Ci sono anche i piccoli truffatori di periferia: un rappresentante di Diano Marina, auto dichiaratosi volontario, distribuiva cassette delle elemosine da collocare sui banconi dei negozi. Diceva a tutti che erano di un istituto benefico ma in realtà l’unico a farsi su le maniche era lui!! “Attenti ai buoni” dunque e sempre?? No, certamente no! Giordano ce lo ricorda in modo chiaro: Tutte le volte che in questi anni e soprattutto in questi mesi ho sentito parlare di partite del cuore, concerti di solidarietà, megaeventi per l’Africa, Pavarotti & Friends, l’asta per le mutande di Madonna, cocktail, lustrini, paillettes di lusso esibito “a fin di bene però..”, Onu, Unicef e Fao, la beneficenza come marketing, il prossimo usato come categoria del business, affari e buoni sentimenti, lacrime e i soldi, spot a buon mercato sulla pelle dei poveri, mi sono venuti in mente quelli (e sono la maggioranza) che il bene lo fanno davvero. Nessuno deve più permettersi di infangare in questo modo la loro quotidiana e silenziosa generosità.
Continuate ad aiutarli.


( IL LINK DI PUNTO MISSIONE ONLUS VI PUO' ESSERE DI GRANDE AIUTO PER CONOSCERE ED AIUTARE INIZIATIVE DI CARITA' E SOLIDARIETA' DEL NOSTRO MOVIMENTO.......IN ALTO A DESTRA....).


 

Attenti ai buoni
Truffe e bugie nascoste dietro la solidarietà
di Mario Giordano, ed. Mondadori

           
   (alcune chicche)        

Pag. 17 - Sofia Loren viene premiata per il suo grande impegno a favore della lotta contro il cancro ... per parlarne a Domenica In chiede un gettone di presenza di 150 mila Euro...
Pag. 68-73 - ...missione Arcobaleno (1999) maxi contenitori abbandonati a Bari... contenevano ...confezioni di Slim Fast, würstel di pollo rancidi, giacche da cameriere...
Pag. 83 - ...missione Arcobaleno... 6211 volontari... per ciascuno lo Stato italiano ha speso 200 mila lire al giorno ...per ogni profugo lo Stato ha speso 38 mila lire...
Pag. 158 - ...giugno 2000, vertice della FAO a Roma. La FAO che è una organizzazione delle Nazioni Unite, sta in piedi con i contributi di 181 paesi. Lo slogan è «Cibo per tutti» ...la delegazione del Ruanda e quella della Cina alloggiavano all'Hotel Parco dei Principi, la suite reale costa 3.500.– Euro a notte...
Pag. 172 - ...l'importante non è aiutare, l'importante è aiutarsi, viaggiare, alloggiare nei migliori hotel...
Pag. 177 - ...10 milioni di Euro per incrementare la pioppicoltura in Anatolia...
Pag. 179 - ...2 milioni di Euro alla Cina per l'Università di Pechino e pazienza se lì ogni tanto gli studenti vengono scambiati per asfalto dai cingoli dei tank...
Pag. 180 - ...Costa d'Avorio, notizia del Sunday Telegraph, aiuti sanitari ...per le panche delle sale d'attesa sono stati spesi 45 milioni di Lire...
Pag. 182 - ...il 75% del bilancio dell'Unicef viene speso per mantenere l'Unicef stessa (dipendenti, strutture, funzionari che girano il mondo...).




La vera beneficenza, oggi, non consiste nel far l'elemosina. Consiste nell'ispirare all'uomo povero il rispetto di sé stesso, il sentimento della dignità umana; consiste nell'ispirargli, e più che con le parole con l'esempio, l'amor del lavoro, del vero, del bello,  e del risparmio  (M. Lessona)



Bisogna uscire dalla sacrestia, entrare nelle famiglie, stabilire dei contatti con l'umile gente lontana dalla Chiesa, in situazioni sociali di estrema miseria con orari di lavoro massacranti e salari da fame. ( Padre L. Dehon)



Se avrò avuto il dono della profezia e conosciuto tutti i misteri e tutte le scienze: e se avrò avuto tanta  fede da far muovere le montagne, ma  mi sarà mancata la carità, io sono nulla. (S. Paolo)


sabato 25 giugno 2011

Cena del Gruppetto in occasione della Festa di S.Pietro e Paolo




siamo al gelato

Una tavolata solo per noi

Anna e"i Tosi"


                                                                      


Festa dei SS.Pietro e Paolo al convento dei Carmelitani Scalzi
sabato 25 giugno 2011
 Il convento dei Padri Carmelitani Scalzi di S. Pietro in Oliveto rappresenta da secoli un punto di riferimento centrale, nella zona del Castello, per tutta la città di Brescia. La presenza di una comunità di religiosi, infatti, offre ai fedeli, occasionali e assidui, la possibilità di un incontro, di un ascolto e di un’amicizia, che si uniscono all’ordinaria offerta delle celebrazioni liturgiche e a significative proposte musicali e culturali. Il complesso costituito dalla chiesa e dal convento, con il suo doppio chiostro cinquecentesco, rappresenta inoltre un luogo di rilievo artistico, collocato peraltro in posizione panoramica sull’intera città.Qui c'è anche la sede del Movimento Ecclesiale Carmelitano
Fin dal 1873, anno in cui i Padri ripresero possesso del loro Convento dopo le vicende della storia napoleonica, in occasione della Solennità dei Santi Pietro e Paolo, patroni titolari della chiesa, il 29 giugno ha luogo in Castello una festa molto sentita da tutti i bresciani: alle consuete bancarelle della fiera, che fanno da contorno chiassoso e variopinto al complesso del convento, si aggiungono le iniziative culturali, artistiche e di beneficienza previste all’interno dei chiostri. Quest’anno la festa ha inizio sabato 25 giugno, con la S. Messa prefestiva alle 18 cui segue il concerto del coro Mirabella, nella Chiesa di San Pietro con inizio alle 21.
Domenica 26 giugno, le SS. Messe vengono celebrate alle 9, 10,30 (S. Messa solenne), 16,30 e 18. Alle 21 concerto “Napolincanto” dell’Orchestra Brenar condotta da Gianni Calabrese.
Mercoledì 29 giugno, giorno della Solennità, SS. Messe alle 7,30, 9, 10,30 (S. Messa solenne),16,30 e 18. Questi tre giorni di festa sono accompagnati da una serie di altre iniziative culturali e ricreative.
Nei Chiostri la consueta pesca di beneficenza e la mostra missionaria di manufatti d’artigianato provenienti dalle missioni carmelitane in Madagascar e Romania; il Gruppo Alpini Fiumicello, nel cortile interno, allestisce invece un punto di “ristoro alpino” con piatti tipici della cucina bresciana, aperto dal sabato pomeriggio fino alla sera inoltrata di domenica.
C’è inoltre la possibilità di una visita guidata alla Chiesa e ai Chiostri con ritrovo domenica, alle 15, davanti alla Chiesa.
Info: Padri Carmelitani Scalzi tel. 03041531 / 03049264; e-mail: 


N.B. Il nostro gruppetto si è dato appuntamento per la cena di Sabato sera..........e le foto sopra ne sono la prova.....

Via della povertà-Fabrizio de Andrè-canzone provocatoria e paradossale....in cerca di Grazia...

Una canzone che mostra il campionario di un uomo in cammino,che porta con sè una valigia carica di sensazioni confuse,che mescolano la desolazione,la satira,la disillusione,il sogno,la violenza,il perduto amore e infine il desiderio.......con una Lei nasce la richiesta di elevarsi sopra questa povertà che diventa desolazione e riconquistare la bellezza smarrita ma non del tutto perduta lungo la "Via della povertà" :
"e non mandarmi ancora tue notizie,nessuno ti risponderà,se insisti a spedirmi le tue lettere da via della Povertà".

IL POVERO CHE E' IN NOI........GABER NE SENTIVA "L'ODORE" ... IL DESIDERIO DI ESSERE SALVATI PARTE DALLA RICCHEZZA DELLA NOSTRA FRAGILITA'


Vi ammiro, voi cristiani, perché identificate Cristo con il povero e il povero con Cristo, e quando date del pane al povero sapete di darlo a Gesù. Ciò che mi è più difficile comprendere è la difficoltà che avete a riconoscere Gesù nel povero che è in voi.
Quando avete fame di guarigione o di affetto, perché non lo volete riconoscere?
Quando vi scoprite nudi, quando vi scoprite stranieri a voi stessi, quando vi ritrovate in prigione e malati, perché non sapete vedere questa fragilità come la presenza di Gesù in voi?
Accettare se stessi sembra molto semplice, ma le cose semplici sono sempre le più difficili… l’arte di essere semplici è la più elevata, così come accettare se stessi è l’essenza del problema morale e il nocciolo di un’intera visione del mondo… ospitando un mendicante, perdonando chi mi ha offeso, arrivando perfino ad amare un mio nemico nel nome di Cristo, do prova senza alcun dubbio di grande virtù… quel che faccio al più piccolo dei miei fratelli l’ho fatto a Cristo!
MA SE IO DOVESSI SCOPRIRE
CHE IL Più PICCOLO DI TUTTI…
IL Più POVERO DI TUTTI I MENDICANTI,
IL Più SFACCIATO DEGLI OFFENSORI,
IL NEMICO STESSO...
è  IN  ME,
CHE SONO IO STESSO AD AVER BISOGNO DELL’ELEMOSINA DELLA MIA Bontà,
CHE IO STESSO SONO IL NEMICO DA AMARE,
… ALLORA CHE COSA ACCADREBBE?
  (C.Jung)


Chi è debole, che anch’io non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne frema? Se è necessario vantarsi, mi vanterò di quanto si riferisce alla mia debolezza.” (  S.Paolo ...2 Cor 11, 29-30 )

giovedì 23 giugno 2011

googleartproject.com --UNA "BELLA" SCOPERTA PER L'ESTATE--LA BELLEZZA DELL'ARTE....

http://www.googleartproject.com/

Visitate questo sito e farete esperienza virtuale dei più bei musei del Mondo (quello Hermitage di Pietroburgo si apre con il bellissimo quadro del Ritorno del Figliol Prodigo di Rembrandt)
 Si possono vedere i quadri uno alla volta (in alto a destra )anche ingrandendoli o fare una visita virtuale (più difficile)(in basso a destra)
Si visitano le stanze muovendo il mouse e si ingrandiscono le immagini schiacciando sul + dell'immagine.Ci sono delle V in terra per muoversi e una bussola in alto...bisogna imparare a destreggiarsi..ma ne vale la pena...
Buona visita.....per "scendere nelle profondità del nostro cuore".....Walter
N.B.Anche nel sito del Vaticano il cui Link è a destra nel blog ci sono visite virtuali alla Basilica di S.Pietro,alla Cappella Sistina ecc...ecc.......