martedì 11 giugno 2013

Pellegrinaggio Macerata-Loreto - 8 Giugno 2013 - 35°anno - 100.000 persone

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Centomila persone  che sabato sera, alle 20.30, hanno partecipato alla Santa Messa celebrata a Macerata dal cardinale Marc Ouellet, poi hanno ascoltato il Papa Francesco che ha parlato loro in collegamento e quindi sono partiti per il pellegrinaggio di notte che li ha portati – lungo ventotto chilometri - fino a Loreto, alla Santa Casa di Maria: sono arrivati domenica mattina alle 6.30, stanchissimi, ma felici e radiosi.
E’ il 35° anno. Iniziò come pellegrinaggio degli studenti di Comunione e liberazione di Macerata nel 1978: venne fatto in ringraziamento alla Madonna, alla fine dell’anno scolastico. Allora parteciparono trecento giovani della città.
Poi, anno dopo anno, questo gesto di preghiera e di affidamento è cresciuto ed è diventato ormai un evento caro a tutti i cattolici del nostro Paese.

Così un fiume immenso di persone anche quest’anno ha attraversato la notte e le campagne marchigiane che furono cantate dal Leopardi (il poeta più caro a don Giussani).
Un fiume di persone che alterna il silenzio, al rosario e ai canti. E’ commovente guardarli e la gente che nella notte aspetta il pellegrinaggio e dà ristoro a questi viandanti dell’eterno è profondamente toccata.
Ognuno porta ai piedi di Maria le sue pene, le sue ferite, le sue attese, le sue gioie e, insieme, le fatiche, il dolore e le gioie di tanti altri che – dalle loro case – partecipano spiritualmente.
Il tema di quest’anno era: “Che cosa può davvero saziare il desiderio dell’uomo?”. Una domanda che fa interrogare su ciò che è veramente essenziale nella vita e su ciò che rende felici.
Don Julian Carron ha invitato i pellegrini a “chiedere la fede”, facendo questo cammino. E ha aggiunto:
“Non ci accada con Gesù quello che il Papa ha descritto il giorno di Pentecoste: ‘Spesso lo seguiamo, lo accogliamo, ma fino ad un certo punto; ci è difficile abbandonarci a Lui con piena fiducia, lasciando che sia lo Spirito Santo l’anima, la guida della nostra vita, in tutte le scelte’ ”.
Proprio Papa Francesco – dicevo - ha voluto salutare i pellegrini con un cordialissimo collegamento durante il quale ha detto: “Siate aperti alle sorprese di Dio. Anche per voi l’avvenimento di questa notte, che ogni anno cresce, è una sorpresa, è il segno che nulla è impossibile a Dio. Come spiegare altrimenti che da 300 che eravate nel ‘78 siete diventati lo scorso anno 90.000? Anche voi potete appoggiarvi tutti su Gesù, su questa presenza così affascinante e attraente. Quando vi sentirete stanchi e vi verrà la tentazione di andare per conto vostro, pensate a questo: ripetete il vostro sì, pregate perché ciascuno di voi possa riconoscere nella sua carne piagata nel corpo e nello spirito la propria umanità bisognosa dell’umanità di Cristo, l’unica che può saziare davvero il desiderio dell’uomo”.
A questo straordinario evento nessuno dei grandi giornali, ieri, ha ritenuto di dedicare nemmeno una riga di resoconto. A meno che non mi sia sfuggita non è apparsa nemmeno una riga.
Per un’innocente distrazione, si capisce. Con i cristiani capita spesso. Loro sono invisibili. Sabato e domenica c’erano centomila invisibili a Loreto con il Papa. (Antonio Socci)


GRANDE,GRANDE,GRANDE AVVENIMENTO DI FEDE..
UNA FORESTA  CHE CRESCE E NON FA RUMORE...
UN  POPOLO IN SILENZIO CHE SEGUE IL SIGNORE...

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