domenica 30 novembre 2014

Mille regali a Gesù Bambino (S.Teresa di Lisieux)

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Scrive von Balthasar: «Dormire e giocare sono le due occupazioni della Parola (cioè: del Verbo di Dio fatto bambino) che affascinano Teresa di Lisieux. Lei… si meravigliava sempre di fronte al Bambino e considerava il suo rapporto con Lui in maniera molto naturale e concreta».
Alla devozione di Teresa per la santa infanzia di Gesù corrisponde il suo quotidiano lavoro per restare “bambina”.
Un giorno spiegherà così tale programma spirituale: «Restare bambini davanti a Dio vuol dire riconoscere il proprio nulla, aspettare tutto dal Buon Dio come un bambino aspetta tutto dal suo papà. Non cercare di cambiare stato col crescere… È non attribuire mai a se stessi le virtù che si praticano… È non scoraggiarsi mai delle proprie colpe, perché i bambini cadono spesso, ma sono troppo piccoli per farsi male davvero».
… Si tratta di percorrere volentieri e di buon animo «la via dell’abbandono del bambino che si addormenta senza paura nelle braccia di suo padre». Abbandonarsi senza paura vuol dire accettare che il fondamento di tutto stia nella coscienza di appartenere, nella sicurezza di avere un Padre….
Quel che conta è l’amore con cui ci si abbandona: e, se questo è vero, tutto può essere utilizzato per testimoniare l’amore, e tutto è infinitamente importante a questo scopo.
… Con mille piccoli regali possiamo restituire a Dio ciò che Lui ci ha donato, ed Egli lo accoglie e lo rende sempre più prezioso, con un processo di continuo scambio d’amore, che dura tutta la vita.
( Antonio Maria Sicari, Una Santa Famiglia, pp. 68-70)

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