lunedì 8 marzo 2021

martedì 2 marzo 2021

Lettera del Card. Stepinac - Stasera RITRATTI DI SANTI

"... Nonostante che siamo ad ogni passo abituati a sentire la parola “compagno”, è un fatto che oggi vale più la definizione degli antichi pagani: “homo homini lupus” (l’uomo è il lupo dell’uomo). E questo è del tutto coerente con la negazione di Dio. Infatti, chi non riconosce Dio Creatore, sarebbe strano che riconoscesse l’essere umano mortale, senza eliminarlo dalla faccia della terra, quando lo considerasse utile a se stesso. E non suona forse fin troppo paradossale che questo lo facciano in nome della libertà, coloro che negano la libera volontà umana? Tuttavia, il Cristianesimo non ha mai perso al speranza. Non si è scoraggiato di fronte alla situazione disperata degli antichi pagani, ma si è messo al lavoro e nella lotta con i vari Neroni, ha trasformato tanta parte della società umana in modo che l’uomo non vedeva più, nel suo simile, un lupo e nemmeno solo un compagno, ma molto di più: un fratello, perché tutti e i neri in Africa e i cannibali della Nuova Guinea e gli esquimesi del Polo Nord e i progrediti europei dicono con lo stesso diritto: “Padre nostro, che sei nei cieli!”. I socialisti e i comunisti si sforzano di conquistare il monopolio di essere considerati i liberatori del proletariato dalla schiavitù del capitalismo, ma non sanno che il primo manifesto in relazione all’abolizione della schiavitù lo ha già pubblicato San paolo apostolo oltre 1900 anni fa, quando scrisse quella stupenda letterina a Filemone, al quale, nello spirito delle condizioni sociali di allora,riconosce i diritti sullo schiavo Onesimo, che era fuggito, ma insieme lo ammonisce di riceverlo “non più come schiavo, ma piuttosto cime fratello amato” (Lettera a Filemone, 16). E come il Cristianesimo non ha perso allora la speranza, così non dispera neppur oggi, ma procede verso l’avvenire con sereno ottimismo, anche se a volte va incontro al’era atomica. Il Sovrano e assoluto Signore di tutti gli avvenimenti è ancora oggi solo Dio e nessun altro. Se vogliono, possono anche considerarsi padroni del mondo, in realtà sono solo piccole pedine sulla scacchiera del mondo che la mano di Dio muove dove vuole, quando vuole e finché vuole. “Io sono il Signore e non ce n’è alcun altro”, dice Dio onnipotente. (lettera di monsignor Luigi Stepinac al professor Petar Grgec, scrittore croato, suo commilitone durante la Prima guerra mondiale e, al termine di essa, suo compagno nei campi di prigionia (da: Beato Luigi Stepinac, Lettere dal martirio quotidiano,) *Stasera ascolta alle 20,30 a questo link* https://youtu.be/YogGBAVDWp0 il suo ritratto...

Ritratti di Santi-Beato Luigi Stepinac - 2 Marzo 2021