Mentre la guerra continua ci troviamo a calcolare quanto cibo abbiamo e ci chiediamo: «Sarà sufficiente per oggi?». Sister [Sally?] chiede al Signore: «I bombardamenti continuano, colpi di fuoco ovunque e abbiamo farina soltanto per oggi. Come sfameremo domani i nostri poveri?».
Con fiducia amorevole e abbandono totale noi cinque corriamo verso la nostra casa di accoglienza, anche quando il bombardamento è pesante. Ci rifugiamo a volte sotto gli alberi, pensando che questa è la mano di Dio che ci protegge e poi corriamo di nuovo velocemente per raggiungere i nostri poveri, che ci attendono sereni. Sono molto anziani, alcuni non vedenti, altri con handicap mentali o fisici.
Le nostre scorte di cibo diminuiscono giorno dopo giorno e noi affidiamo ogni nostra necessità al Signore, ma umani come siamo ci preoccupiamo. E poi arriva un altro giorno. Qualcuno bussa alla porta. Un uomo con una scatola di banane, sufficienti per tutti. Ringraziamo il Signore. Un altro giorno ci siamo accorte all’improvviso che le medicine erano terminate…
E ancora, qualcuno suona al cancello, è un uomo con una scatola di medicine, proprio quelle di cui abbiamo bisogno. Ringraziamo il Signore. Questi sono pochi esempi dell’amorevole Provvidenza Divina. Dio non può mai essere da meno con generosità, fino a quando rimaniamo con Lui e i suoi poveri. Quando i bombardamenti sono pesanti ci nascondiamo sotto le scale, tutte e cinque, sempre unite. Insieme viviamo, insieme moriamo, con Gesù, Maria e la nostra Madre [Teresa].
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