Aden è la città che più ha sofferto, con cinque bellissime grandi
chiese. Le due parti in combattimento vogliono avere Aden poiché essi
hanno sufficienti risorse naturali per esser indipendenti, con un porto e
aeroporto internazionali. Giorno e notte gli aeroplani da guerra
volavano lasciando cadere bombe mentre i soldati a terra attaccano con
grande violenza. Noi ci inginocchiamo davanti al Santissimo esposto
implorando Gesù misericordioso di proteggere e difendere i nostri poveri
e di concedere pace a questa nazione. Non ci stanchiamo di bussare al
cuore di Dio, confidando che ci sarà una fine a tutto questo.
Mentre la guerra continua ci troviamo a calcolare quanto cibo abbiamo
e ci chiediamo: «Sarà sufficiente per oggi?». Sister [Sally?] chiede al
Signore: «I bombardamenti continuano, colpi di fuoco ovunque e abbiamo
farina soltanto per oggi. Come sfameremo domani i nostri poveri?».
Con fiducia amorevole e abbandono totale noi cinque corriamo verso la
nostra casa di accoglienza, anche quando il bombardamento è pesante. Ci
rifugiamo a volte sotto gli alberi, pensando che questa è la mano di
Dio che ci protegge e poi corriamo di nuovo velocemente per raggiungere i
nostri poveri, che ci attendono sereni. Sono molto anziani, alcuni non
vedenti, altri con handicap mentali o fisici.
Immediatamente iniziamo il nostro lavoro, puliamo, laviamo, cuciniamo
utilizzando gli ultimi sacchi di farina e le ultime bottiglie di olio,
proprio come nella storia del profeta Elia e della vedova. Qualcuno
suona al nostro cancello: è un uomo che noi non conosciamo; ha portato
del pane fresco, nonostante le sparatorie e i bombardamenti. Ha lasciato
il pane e se ne è andato. Possiamo soltanto dire, con le lacrime agli
occhi: grazie Gesù!
Le nostre scorte di cibo diminuiscono giorno dopo giorno e noi
affidiamo ogni nostra necessità al Signore, ma umani come siamo ci
preoccupiamo. E poi arriva un altro giorno. Qualcuno bussa alla porta.
Un uomo con una scatola di banane, sufficienti per tutti. Ringraziamo il
Signore. Un altro giorno ci siamo accorte all’improvviso che le
medicine erano terminate…
E ancora, qualcuno suona al cancello, è un uomo con una scatola di
medicine, proprio quelle di cui abbiamo bisogno. Ringraziamo il Signore.
Questi sono pochi esempi dell’amorevole Provvidenza Divina. Dio non può
mai essere da meno con generosità, fino a quando rimaniamo con Lui e i
suoi poveri. Quando i bombardamenti sono pesanti ci nascondiamo sotto le
scale, tutte e cinque, sempre unite. Insieme viviamo, insieme moriamo,
con Gesù, Maria e la nostra Madre [Teresa].
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