domenica 8 settembre 2013
Commento al vangelo dell'8 settembre 2013
Alla fine dell’estate di riflessione, il Signore ci invita a farci due conti in tasca, come faremmo prima di affrontare l’ingente spesa di una casa nuova, per accorgerci che il nostro cuore ha bisogno di una pienezza che Dio solo può donare. Gesù non si propone come il fondatore di una filosofia o di una religione ma come l’unico in grado di portarci a Dio e di vivere in pienezza.
E Gesù incalza e ci sfida: pretende di essere più di ogni affetto, più della gioia più grande (l’amore, la paternità, la maternità) che un uomo possa sperimentare.
Amare lui di più significa che egli è in grado di farci più della più grande gioia che siamo in grado di vivere.
(un grazie a Paolo Curtaz)
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