Gli vado incontro e L’invito nella dimora del mio cuore, umiliandomi
profondamente davanti alla Sua Maestà. Ma il Signore mi alza dalla
polvere e quale sposa m’invita a sedermi al Suo fianco ed a confidarGli
tutto ciò che ho nel cuore. E io, incoraggiata dalla Sua bontà, chino il
mio capo sul Suo petto e Gli parlo di tutto. Dapprima Gli parlo di ciò
che non direi mai a nessuna creatura. Poi parlo delle necessità della
Chiesa, delle anime dei poveri peccatori, di quanti hanno bisogno
della Tua [sic!] Misericordia. Ma il tempo passa presto. Gesù, debbo
uscire per compiere i doveri che mi attendono. Gesù mi dice che c’è
ancora un momento per salutarci. Un profondo sguardo reciproco e per un
momento apparentemente ci separiamo, mentre in realtà non ci separiamo
mai. I nostri cuori sono continuamente uniti; benché all’esterno io sia
presa da vari impegni, la presenza di Gesù mi mantiene senza alcuna
interruzione in un profondo raccoglimento
.(dal diario di S.Faustina Kowalska p.935)
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