Al nostro primo incontro a casa di Betty,Gianni ci ha ricordato la riflessione dell'assemblea generale "sull'autorità".Testimonianze di Agnese,di Gianni T. sul vivere con e nell'autorità della nostra compagnia..
Alla fine cosa può restare di questo incontro?
Le seguenti frasi sottolineate....
Un giudizio e un intervento in comunità sono tanto più autorevoli quanto più ACCRESCONO LA COMUNIONE. Là dove si esprime la volontà di Dio (la volontà di Dio si trova in qualunque cosa ci venga richiesta per rimanere uniti gli uni agli altri nell'amore-aggiungo io ) c'è autorevolezza. L'obbedienza e l'autorità devono tendere ad OPERE D'AMORE.
Vorrei portare un mio contributo a riguardo di tutto ciò.....
1) SOLO CHI HA IMPARATO AD OBBEDIRE INTELLIGENTEMENTE SA COMANDARE INTELLIGENTEMENTE.
2) OBBEDIRE NON SIGNIFICA NON ESSERE LIBERI MA FARE USO prudente DELLA NOSTRA LIBERTA'..
In famiglia,in comunità ,tra gli amici , sul lavoro, facendo catechismo e persino giocando a pallone capisco sempre di pù che la libertà più alta si trova nell'obbedire a Dio....La perdita della mia libertà consiste difatti nell'assogettarmi a fare le cose in modo "automatico", sia nei capricci della mia ostinazione che nell'obbedire all'abitudine e al comportamento"spontaneo".
Sono libero e sono felice solo quando la mia volontà è DACCORDO con la Sua . E questo lo imparo stando in questa COMPAGNIA perchè la volontà di Dio mi giunge in modo particolare attraverso gli UOMINI che le circostanze della mia vocazione hanno posto accanto e certe volte sopra di me. Essere contemplativi nel mondo non significa essere "visionari" ma più RESPONSABILI e PIU' FEDELI in un amore più perfetto e profondo. Grazie a tutti per la testimonianza che siete per me.Walter
da una cosa piccola può nascere una cosa grande se Cristo è in mezzo a noi.
RispondiEliminaDobbiamo esser testimoni con la nostra vita della bellezza delle cose che abbiamo
Gianni
Bravo Gianni!
RispondiElimina