Noi, come tutti, non possiamo che guardare al venerdì santo come a un mistero. Un giorno strano in cui persino l'unico uomo che si è detto Dio ha bevuto il calice di un male che in quel momento è sembrato invincibile. E' stato tradito e abbandonato dai suoi amici, disprezzato da tutti, ha sofferto una passione di una violenza bestiale, è morto in croce come il peggiore dei malfattori perché grande è la potenza del male.
Però poi è risorto, è stato completamente liberato dal male. Non per il dolore sofferto, ma il rapporto con il Padre a cui si è affidato completamente. Questo è il punto: non ha portato tutto da solo.
E così, ha indicato a tutti la strada per vivere, per scoprire quella "povera voce" che non pensa di salvarsi da sola, ma chiede a qualcun Altro di aiutarla ad affrontare la vita. E così non perde la speranza e vive la croce quotidiana non come l'ultima parola. Può vivere, alla fine, la sua Resurrezione. Come quella che, inspiegabile, si vede nelle popolazioni martoriate che ricostruiscono la vita, civile e cristiana, sotto i bombardamenti non rinunciando ad aspettarsi persino il centuplo quaggiù. O ancora, nella compagnia silenziosa fatta di carità che non manca mai anche nelle tragedie più grandi.
La nostra compagnia che tanto mi aiuta e aiuta altri amici ad uscire dalla solitudine e il dolore. Buon Venerdì Santo.. Si.. lo possiamo dire.. Perché attraverso Quella Croce tutto è compiuto e Redento.. Buona Giornata! 😁🤝🙏
Nell’ora del dolore, considerate Gesù con la croce sulle spalle, quando i suoi carnefici non gli permettevano neppure di respirare.
Allora Egli vi guarderà, dimenticherà i suoi dolori per consolare i vostri, purché voi lo guardiate! (S. Teresa, Cammino 26, 5)
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