Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».(Vangelo di oggi)
Costruire la propria casa sulla sabbia vuol dire riporre le proprie speranze, certezze su cose instabili che non reggono all’urto del tempo e dei rovesci di fortuna. Tali sono il denaro, il successo, la stessa salute. L’esperienza ce lo mette ogni giorno sotto gli occhi: basta un nonnulla – un piccolo grumo nel sangue, diceva il filosofo Pascal – per far crollare tutto.
Costruire la casa sulla roccia, vuol dire, al contrario, fondare la propria vita e le proprie speranze su ciò “i ladri non possono rubare, né la tignola corrodere”, su ciò che non passa. “I cieli e la terra passeranno, diceva Gesù, ma le mie parole non passeranno”.
Costruire la casa sulla roccia significa molto semplicemente costruire su Dio. Egli è la roccia. Roccia è uno dei simboli preferiti dalla Bibbia per parlare di Dio: “Il nostro Dio è una roccia eterna” (Is 26,4)
La casa costruita sulla roccia esiste già; si tratta di entrarci! È la Chiesa. Non, evidentemente, quella fatta di mattoni, ma quella composta dalle “pietre vive” che sono i credenti, edificati sulla “pietra angolare” che è Cristo Gesù. La casa sulla roccia è quella di cui parlava Gesù quando diceva a Simone: “Tu sei Pietro e su questa pietra (alla lettera, roccia) edificherò la mia Chiesa” (Mt 16, 18).Costruiamo dunque la Chiesa,nella Chiesa,per la Chiesa... e noi amici in Cristo lo siamo!Buon lavoro nelle opere che facciamo insieme e una preghiera per queste.....Buona giornata!☺
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