domenica 3 aprile 2011

Il peccato e le sue conseguenze.....siamo poveri...

Passeggiando sabato mattina al mercato di Piazza Loggia , incontro Paola...poi Patrizia...poi Michele con la sua bancarella ....poi Gianni........poi tante altre persone, ma ,ciò che mi sorprende,è l'incontrare nel centro di Brescia tanti .....poveri ; ogni 100 metri uno di loro mi chiede la carità,  persino... dentro la chiesa tra i banchi...
La povertà è la realtà più vicina a noi che ci sia...e molte volte è DENTRO di noi...
"La naturale ripulsa che l'uomo prova verso i poveri e verso la povertà è al fondo ripulsa di ciò che tutti siamo diventati e di ciò che costantemente ci minaccia.Un accostamento umile ai poveri e alla povertà è il primo passo verso la conoscenza di sè,verso la MENDICANZA che ci fa anelare alla ricchezza di Dio"
Pag 107 del libro di SDC "Ci ha chiamato amici "di P.Antonio Sicari

Il video e le parole di De Gregori mi hanno fatto pensare una volta di più a questa verità...

Cammino come un marziano, come un malato,
come un mascalzone, per le strade di Roma.
Vedo passare persone e cani e pretoriani con la sirena.
E mi va l'anima in pena, mi viene voglia di menare le mani,
mi viene voglia di cambiarmi il cognome.
Cammino da sempre sopra i pezzi di vetro,
e non ho mai capito come, ma dimmi dov'è la tua mano,
dimmi dov'è il tuo cuore?


Povero me! Povero me! Povero me!
Non ho nemmeno un amico qualunque per bere un caffè.
Povero me! Povero me! Povero me!
Guarda che pioggia di acqua e di foglie, che povero autunno che è.
Povero me! Povero me! Povero me!
Mi guardo intorno e sono tutti migliori di me.
Povero me, povero me, povero me,
guarda che pioggia di acqua e di foglie, che povero autunno che è,
guarda che pioggia di acqua e di foglie, che povero autunno che è.


Cammino come un dissidente, come un deragliato,
come un disertore, senza nemmneno un cappello
o un ombrello da aprire, ho il cervello in manette.
Dico cose già dette e vedo cose già viste,
i simpatici mi stanno antipatici, i comici mi rendono triste.
Mi fa paura il silenzio ma non sopporto il rumore,
dove sarà la tua mano, dolce,
dove sarà il tuo amore?


Povero me! Povero me! Povero me!
Non ho nemmeno un amico qualunque per bere un caffè.
Povero me! Povero me! Povero me!
Guarda che pioggia di acqua e di foglie, che povero autunno che è.
Povero me! Povero me! Povero me!
Mi guardo intorno e sono tutti migliori di me.
Povero me, povero me, povero me,
guarda che pioggia di acqua e di foglie, che povero autunno che è,
guarda che pioggia di acqua e di foglie, che povero autunno che è ...

Nessun commento:

Posta un commento